"Allora, che facciamo a San Valentino?" chiese Alice quando Claudio andò in moto a prenderla il giorno successivo.
- "Niente, Alice. Tu sei in casa-famiglia: non puoi uscire con me (o con nessun altro), lo sai... Cosa potremmo mai fare se non possiamo neanche uscire?" disse Claudio amaramente.
"Sei deluso?" chiese Alice.
- "No," rispose Claudio. "Tu sei adorabile, però capisci che non potremo mai uscire insieme come una vera coppia? Non potrò mai portarti a prendere una pizza, o al ristorante con me, non potrai dormire insieme a me; e non mi riferisco al sesso, non mi interessa quello, te lo giuro, non è certo quello il motivo per cui mi piaci e non ho secondi fini; però non potremo viaggiare insieme neanche brevemente, non potremo fare vacanze insieme e non posso portarti neanche al mare o a sciare, non posso viverti! Capisci?"
"Amore, a me basta stare in tua compagnia, non dobbiamo andare in nessun posto preciso e non dobbiamo fare niente di preciso, basta che stai con me", gli disse Alice.
- "Come mi hai chiamato?"
"Amore", disse Alice, e lo abbracciò forte.
E Claudio capì di essere enormemente, macroscopicamente, e inevitabilmente, fottuto.
Non capiva perchè questa bimbetta dagli occhi grandi avesse misteriosamente deciso di stare insieme a lui. E tanto meno come diavolo ci fosse riuscita.
"Non si sarà informata?" pensò Claudio. "Magari ha secondi fini!" pensò con preoccupazione. In effetti, per quanto Claudio e Alice si conoscevano ancora pochissimo, Claudio non voleva che Alice pensasse di poterlo usare in qualche modo. D'altra parte non conosceva ancora la situazione economica di Claudio, lui era sempre andato a prenderla con uno scooter modesto, oppure con una macchina che usava per lavoro; quindi niente dovrebbe averla lasciata pensare che magari Claudio era uno da poter sfruttare in qualche modo.
Quello che Alice non sapeva, era che Claudio era figlio unico di una antica famiglia benestante della città; sua madre ironicamente proveniva proprio da un ramo della famiglia nobile che aveva donato i terreni alla casa-famiglia dove era ospitata Alice! Ed era morta quando lui era ragazzo lasciandogli tutti i suoi possedimenti. Il padre era uno stimato professionista, e alla morte della madre si era rifatto una vita. Claudio era figlio unico, ed era solo. Un po' come Alice. E forse è vero che le persone misteriosamente si trovano.
Quindi, Claudio pensò che la strategia da usare con Alice, almeno nei primi periodi, sarebbe stata quella di non dare nell'occhio e di non fare o ostentare nulla che avrebbe potuto indurre Alice a non essere attratta solo ed unicamente da lui come persona. Non andò mai a prenderla con le sue auto costose ma con rottami aziendali che lui usava per lavoro (tanto che lei lo prendeva in giro per questo), nè con le moto più grandi, e addirittura smise di usarle quando pensava che Alice avrebbe potuto vederlo per strada. Voleva proprio che Alice si affezionasse a lui come persona, e non per quello che aveva. Che è esattamente il contrario di ciò che aveva sempre fatto per conquistare facilmente le altre ragazze.
Passarono i giorni, e quando Claudio usciva con Alice, sempre in quei troppo brevi periodi tra l'uscita di scuola e il ritorno in casa-famiglia, sentiva che avrebbe voluto far parte della sua vita. Il fatto che Alice fosse sola al mondo lo devastava: lui ormai era grande da un pezzo e sapeva cavarsela da solo, ma lei? Che cosa avrebbe fatto, un domani? Chi si sarebbe occupato di lei? Era una ragazza tosta e con un caratterino d'acciaio, ma era comunque piccola e indifesa. Claudio cercava di stimolare in lei delle passioni per il futuro; avendo scoperto le materie in cui Alice andava bene, cercava di incuriosirla riguardo i corsi universitari di quelle materie, e si informava dove si trovavano le facoltà più vicine dove lei avrebbe potuto studiare. E chissà... magari se un domani si fossero messi insieme seriamente, Alice e Claudio avrebbero potuto trasferirsi! In ogni caso, ogni fibra di Claudio sognava di proteggerla, di consigliarla, di essere li per lei. E la cosa era davvero dura, senza neanche poterla chiamare al telefono! Avrebbe voluto viziarla, comprarle ogni cosa di cui lei avrebbe potuto avere bisogno, ma come avrebbe giustificato tutto ciò? Doveva mordersi le mani. E non voleva neanche far sembrare che volesse "comprarla", visto che era esattamente l'opposto.
Le loro uscite furono bellissime, Claudio amava guardarla e sentirla parlare mentre si perdeva nei suoi occhi, e si chiedeva sempre se Alice avrebbe voluto "qualcosa in più".
Il fatto che lei fosse troppo giovane rispetto a lui gli metteva un'ansia enorme sapendo che non sarebbe stato giusto "spingersi oltre" anche se ne era tremendamente attratto da stare male; e difatti lo faceva spesso presente ad Alice, la quale invece, stuzzicandolo, gli faceva spesso capire che "per lei non ci sarebbero stati problemi, se lui avesse voluto..."
Ma Claudio aveva deciso di rispettarla, che lei lo volesse o no, almeno fino a quando non sarebbero stati insieme veramente. E non era certo quello il momento.
E si frequentarono; passarono uno splendido San Valentino, nel quale Claudio avrebbe voluto fare di lei la ragazza più felice del mondo, coprendola di regali, di fiori e di mimose, e invece dovette trattenersi. La sola presenza di Alice li con lui lo riempiva di gioia come se avesse appena vinto la lotteria. E quel giorno le scattò una foto. La prima foto che ritrae Alice. Scattata alle 13:49 del 14 Febbraio 2018. Dove si vedono soltanto due mani che si sfiorano. La piccola mano di Alice, con lo smalto blu, che prende la mano di Claudio. La foto più bella che Claudio abbia mai scattato, e che tiene sempre con se.
Ma purtroppo c'era qualcosa in agguato che minacciava la loro storia.
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Come un guanto
RomantikClaudio è un solitario. E' chiuso, sociopatico, è stato ferito tante volte e sta bene solo con se stesso. Gli piace giocare con le ragazze, è un po' superficiale e un po' immaturo, e in realtà non gli interessa innamorarsi, come alla maggior parte...