ALLORA, LO SO CHE NON SONO MOLTO COSTANTE CON GLI AGGIORNAMENTI MI DISPIACE, MA QUESTA E' UNA COSA CHE STO FACENDO PERCHÉ MI PIACE, NON MI SONO IMPOSTA NESSUNA REGOLA. NON SO NEMMENO SE QUALCUNO SIA ANCORA INTERESSATO ALLA MIA STORIA , AD OGNI MODO QUANDO AVRÒ L'ISPIRAZIONE, CONTINUERÒ CON IL PROSSIMO CAPITOLO. GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE CONTINUANO A LEGGERE QUESTA PSEUDO- STORIA.
BACI KIWI
<<Andiamo Harry, è solamente un graffio!>> Alyssa cercò di convincere il fratellino a non scoppiare a piangere, e quindi ad attirare l'attenzione dei genitori. <<Non me ne importa un cazzo, fa malissimo.>> Harry continuava a guardarsi la fronte attraverso lo specchio; l'immagine che gli rimandava era quella di un ragazzino con una massa di capelli ricci e gli occhi celesti arrossati dal pianto. Alyssa alzò gli occhi al cielo e sbuffò <<Facciamo così, io non dico a mamma e papà che hai detto una parolaccia, e tu non dici che ti ho fatto accidentalmente cadere di faccia per terra. Ci stai?>>, la ragazza allungò la mano verso il fratello, il quale la guardò con sospetto. <<Puoi anche dirlo, ho quindici anni, sono grande abbastanza da poter dire le parolacce.>> sul volto di Harry si formò un'espressione di sfida. <<Però non sei abbastanza grande da non frignare come un bambino. Sei impossibile. Allora, cinque dollari vanno bene?>> <<Dieci!>>, Harry provò a contrattare <<Sette e non se ne parla più. Prendere o lasciare.>>. Il ragazzo sbuffò, tuttavia strappò i soldi dalle mani della sorella e li mise in tasca. <<Ripetimi perché non puoi accompagnare me e Alex al centro commerciale.>> <<Perché sono in punizione, non posso uscire, ordini di papà.>> i due si sedettero sul divano e accesero la tv. Harry guardò curioso Alyssa <<Si è arrabbiato perché esci ancora con quel tipo?>>, la ragazza lo guardò per qualche secondo <<Sì, lui crede che Sebastian sia un cattivo ragazzo, ma lui non lo conosce come lo conosco io. Lui è un bravo ragazzo, mi tratta come una principessa, non potrei chiedere di meglio.>> <<Ma a papà non piace perché a volte fuma dell'erba, giusto?>> <<E perché non vuole diventare un medico o un avvocato.>> Alyssa continuò il discorso del fratello. Harry notò la tristezza impossessarsi del volto e degli occhi della sorella e quindi provò a scherzare <<Ehi, fare il musicista sembra forte però.>>. Alyssa fece un piccolo sorrisino <<Già, hai ragione.>>, si alzò e guardò fuori dalla finestra, sul vialetto, dove una macchina si era appena fermata. <<Mister palestrato è arrivato.>> disse lei con voce entusiasta, Alyssa amava entrambi i suoi fratelli, per lei erano tutta la suo vita visto il pessimo rapporto con i genitori. Proprio quando Harry stava rispondendo, il fratello entrò in casa, gettando subito dopo il suo borsone della palestra per terra. <<Dove sono i miei sfigati preferiti?>> Ross varcò l'arco che divideva l'entrata dal salotto e subito cercò sua sorella e suo fratello. Non appena vide Alyssa, la strinse forte tra le sue braccia. Nonostante Ross fosse più piccolo della ragazza di due anni, lui provava comunque un fortissimo senso di protezione nei suoi confronti. Stesso senso di protezione che provava per Harry, nonostante a volte fosse una vera e propria canaglia. Harry aveva dei sentimenti contrastanti per il fratello, ovviamente gli voleva bene e lo stimava, però la maggior parte delle volte, provava una sorta di invidia; invidia dovuta alla capacità del fratello di eccellere in ogni cosa. Infatti, era ormai risaputo che Ross fosse il più bravo del suo corso, e il più bravo della squadra di basket; per non parlare della sua tendenza ad aiutare tutti ed essere amato da ogni essere vivente. Dall'altro canto, Harry era scapestrato e non spiccava tra i banchi di scuola. Il suo unico vanto era quello di essere assolutamente brillante nel disegnare, cosa che secondo suo padre era totalmente inutile. Un'altra cosa in cui era decisamente bravo, era quello di proteggere Alex; quello gli veniva in modo totalmente spontaneo. Se per il fratello aveva sentimenti confusi, per la sorella provava un amore smisurato, per lui, la sorella era la persona migliore su questo mondo; sempre pronta ad intercedere tra lui e il padre e a prendersi le colpe dei guai che combinava lui. A volte Harry la guardava come se fosse una vecchia saggia pronta a dargli consigli su ogni cosa, anche se poi in realtà aveva solamente quattro anni in più, e la maggior parte delle vote faticava ad uscire fuori da situazioni in cui lei stessa si andava a cacciare.
Quando Ross andò per abbracciare Harry, quest'ultimo si scanso e gli diede una pacca fraterna sulla spalla, gesto che Ross ricambiò, solo con molta più forza. Da questo iniziò una lotta tra i due fratelli che fece ridere Alyssa, la quale fu costretta a sedersi sul divano per non cadere dalle risate. Proprio quando la situazione si stava facendo ancora più comica, delle voci interruppero l'incontro. Peter e Olivia entrarono in salotto, e dalle loro espressioni si notava che avevano appena discusso. I tre fratelli si guardarono in faccia con aria complice, e con un sospiro si sedettero tutti e tre sul divano, aspettando una ramanzina senza precedenti. <<Secondo te cosa abbiamo fatto questa volta?>> Ross si rivolse alla sorella, la quale scrollò le spalle con aria quasi disinteressata. Alyssa ormai sapeva che bastava un minimo movimento a far scattare entrambi i genitori: jeans troppo strappati, starnuti troppo rumorosi o una risata di troppo. Lo sguardo di Peter passò su tutti e tre i suoi figli, soffermandosi particolarmente su Alyssa. La ragazza si accorse del comportamento del padre e si preparò mentalmente ad essere crocifissa come Gesù. Il padre rimase ancora qualche istante a guardarla prima di aprire bocca <<Stamattina ho trovato dell'erba nella tua camera, dentro il cassetto della scrivania. Cos'hai da dire al riguardo?>> <<Hai frugato nella mia roba?>>, Alyssa si alzò di scatto e si posizionò di fronte al padre con aria frustata. <<Hai da dire solo questo?>> Peter rispose con voce dura <<Sì, ho da dire solo questo. Come ti sei permesso di curiosare tra le mie cose senza il mio permesso? Sei uno stronzo!>>. A quella parola Olivia si girò di scatto e diede uno schiaffo in pieno viso della figlia, <<Come osi rivolgerti a tuo padre con quel tono e con quelle parole? Tuo padre deve avere una condotta impeccabile per diventare sceriffo, e questo significa che anche la sua famiglia deve avere un comportamento esemplare. Ma a te sembra non fregarne niente, ti comporti come bambina capricciosa e non pensi a tutto il male che stai facendo alla tua famiglia.>> il suo volto era diventato di un rosso acceso. <<Il male che sto facendo alla mia famiglia?!>> Alyssa al contrario era pallida e visibilmente scossa dopo le parole della madre. <<Sì, esci con quel ragazzo che se ne sta sempre sopra quella motocicletta, fuma erba ad ogni ora e l'unica ambizione che ha è quella di avere una rock band di successo. Tuo padre ha trovato dell'erba nella tua camera. Dell'erba! Come pensi che questo si rifletta sul lavoro di tuo padre, sui tuoi fratelli; cosa pensi che diranno i compagni di Ross quando verranno a sapere che sua sorella è una sgualdrina che fuma erba?>> quando Harry iniziò a pensare che avrebbe visto del fumo uscire dalle orecchie della madre, suo padre la zittì <<Olivia, stai esagerando adesso.>> poi parlò con la figlia <<Se non metti la testa apposto, sarò costretto a prendere dei seri provvedimenti.>> poi addolcì un po' <<Alyssa, non lo dico per il mio possibile incarico di sceriffo, lo dico per il tuo bene; sei mia figlia, voglio il meglio per te.>>. La ragazza, che nel frattempo aveva ascoltato il tutto immobile, fissando un punto al di fuori della finestra, annuì semplicemente cercando di non lasciar scorrere le lacrime che aveva trattenuto. Harry e Ross si guardarono in faccia con un'espressione di puro shock. Peter congedò tutti e tre e gli ordinò di andare ognuno nella propria stanza. Mentre i tre fratelli stavano salendo le scale, sentirono un ultimo commento della madre <<Stai sbagliando Peter, sei troppo dolce con lei. Se fossi in te la sbatterei fuori da casa.>>, i due fratelli si fermarono sulle scale e trattennero il respiro; solo Alyssa scoppiò a piangere e corse nella sua stanza.
Quando Harry arrivò nella sua stanza, si sentì crollare addosso un'infinita tristezza, cosa che lo portò a pensare all'unica cosa che lo tirava su con il morale: la sua migliore amica Alex. E con l'immagine di loro due che passeggiavano sulla spiaggia, si addormentò. Dopo quelli che gli erano sembrati solo pochi minuti, Harry fu svegliato dalle urla dei suoi genitori. Quando si svegliò completamente, vide che in realtà erano le otto del mattino e che aveva dormito tutta la notte. Scendendo le scale, riuscì a cogliere sprazzi dell'animata conversazione dei suoi. Appena entrato nel salotto, la prima cosa che notò fu suo fratello che stava piangendo e poi i suoi genitori che continuavano ad urlare con un pezzo di carta in mano. Ross lo guardò con gli occhi pieni di lacrime e disse solamente <<Se n'è andata.>> e tornò a piangere. A quelle parole, Harry corse di nuovo al piano di sopra, entrò nella stanza di suo padre e di sua madre e cercò l'erba che suo padre aveva confiscato a sua sorella. Dopo aver fatto tutto ciò, uscì di corsa di casa sbattendo la porta dietro di sé e si fece una canna, la sua prima canna. Dopo un po' chiese ad un passante se aveva da accendere e inalò il suo primo tiro di erba. Harry continuò a camminare per tutto l'isolato con la sua canna stretta tra le labbra. Quella canna che per lui era simbolo di ribellione verso i suoi genitori, verso suo fratello che non aveva fatto niente per fermarla, e anche verso sua sorella che lo aveva lasciato solo in una casa che non sentiva come tale.

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1987
Teen FictionGli anni 80, selvaggi, caotici, imprevedibili ed a volte pericolosi. Tre amici che negli anni 80 ci sono dentro fino al collo, e che per non affogare dovranno fare di tutto. Alex: come una moneta che ha due facce, da una parte una ragazza dolce e a...