"Il ragazzo dai
capelli
azzurri camminò
ancora, fino a
quando un dolce
sapore di
caramelle gommose
gli attanagliò
l'olfatto."・:*.:+・:*.:+・:*.:+・:*.:+・:*.:+・:*.:+・:*.:+・:*.:+・:*.:・:*.:+・:*.:+・:*.:+・:*.:+・:*.:+・:*.:+・:*.:+
Taehyung's pov.
Era tarda notte quando Taehyung si precipitò fuori casa sua, sbattendo violentemente la porta, e iniziando a dirigersi verso le strade buie e deserte di una Seoul alle 3 del mattino. Era capitato un'altra volta. Ancora. Suo padre era rientrato all'interno dell'abitazione ubriaco fradicio, con l'intenzione di voler fare di nuovo del male al ragazzo, sia fisicamente che psicologicamente. Stavolta, però, Taehyung si era stancato. Non poteva avere l'appoggio di sua madre, dato che proprio di notte aveva dei turni per andare in locali poco raccomandabili, e in qualche modo doveva cavarsela da solo. Beh, a dire il vero, era da ormai 10 anni che se la cavava da solo. Così, aveva semplicemente preso una bottiglia di vetro, e l'aveva schiantata contro la testa del padre, lasciando che perdesse i sensi e che svenisse sul pavimento. Si guardò attorno le case popolari del quartiere, notando quanto l'intonaco rovinato di esse le rendesse solo ancora più sgradevoli. Girava la testa quasi come se stesse danzando, con occhi spenti, con passo cadenzato e poco bilanciato. Chiunque l'avesse visto in quel momento, l'avrebbe scambiato per un tossicodipendente, a meno che non avesse sentito ciò che successe dopo.
Una risata. Sì, Taehyung era appena scoppiato in una sonora, frenetica e irrefrenabile risata. E sapete anche qual è la cosa più buffa? Che non era una risata di una persona felice e contenta. Il contrario. Taehyung era triste. Era frustrato, stressato e maledettamente melanconico. Ciò era datato dal fatto che l'azzurro soffrisse di una sindrome particolare e anche molto rara, chiamata pseudobulbare. Essa consisteva nell'esprimere la precisa sensazione di tristezza con una risata, poiché nel suo cervello, quella reazione risultava molto più frequente e si manifestava più velocemente. E di conseguenza, tutto ciò portava a situazioni davvero inadatte e inadeguate. Le uniche due alternative, quindi, per ogni cittadino, erano: o pensare che fosse un alcolizzato o un drogato, o che fosse pazzo. La scuola, quando ci andava, non era sicuramente delle migliori. Ricordò quanto fosse stato felice nel momento in cui mise per sempre piede fuori da quella struttura dai muri simili ad un carcere. Ogni anno che passava, gli episodi di bullismo si accentuavano sempre più, e di conseguenza, lui, diventava sempre più pericoloso per se stesso e soprattutto per gli altri. Andava spesso da uno psicologo, ma solo sotto consiglio del suo amico Yoongi, con il quale aveva un rapporto ambiguo. Quel ragazzo era davvero cattivo dal punto di vista di Taehyung, e talvolta si prendeva anche gioco di lui, ma nonostante ciò si ritrovava sempre a ringraziarlo silenziosamente con lo sguardo, dato che Yoongi non amava i bei gesti, e si rifiutava di accettare che lo stesse aiutando. Per cui, anche Taehyung preferiva pensare che fosse un qualcosa di segreto, che riguardasse solo loro due. E non gli dispiaceva. Ogni passo che compieva verso il centro-città di Seoul, la risata diventava sempre più isterica e quasi inquietante. Le lacrime avevano preso il sopravvento e avevano iniziato a percorrere silenziosamente il volto pallido del ragazzo dai capelli azzurri, e ormai vedeva tutto sfocato, con gli occhi che si erano chiusi a mezzaluna per via della risata costante. Non riusciva ad intravedere neanche più le converse rovinate del medesimo colore dei suoi capelli, e adesso si teneva lo stomaco con una mano, e si era leggermente curvato verso l'asfalto. Non passavano macchine, non passavano autobus, non c'era gente da nessuna parte. Era solo, in mezzo alla strada, e in quel momento riuscì a percepire un familiare odore di caramelle gommose in compagnia della sua melodica e melanconica risata, che superava anche la musichetta proveniente dal mini-market di alimentari.~hobi;
STAI LEGGENDO
u s e u m ; 웃음 [t a e k o o k]
Action"Si è fatto tardi, devo andare." Disse dopo aver messo il telefono in tasca, fece un leggero sorriso per salutare Taehyung, e quest'ultimo di tutta risposta disse: "Oh okay, va pure dal tuo ragazzo. E sta attento, a quest'ora puoi incontrare brutta...