Giorno 4

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Mamma mia che dormita, e sono solo le 10 del mattino, mi alzo e preparo la colazione, Alessia era nel mondo dei sogni.

Dopo che ci siamo lavati e vestiti decidiamo di andare un po' in giro per Brooklyn, dato che si era fatta ora di pranzo decidiamo di cercare un posto carino per mangiare, si chiama Atrium DUMBO, un po' distante da noi, però ci siamo arrivati.

Cucinano cibo Americano moderno, ho preso un Hamburger, che delizia cavolo. Alessia ha preso un insalata, quella donna sembra che coltiva anziché mangiare...

Usciti dal ristorante decidiamo di andare a casa a riposare, e passare un po' di tempo abbracciati sul divano. La prima volta che ci coccolavamo su un divano in America, era una data da segnare, però c'è stato un problema,  Alessia si è addormentata!

Quella ragazza è veramente un caso umano unico, a me fa piacere che dorma, ma non che mi russi sul braccio, accidenti!

Siamo pronti per la sera, un'altra serata meravigliosa, la cosa più emozionante è affacciarsi da quella finestra stile americano e vedere tutta Manatthan illuminata, un immagine che ho sognato da una vita...

Usciamo di casa e andiamo a Manatthan, questa volta però abbiamo cenato con degli HotDog presi ai bordi della strada, perché così potevamo un po' girare la città tranquillamente.

Abbiamo fatto un giro per le vie principali di New York, piene di traffico e di persone, ora capisco perché viene chiamata "la città che non dorme mai", nessuno veramente dorme! La città è piena, ma è bello vedere una città piena piuttosto che vuota. 

 Vuol dire che alla gente piace dove vive, e non si annoia a stare a casa.

Da dove vengo io, da Trento, in alto nord, la città è praticamente vuota, non c'è nulla da fare, anche di estate la sera, c'è pochissima gente, ovviamente parliamo di due città completamente diverse, sia di abitanti che di grandezza.

Dopo aver fatto i nostri bellissimi giri, dal nulla ci troviamo davanti al'Hotel di "mamma ho perso l'aereo".L'Hotel Plaza! Dovevate vedere la faccia di Alessia, sembrava una bambina, il ragazzo della sicurezza fuori mi ha guardato, io l'ho guardato ed entrambi ci siamo messi a ridere.

Alla fine siamo tornati a casa, solo che prima di andare a dormire mi sono messo con Alessia sulla terrazza a vedere tutta New York.

 C'era silenzio, si sentiva solo l'amore che provavamo.

Siamo entrambi innamorati follemente, e per noi essere lì era un sogno che si avverava, chi l'avrebbe mai detto che dopo quattro anni che io e questa pazza saremmo andati a New York...?Non avrei mai immaginato di essere qui con lei, tenerla tra le mie braccia e nel frattempo ammirare la città di New York, mai avrei immaginato tutto ciò.

UNA SETTIMANA PAZZA A NEW YORKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora