I - LE OREADI, chiesero.

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RICORDO E VI PREGO GENTILMENTE, IN QUANTO AUTRICE, DI NON PROCEDERE A STAMPARE NULLA DI QUESTO RACCONTO, NE' PER INTERO NE' IN ALCUNA SUA PARTE. GRAZIE.



I thought I was Narcissus
but I am the lake

CAPITOLO I – LE OREADI, chiesero.

«Perché piangi?».



Ringraziamenti.

Sì, all'inizio. Perché vorrei che leggeste questa storia con la consapevolezza che non è solo mia. Queste parole sono anche di Jessica, Chiara e Celeste. Sono state loro la mia mente quando la mia – quella vera e propria – era troppo vuota per riuscire anche solo ad immaginarsi un continuo. Sono state coloro che mi hanno spinto a non interrompere la scrittura nel momento in cui di idee non ce n'erano più e tutto ciò che scrivevo mi faceva venire la nausea. Sono state loro a scrivere la trama con me, ad aggiustare le mie idee confusionarie e a suggerirmi le loro. Si sono impegnate, forse, più di me in questa storia.

C'è Jessica in quei dialoghi dinamici che per me sono sempre stati complicati da scrivere.

C'è Chiara nelle citazioni letterarie e nel cantautorato italiano che sono colonne portanti di questo racconto.

C'è Celeste nelle idee improvvise e che mi hanno aperto un mondo incredibile e che mi ha donato senza che glielo chiedessi.

Ci sono tutte loro nella correzione di ogni frase, nel sentimento che ho nascosto dietro ogni parola. Ci sono loro, intrecciate in ogni spazio vuoto e in ogni "punto e a capo".

È stato un viaggio che è durato più di un anno. Un viaggio lungo e faticoso che ho portato avanti solo per dimostrare a me stessa che ce l'avrei fatta, a scrivere qualcosa su due persone che sento di conoscere così tanto e che allo stesso tempo so non conoscerò mai. Non conoscerò mai i loro veri sentimenti, le loro abitudini, i sorrisi che si dedicano e le parole che si dicono. E allora ne ho scritte di nuove, me le sono inventate io. Giusto per la necessità di creare un altro – l'ennesimo – universo parallelo in cui Harry e Louis si amano, proprio come si amano in questa vita.

Quindi, grazie a Chiara, Celeste e Jessica.

Grazie a Harry e Louis.

Grazie anche a me stessa, alla fine.








Secondo Freud esisterebbero due tipi di innamoramento.

Il primo, quello più comune e prevalente, è quello in cui l'oggetto amato viene sopravvalutato ed idealizzato. E' in sostanza quell'amore dei poeti romantici, quello per cui - per me - io che ti amo valgo meno di te che sei amato da me. E si sviluppa quindi una relazione di dipendenza e inferiorità.

Il secondo, l'innamoramento su base narcisistica, è quello in cui il soggetto amante ama l'oggetto per ciò che egli gli fa provare. Non amo te perché sei bellissimo, amo te perché fai sentire me bellissimo.

Harry Styles è un narcisista, nell'innamoramento e nella vita in generale.

Narcisismo: culto innaturale o patologico della propria persona.

In sostanza, il caro, giovane e ricco Styles non riconosce nessun Dio al di fuori di se stesso.

Ama le persone solo per il modo in cui lo fanno sentire.

I thought I was Narcissus but I am the lakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora