RICORDO E VI PREGO GENTILMENTE, IN QUANTO AUTRICE, DI NON PROCEDERE A STAMPARE NULLA DI QUESTO RACCONTO, NE' PER INTERO NE' IN ALCUNA SUA PARTE. GRAZIE.
I thought I was Narcissus
but I am the lakeCAPITOLO IV - IL LAGO, chiese.
«Ma Narciso era bello?».
Louis entra nella stanza in punta di piedi. Sta attento a fare più silenzio possibile, quando posa il vassoio sul comodino dalla parte di letto di Jackson.
Il bambino, dopo che Louis si è alzato almeno un'ora prima, ha finito per occupare il materasso per orizzontale, steso a pancia in giù. Non ha più neanche il cuscino sotto alla testa e le braccia sono stese lungo i fianchi, mentre una gamba è piegata.
Louis sa che quella è la posizione preferita di suo figlio per dormire, quando non ha più il calore del corpo del padre contro cui scaldarsi. Jackson adora attaccarsi alla sua schiena e nascondere il viso nella maglia del suo pigiama, quando dormono insieme. E Louis è molto felice di poter sentire suo figlio così vicino.
Si siede sul letto e accarezza la schiena di Jackson. Passa le dita tra i morbidi capelli biondi e sorride, felice.
"Tesoro" lo chiama, la voce così bassa e morbida.
Gli piace svegliarlo bene, senza fargli iniziare male la mattinata. Sua mamma glielo diceva sempre che era importante il modo in cui lo svegliava e Jackson ha decisamente preso da lui. Non sono persone mattiniere, ecco tutto.
Jackson strofina la guancia sul lenzuolo, arricciando le labbra. Louis sa che è sveglio, semplicemente vuole potersi addormentare di nuovo.
"Ti ho portato la colazione" dice "un panino con la Nutella e una spremuta d'arancia" continua.
Jackson non si muove, ma apre un occhio azzurro e guarda Louis. Ha decisamente l'espressione stanca e gli occhi ancora gonfi dal sonno.
"So che hai fame, pulce" insiste "E ho una sorpresa per te"
Jackson si gira sulla schiena, sbadiglia e si porta un pugno chiuso a stropicciarsi l'occhio. Louis può giurare di non aver mai visto spettacolo più bello di suo figlio. L'amore che prova gli scoppia nel petto.
"Quale sorpresa?" parla per la prima volta il bambino.
Louis sorride e si sporge verso di lui per baciargli la guancia.
"Buongiorno" lo saluta, sorridente.
"Buongiorno, papà. Quale sorpresa?" insiste il bambino mettendosi seduto.
"Prima la colazione, tesoro. Poi parliamo della sorpresa"
Jackson annuisce e si sposta per sedersi sulle gambe del padre. Si accoccola contro al suo petto mentre prende il panino che Louis gli porge. Mangia quasi con gli occhi completamente chiusi, in silenzio.
Louis gli accarezza la schiena mentre il bambino finisce di mangiare e beve anche tutta la spremuta che ha fatto preparare. Quando finisce, Louis aspetta in silenzio.
"La mia sorpresa?"
"So che ultimamente abbiamo passato poco tempo insieme, Jax. Mi dispiace che tu sia dovuto arrivare a chiedermi di passare del tempo insieme perché non dovresti chiederlo, il mio tempo dovrebbe essere tutto tuo"
Jackson corruga le sopracciglia chiare, ma non dice niente.
"Papà è stato davvero impegnato negli ultimi giorni" chiarisce Louis, accarezzando la testa del bambino "Ma per farmi perdonare pensavo che domani potremmo passare tutta la giornata insieme, sì? Ho dato un giorno di pausa a tutti, così noi possiamo andare a giocare a calcio"
STAI LEGGENDO
I thought I was Narcissus but I am the lake
FanfictionIn una soleggiata Firenze, ai piedi di un Gigante di pietra, due ragazzi si incontrano e si scontrano per la prima volta. Due mondi diversi, due visioni diverse, due storie diverse. Harry Styles ha ventitré anni e un contratto in esclusiva con Gucci...