1 - Ash Lynx

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Mi sento confuso

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Mi sento confuso.
Vedo tutto nero, non sento nulla.
Sono morto?
Ero curioso di sapere se ci fosse qualcosa dopo la morte ma evidentemente erano tutte cazzate.
Ma aspetta, perché riesco a formulare questi pensieri?
Se fossi morto e non ci fosse un "inferno" in cui vanno le anime dopo la morte come sarebbe possibile?
Sento delle voci in lontananza, hanno un tono molto basso e non capisco cosa dicono.
Prendo mentalmente un gran respiro e tento di aprire gli occhi.
Ci sono riuscito, ci vedo!
È tutto sfuocato, mi fanno male gli occhi, c'è troppa luce.
Li socchiudo nuovamente.
Giro leggermente la testa di lato e noto un'infermiera e un uomo parlottare tra loro.
Faccio finta di niente e continuo ad ascoltarli e guardarli man mano che i miei sensi si riprendono.

- Il ragazzo ha perso molto sangue signore, è normale non si svegli ancora - dice la donna rivolgendosi al signore accanto a lei, seduto su una poltroncina non molto lontana dal mio letto.

Perché sì, mi sono reso conto di essere steso su un letto e di essere in ospedale, anche se non ho idea di come ci sono arrivato.

- Infermiera sono passate due settimane, com'è possibile che non si sia ancora svegliato, l'avete operato e gli avete fatto varie trasfusioni, oltre ad averlo nutrito per via endovenosa* con molte vitamine per farlo riprendere -.

Operato? Trasfusioni? Di cosa stanno parlando?

Sul mio viso appare un'espressione corrucciata, non capisco di cosa stanno parlando.
Dopo poco che ci penso però mi appaiono delle immagini davanti agli occhi.
Ricordo che mi hanno accoltellato dopo aver letto la lettera di Eiji.
La lettera! Dove diavolo è? Devo trovarla.
Dopo poco sento la porta della mia stanza d'ospedale aprirsi e richiudersi, così tento di alzarmi puntellando i gomiti sul materasso.
Mi sento molto debole ma devo riuscirci, al momento quel pezzo di carta è la cosa più importante che ho.
Vedo qualcuno avvicinarsi frettolosamente a me.
Dannazione, pensavo fossero usciti tutti!
L'uomo di prima si sporge e mi tocca delicatamente una spalla incredulo.

- Allora sei vivo, non ci speravo più.
Ma non puoi alzarti, sei ancora troppo debole, cadresti rovinosamente a terra se provassi ad alzarti -
mi sorride, convincendomi a poggiare la schiena sulla testiera del letto e basta, per il momento.

Ma non puoi alzarti, sei ancora troppo debole, cadresti rovinosamente a terra se provassi ad alzarti -mi sorride, convincendomi a poggiare la schiena sulla testiera del letto e basta, per il momento

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