Mi sveglio ancora appoggiato ad Ash sul divano, che durante la notte è inevitabilmente scivolato stendendosi completamente sul divano e portandomi con sé, così io mi sono ritrovato steso su di lui con tutto il busto.
Rivolgo il mio sguardo verso il suo viso, colpito da un raggio di sole che è riuscito a svincolarsi dalle tende e oltrepassarle.
Ancora adesso il suo volto mi incanta, è così bello che né un angelo né un diavolo potrebbe mai eguagliarlo.
Allungo una mano fino a sfiorarlo, scendendo dagli zigomi alla mascella per poi passare alle labbra, sulle quali passo delicatamente il pollice.
Sono così morbide e piene.
Ricordo ancora quella volta nella sala visite della prigione nella quale lo avevano rinchiuso, non mi ero reso conto di ciò che aveva fatto per qualche istante, finché non ho sentito la pillola passarmi in bocca.
Sapevo bene che era l'unico modo perché le guardie non sospettassero, ma ne sono rimasto comunque deluso, era il mio primo bacio."Mhhh" sento un mormorio provenire dalle sue labbra, così ritiro la mano.
Piano piano lo vedo aprire gli occhi e osservarmi con sguardo sereno, per poi sorridermi leggermente incurvando gli angoli della sua bocca perfetta.
"Buongiorno Eiji" mi sussurra avvicinandosi e lasciandomi un bacio sulla fronte.
"Buongiorno Ash"
Fa per alzare il busto e in quel momento mi accorgo quanto i miei muscoli si siano indolenziti a dormire in quella posizione effettivamente scomoda.
Mi scosto cosicché entrambi ci possiamo sedere e stiracchiare per bene."Oggi ho delle commissioni da svolgere, quindi non so se tornerò prima di domani" mi dice rompendo il silenzio che si era creato "se hai bisogno di uscire a comprare qualcosa chiedi ai ragazzi, sai che..." non lo lascio finire che lo faccio prima io.
"...stare da solo è pericoloso, sì lo so" dico con una smorfia.Lo sento sospirare.
ASH POV
Lascio che esca un lungo sospiro dalle mie labbra, voglio solo proteggerlo anche se sono consapevole che si sente in gabbia.
Dopo aver fatto colazione insieme prendo le mie cose e lo saluto abbracciandolo per poi varcare la porta della nostra attuale sistemazione.Mi dirigo verso casa dopo aver comprato qualcosa da mangiare, so che il mio tutore è tornato stamattina, userò la scusa di essere uscito presto per comprare la colazione.
Arrivo a casa, trovandolo seduto a bere un caffè poggiato momentaneamente sulla penisola della cucina.
"Bentornato" gli dico appena varcata la soglia.
Lui mi sorride, ormai credo si sia rassegnato al vedermi andare e tornare a mio piacimento senza spiegazioni.
"Cos'hai in quella busta?" Mi guarda incuriosito passando lo sguardo dal mio viso alla nostra effettiva colazione, mica quel liquido amaro che sembravacatrame che beveva ogni mattina.
" La colazione, stamattina avevo voglia di croissant, così mi sono alzato presto e sono uscito a prenderli..." dico tirando fuori i croissant con crema, cioccolato e pistacchio "...direttamente dalla tua pasticceria preferita".
Anche se faccio colazione due volte sicuramente non ne morirò.Vedo che gli si illuminano gli occhi, anche se i suoi gusti sono un dettaglio pressoché insignificante della sua persona noto che è molto felice del fatto che me ne sia ricordato.
Mi fa segno di sedermi su uno degli sgabelli accanto a lui, così faccio, non prima però di aver predisposto il cibo su di un piatto.
Mangiamo in silenzio, sento un leggero velo di tensione nell'aria ma non sono sicuro del perché, finché non lo sento parlare."Ash" esordisce, facendo poi una piccola pausa che non fa che accrescere il mio già notevole nervosismo "non sarebbe ora che tu andassi a scuola? O al college, non so fin dove i tuoi studi si siano spinti"
Mi viene da ridere, quest'uomo nonostante mi abbia "adottato" non sa niente di me.
Non sono andato a scuola questo è vero, ma ho un quoziente intellettivo superiore a buona parte, se non a tutti, i cosiddetti "geni".
Figuriamoci se ho bisogno di stare seduto ore e ore ad ascoltare un vecchio che spiega concetti che anche le scimmie potrebbero capire.
Mi volto verso di lui e penso che l'espressione sul mio viso faccia notare molto chiaramente la mia disapprovazione, data la smorfia sul suo di volto."Studio da casa per conto mio e al massimo faccio gli esami, ma non ora, e senza che tu mi controlli" esordisco mettendo un punto.
Lo vedo sospirare e scrollare leggermente le spalle, sa bene che se non voglio fare una cosa non può obbligarmi.
In questi ultimi tempi gliel'ho fatto capire molto bene, era arrivato addirittura a dirgli che piuttosto di socializzare con ragazze che voleva farmi conoscere sarei diventato gay, cosa non possibile perché ci di nasce ma comunque era un buon modo per fargli capire che non approvavo la cosa.Dopo aver finito di mangiare lo saluto con un gesto e salgo in camera mia, per fare rifornimento di soldi, presi dalle paghette che lui generosamente mi offre per addolcirmi, anche se non funziona affatto.
Dopo ciò decido di uscire, quindi vado a farmi una bella doccia e mettere dei vestiti puliti, i più semplici che ho nell'armadio.
Non voglio assolutamente sembrare un "figlio di papà".
Dopo ciò mi appresto a tornare in salone con uno zaino contenente altri abiti e i soldi, James si è già chiuso nel suo studio a lavorare, tipico di un uomo d'affari come lui.Esco dal portone per poi scendere con l'ascensore fino al piano terra e uscire dal palazzo, è sempre meglio risparmiare le energie, non si sa mai quando ti potrebbero servire.
Mi dirigo a Chinatown, Sing dopo aver saputo che stavo bene ha deciso di allearsi con me, quindi ogni tanto vado da lui, come dagli altri, a controllare la situazione.
Sembra tutto nella norma, nessuna minaccia o possibile guerriglia tra gang all'orizzonte.
Passo alcune ore lì, perdendomi nella discussione, così decido di chiudere e salutare i ragazzi lì presenti.
Decido di mandare un messaggio al mio tutore dicendogli che quella sera non sarei tornato, lui inaspettatamente risponde che gli va bene qualunque mia decisione, basta che non mi faccia male.
Credo abbia intuito che tipo di persona sono, non può segregarmi tra le pareti di casa e pretendere che io lo accetti.
Decido così di incamminarmi verso il locale che al momento condivido con Eiji, è abbastanza distante da dove mi trovo momentaneamente così decido di scendere i gradoni che mi portano alla metropolitana e prendere la prima corsa disponibile per la mia destinazione.
Dopo una mezz'ora scendo e faccio l'ultimo pezzo di strada a piedi, finchè vedo Bones venirmi incontro con passo rapido e piantarsi davanti a me.
Lo vedo con gli occhi fuori dalle orbite e il sudore che gli attacca i capelli alla fronte, un senso di panico mi assale improvvisamente vedendolo in quello stato.
Deglutisce e abbassa lo sguardo prima di parlare."Eiji è scomparso"
Angolino autrice
Eeeeehi, I'm back~
Come avete passato le vacanze? Io sono stata completamente bloccata dai compiti e ho passato le notti a leggere e guardare anime🤧
Questo capitolo è un po' più corto degli altri, gomen. Spero vi piaccia comunque.
EEEEEE sto pensando di scrivere qualche ff su Haikyuu quindi se siete fan vi aspetterò anche in quelle ^^
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Strong souls never die | banana fish |
AksiE se qualcuno si fosse accorto di Ash e chiamando l'ambulanza l'avesse salvato? Cosa succederà dopo che si sveglierà in ospedale?