Le Parole di Angeline

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SOLITO NARRATORE*

Devo dire che dopo aver vissuto un mese con Lucas mi sono abituato... Pfff non a convivere, a litigare con lui!
Tutti i giorni ce n'è una, ma non è colpa mia se vuole sempre essere il capo della situazione!
Ma questo non è il problema che mi stressa: quando sto con altre persone mi sento una persona che loro non possono sconfiggere né mentalmente né fisicamente, un dio invincibile! Mentre quando sto con lui mi sento sottomesso, non so ancora perchè, so solo che quando guardo quei suoi occhi impenetrabili ho la sensazione di essere debole, come se mi attaccasse e non sapessi difendermi...
Per questo tengo le nostre conversazioni al minimo e per questo non so nulla su di lui come lui non sa niente di me.
L'unica informazione che so sul suo conto è che ha trovato un nuovo lavoro e a breve dovrà andare a parlare con il suo futuro capo, di che cosa? Boh non ne ho idea, mi ero stufato di origliare.
Mi giro sul divano annoiato - mi sono rotto di stare qui- penso e cosí mi alzo ed esco senza neanche cambiarmi, chissene se indosso una semplice felpa blu scura e dei pantaloni neri.
Arrivo in un vicolo nascosto alla società. Sinceramente odio questo posto... C'è un odore insopportabile e un'umidà altissima!
In fondo a quella via, come al solito, c'è Angeline, una venticinquenne che non parla praticamente con nessuno, come al solito è in piedi appoggiata al muro con gli occhi chiusi, mi metto nella stessa posizione vicino a lei.
Adoro stare in sua compagnia perché è come se non ci fosse nessuno accanto a me, posso fumare una sigaretta senza che qualcuno mi rompa le scatole dicendomi del suo ultimo colpo, di cui ovviamente non me ne frega niente.
Tuttavia oggi, mentre stavo finendo una delle mie cannabis, si gira verso di me, guardandomi intensamente con i suoi occhi argento fissi sul mio volto.
<che c'è?> dico seccato.
Lei non mi risponde, si limita ad abbassare lo sguardo e a sussurrare basso tanto quanto basta a farmi sentire la sua frase: <le cose che si hanno si perdono e non ritornano... >.
Detto questo si stacca dal muro e si dirige verso un'altra strada.
Rimango perplesso, non capisco il senso di tutto ciò...
-Bah chissene frega, le sarà successo qualcosa e sperava che le chiedessi come stava, ma sinceramente non me ne importa. - e mentre penso mi incammino verso un supermercato, <chissà oggi cosa offre questo negozio... > dico mentre allargo un ghigno.

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SPAZIO AUTRICE
Allora mi scuso innanzi tutto per essere sparita, ma la scuola non mi da proprio tregua. 😅
Poi mi scuso per il capitolo corto ma mi serve, nel prossimo capitolo capirete.
Spero vi siate divertiti ugualmente a leggerlo, ciaooooo! 🖤

un amore illegaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora