09. La sentenza

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Sono mesi carichi di tristezza tesa sulle sbarre. E mesi pesanti, pesantissimi. La pancia che continua a crescere è imbarazzante quasi più di essere Eva stessa. Il suo avvocato è quello più economico che ha voluto accettare il suo caso, rinviato già due volte per problemi con la gravidanza.

È così che resta fra quelle mura grigie così a lungo, senza neanche una sentenza. Ma almeno, verso il sesto mese, finalmente si va in tribunale, in due, Eva e il suo bambino. Maschio. Al nome penserà dopo.

Nel tribunale c'è tanta gente. Tante persone serie. Giudici, avvocati.

E poi c'è Paolo, con la pelle pallida, stranamente, e il volto scarno. Sembra impaurito, e lo rassicura il suo avvocato con un colpetto sulla spalla quando comincia a dondolare sulla sedia.

Eva tace tutto il tempo, seduta al suo posto con le braccia sulla pancia e gli occhi bassi, vuoti. Sì sveglia dalla sua trance solo quando viene pronunciato il suo nome.

— ...tali per cui possiamo dichiarare la signora Eva Sewick... non colpevole.

Respiro. Profondo. Uno, due, tre. È viva, sta bene. Libera. Non prigioniera di qualcosa che non ha fatto. Paolo sembra sconvolto. Guarda l'avvocato, guarda il signor Rinaldi, ma tace. La sentenza è chiusa.

Eva ritorna a casa.

Due giorni e torna anche da Agnese. Ha bisogno di un lavoro. Importante coprirsi la testa, se piove come sta piovendo in quel giorno strascicato e dai colori monotoni.

— Chi è?

— Signora, sono Eva. Può aprire il cancello?

Silenzio, solo il rumore della pioggia. I fiori sono bersagliati dalle gocce. Eva si stringe nel giubbino.

— Che cosa c'è, Eva?

— Avrei bisogno di un lavoro. Ha ancora bisogno di una domestica?

Spostamenti da dietro il microfono del citofono, fruscii e parole mozze.

— Chi è?

Chi sei tu? Che voce irritante.

— Sono Eva.

— Oh, salve, signora Eva! Io sono la domestica della signora Agnese! Ha bisogno di qualcosa?

Eva si gira sui talloni e va via, lasciando appeso il citofono.

— Pronto? Signora? È ancora lì?

Ronzii.

Delusione di occhi chiari,
maestri di carnevale.

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