Chapter 33.

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Bloccai il telefono e mi avvicinai al mio armadio per decidere cosa avrei messo la sera, si fecero le ventuno ed arrivò Ivan a prendermi. Salii in macchina e lo trovai con lo sguardo rivolto verso di me "Ma quanto sei scopabile stasera?" disse il croato "Ma perché scusa? Le altre sere no?" domandai io con uno sguardo minaccioso "Lo sei in qualsiasi momento, te l'ho sempre detto" disse e si mise a ridere "Parti va" risposi e andammo al locale, c'era un sacco di gente, fuori l'ingresso trovammo Poli con Silvia, Antonio con Allegra e Danilo con Enza. Scendemmo dalla macchina, Ivan mise un suo braccio sulle mie spalle e andammo a salutare tutti "Buonasera" dissi sorridente e salutai le ragazze con un bacio "Enza tu sempre più bella" dissi "Perché tu ti sei vista?" rispose lei e ci mettemmo a ridere, dopo un po' entrammo dentro alla ricerca di Radja, lo trovammo vicino al piano bar con un cocktail in mano "Ancora deve cominciare la festa e già stai bevendo?" dissi io avvicinandomi a lui "Che bomba" disse lui rispondendomi e guardandomi da capo a piedi "Auguri ancora Ninja" dissi sorridendo e lui si avvicinò, per un attimo pensavo che mi stesse per baciare e invece no, non lo fece "Ehi Jennifer" mi sentii chiamare da dietro, era Claudia "Ehi Claudia ciao" dissi con un sorriso abbastanza falso "Che bella che sei" mi disse la moglie del Ninja "Mai quanto te Cla" risposi io mantenendo il gioco. La serata passò molto velocemente, Radja stette tutto il tempo attaccato alla moglie, si scambiavano effusioni ogni secondo e sembrava quasi me lo stesse facendo di proposito. Finimmo di cenare e attaccarono la musica per ballare, io ero buttata sui divanetti a rilassarmi un po' in braccio ad Ivan "Stronza balliamo" disse lui tirandomi un morso sulla guancia "No Brate ho già i piedi a pezzi" dissi avvinghiandomi ancora di più a lui "E ti levi i tacchi" disse lui alzandosi con me in braccio. Nel frattempo, vidi Radja e Claudia baciarsi e sorridere e dissi "Ma sì, balliamo" andammo al centro della pista con gli altri e cominciammo a ballare, una, due, tre, quattro canzoni "Prendo da bere" mi disse Ivan nell'orecchio "Ok ti aspetto" dissi e mi diede un bacio sulla guancia "No ma tranquilla io non esisto" dissi un biondone dietro di me "Ahahahah Skri ballaaa" dissi ridendo e lo tirai a me "Stronza" disse lui ballando. Continuammo così per un po' fino a quando arrivò Ivan con due cocktail "Mamma che sete" glielo presi dalle mani e lo calai tutto d'un fiato "Una camionista" disse Milan ridendo "Avevo troppa sete" risposi io poggiando il bicchiere su un tavolino. Mi avvicinai di nuovo ad Ivan per ballare e buttai l'occhio verso Radja e consorte, si stavano strusciando per bene "Basta ora mi sono rotta il cazzo" dissi io, sarà stata colpa dell'alcol, sarà stata colpa della gelosia, sarà stato che Ivan mi aveva sempre fatto un certo effetto fisicamente che lo presi dal colletto della camicia e lo tirai a me "Strusciati e fai come se volessi scoparmi ora" gli ordinai "Jenny sei seria?" mi chiese lui stranito "Sì, muoviti" mi girai di spalle verso di lui e iniziai a ballare provocandolo attaccata al suo corpo "Jenny lo sai che mi hai sempre fatto sangue quindi se fai in questo modo non è un bene per nessuno dei due" disse lui al mio orecchio iniziandomi a toccare un po' ovunque "Meglio così, la rendiamo più reale" dissi e lo tirai ancora di più a me, eravamo a un centimetro di distanza, potevo sentire benissimo il suo affanno e anche qualcos'altro. "Jenny stai giocando troppo con il fuoco" continuò lui "Mi piace bruciarmi" risposi io voltandomi con il viso verso di lui a pochi centimetri dalle sue labbra. Non mi diede nemmeno il tempo di finire che si scaraventò sulle mie labbra ed io ovviamente ricambiai, mi staccai per un attimo da lui per prendere fiato e dissi "Bravo Perisic, ti sei calato a fondo nella parte" e lo ripresi a baciare sempre con più foga assicurandomi che Radja ci stesse guardando e così era. Ci baciammo ancora per un po' "Ora andiamo fuori così crede che stiamo andando a scopare" dissi e lo trascinai di forza fuori dal locale "Sì ma stasera tu mi farai impazzire così" disse il croato "Eri l'unico che mi poteva aiutare, eri quello più credibile" risposi io "E certo, solo perché tutti sanno del mio debole" rispose di nuovo lui "Ma zitto, facciamoci una passeggiata" dissi e ci incamminammo "Comunque baci proprio bene" disse sempre lui "Ahahah grazie grazie" risposi facendogli la linguaccia "Anche tu non baci niente male eh" continuai io "Se vuoi continuare per me non ci sono problemi" disse lui "Per stasera basta Ivanino" dissi lasciandogli un bacio sulla guancia e mettendo le mie braccia intorno al suo collo "Che poi ho sentito anche altro mentre ballavamo" dissi guardandolo "Colpa tua" mi rispose lui facendomi l'occhiolino "Beh al tatto non era niente male" dissi io sfottendolo "Figurati all'opera" mi rispose lui tirandomi a sé e palpandomi con una mano il sedere "Fermo Perisic" lo rimproverai ma sempre in modo scherzoso. Continuammo con la nostra passeggiata e mi squillò dopo poco il telefono. Era Radja.

 Dove sei?

"E' Radja, che faccio? Temporeggio?" chiesi consiglio ad Ivan "Dipende cosa vuoi fargli credere tu" mi disse "Voglio farlo ingelosire, voglio vedere una volta per tutte se ci tiene veramente a me" risposi io ripensando alla frase che mi aveva detto la mattina "Allora temporeggia" mi consigliò lui e io nel frattempo mi appoggiai alla ringhiera del balcone. Non riuscivo a smettere di pensare a quella frase, non pensavo ad altro oltre che al fatto che lui mi avesse incitato ad andare con uno dei miei migliori amici.

Sopra con Ivan!

Non midiede nemmeno il tempo di rispondere che ce lo ritrovammo alle spalle "Chestate a fa voi due?" disse lui apparentemente tranquillo "Nulla di che, stavamo parlando" risposi io e nel frattempo si avvicinò a Ivan "Amico però dai, te la sei limonata sotto e ora state a parlà?" disse Radja rivolgendosi a Perisic ridendo "Forse se non fossi arrivato tu" risposi io "Ah alla fine il problema sarei io?" continuò lui guardandomi e provocandomi "Ivan potresti lasciarci un attimo da soli?" chiesi al croato e lui scese di nuovo al piano di sotto "Perché lo hai fatto?" mi domandò lui avvicinandosi pericolosamente a me "Me lo hai detto stamattina di provarci, farlo contento, tanto c'è solo amicizia o sbaglio?" risposi io "Ma te stai a innamorà Jè?" disse con un sorrisetto "Di Ivan?" domandai io "Di me" affermò lui "Perché mi fai questa domanda?" gli chiesi cercando di capire "Perché sono sicuro che tu non andresti mai con un altro" disse lui avvicinandosi sempre di più a me. Ci guardammo negli occhi per un po' fino a quando mi diede un leggero bacio a stampo "Ti giuro che mentre vi baciavate avrei voluto uccidervi" disse Radja guardandomi e io scoppiai a ridere "Eh addirittura?" chiesi sorridendo "Sì, sono geloso di te, lo sai..." continuò lui avvicinandosi di nuovo a me, quella distanza era parecchio pericolosa e mentre stava per poggiare nuovamente le labbra alle mie lo bloccai "Radja sotto c'è tua moglie" dissi io "Non fa nulla" continuò lui e le posò contro le mie"Scendiamo sotto Rà" dissi io cercando di fermare la situazione "Già, andiamo" disse "Però potresti dargliela per davvero" continuò lui e le certezze che mi aveva dato con la frase "Sono geloso di te" mi caddero nuovamente a terra. Il compleanno terminò dopo qualche oretta e tornai di nuovo a casa con Ivan "Perisic grazie ancora per quello che hai fatto" gli dissi voltandomi verso di lui"Figurati Jè, da quando sono arrivato qui a Milano che ho sempre desiderato farlo" disse lui ridendo "Sogno avverato allora" risposi io "Potevamo concludere in bellezza però..." mi istigò lui "Non attacca Perisic, accontentati della limonata" risposi io e mi avvicinai per salutarlo, lui furbo mi prese il viso tra le mani e si avvicinò di nuovo alle mie labbra, io stetti al gioco e infilai anche la lingua, lui preso dal momento infilò una mano sotto la gonna iniziando ad accarezzarmi delicatamente la coscia per poi salire fino ai miei slip. "Ivan..." 



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Spazio autrice. 
Secondo voi, Jennifer si lascerà andare con Ivan o si fermerà proprio sul più bello?

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