04.

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Bakugou aveva una personalità terribile, questo lo sapevano tutti e nulla era cambiato, ma c'è da dire che tutti rimasero stupiti da certi atteggiamenti..."nuovi": il suo non urlarti contro se gli andavi addosso per sbaglio, prestare le cose agli altri e altre piccole cose così.
Lo apprezzavano tutti, in un certo senso.

Ad interrompere i pensieri di Izuku di quel tardo pomeriggio, ci pensò un bizzarro incontro.
«Midoriya?»
«Oh, hey Kirishima!»
«Sei occupato? Possi chiederti una cosa?»
Stava per andare a casa, ma non era di fretta; Il cielo azzurro e sereno di quella giornata faceva spazio alla sera, alla notte, e gli ultimi raggi di Sole illuminavano la classe ormai vuota.
I due erano amici, certo, e gli era molto grato per il prestito di soldi, ma niente a confronto del biondo. Loro due sì che avevano qualcosa che gli altri non avevano, una cosa tutta loro.

«Certo!»

Il rosso si schiarì la voce, e appoggiò al banco più vicino.
«Perchè Bakugou è gentile nei tuoi confronti? VOGLIO DIRE- Non che sia una cosa negativa, anche ne sono felice, ma... -fece una pausa- c'è qualcosa tra di voi?»

Midoriya era senza parole.
«Cosa!»

«Ti ho chiesto se c'è qualcosa tra di voi.»

«Uh...»
"È omofobo?" pensava, «No. Siamo solo migliori amici; ha sempre avuto un problema di autostima e inferiorità e qualche...grosso problema di rabbia. Me lo ha confessato e sta solo cercando di migliorare. Non è gentile solo con me! Con tutti...»
Si grattò il collo, quasi in imbarazzo.
Notò che il suo compagno di classe sospirò sollevato, e due parole gli scapparono di bocca.

«Ti piace?»

Kirishima si strozzò con la saliva.

«Ti piace Bakugou?!»
L'altro si affrettò a tappargli la bocca con la mano e zittirlo con un "SHHHH".
«Sì, ma non urlarlo!»
«Sì, sì, scusa scusa.»

Si guardarono entrambi rossi in viso per poi scoppiare a ridere.

«Scusa, ti ho forzato a fare coming out?»
«No, assolutamente, era da un po' che volevo cominciare a- sai, fare coming out. E tu eri qui e-» Si mise a ridere e a sospirare.

Da quel giorno diventarono sempre più amici, e non era poi così male.

Il giorno dopo era tutto tranquillo,la lezione proseguiva normalmente,quando All Might Entrò in classe.
Come sempre gli occhi di Deku si illuminarono, prendendo la forma di due stelle.
Vedeva quell'uomo come un idolo e come il padre che non aveva mai avuto, era la sua comfort zone, il suo punto di riferimento. Ed era molto fortunato e grato di averlo come suo maestro.

All Might fece un cenno ad Aizawa,che sorrise.
«Buongiorno a tutti studenti! Sono qui per annunciarvi con molta allegria che Todoroki Shoto si è svegliato!» Tutti sorriso ed esclamarono felici e sorpresi.
«Inutile dirvi -iniziò Aizawa- che abbiamo già chiarito la situazione con il Todoroki e la sua famiglia. Trattelo bene, qualsiasi comportamento scorretto o atto di bullismo punito severamente.»

Deku era senza fiato, quella sera.

Uraraka.
Sì, il suo unico pensiero era Uraraka e le sue rose.

Le rose che doveva prendere con lei. Per Todoroki, perché gli voleva dare delle belle rose, ma non conosceva nessun fioraio decente e quindi si appoggiò alla sua amica e al suo caro amico fioraio.

«Uraraka!» urlò appena la vide di spalle, e lei si girò, trovandosi di fronte un Deku sudato e con il fiatone.
«Ah,Deku, credevo non arrivassi più!» disse scherzando,arrossendo e mettendosi la mano dietro la nuca. Come al suo solito, ma a Izuku facevano piacere quei suoi piccoli movimenti, quelli che non cambiavano mai, la rendevano lei e lui amava lei. Platonicamente, certo.

Il mio Eroe [TodoDeku]{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora