station 11 [ italian translation ]

vingt.

il bus era talmente piccolo, tanto che a malapena riuscivamo a respirare. la testa di chan riposava sulla mia spalla mentre, soonyoung e junhui, i quali si trovavano ai posti di fronte ai nostri, ascoltavano della musica.

ovviamente junhui litigò con mingyu e wonwoo, che si trovavano ai posti affianco ai nostri.
non gli importava del suo ritardo nel prendere i posti, continuando a minacciarli, fino a quando soonyoung lo fece sedere, ma da lì una parola non uscì dalla sua bocca.

parlai davvero tanto con mingyu, il quale mi raccontò di quanto gli piacesse cucinare, e di come non avesse smesso di farlo, seppur saltasse i pasti.

"c'erano sempre persone attorno a me alle quali piaceva la mia cucina" sussurrò, dopo aver notato che una delle infermiere stesse ascoltando il suo discorso.

"siamo arrivati", annunciò lei, non appena il bus venne parcheggiato.

con un gesto svegliai chan, e successivamente scendemmo dal bus.

ci stavamo avviando verso una struttura, e chan mi toccò la spalla – "hyung, guarda in alto"

alzai lo sguardo, e di fronte a me vidi una gigantesca torre.

"secondo me sarebbe stato meglio se ci fossimo venuti di notte" dissi, ma nessuno mi sentì.

infatti, tutti erano girati verso junhui, il quale stava avendo una discussione con una delle infermiere.

"lasciatemi stare qui. non prenderò mai quella funivia, mai!" ormai stava praticamente urlando, e non era nemmeno imbarazzato dagli sguardi degli sconosciuti che si erano fermati a causa delle urla.

"junhui, per favore" lo pregò l'infermiera, ma in risposta lui si sedette su una panchina lì affianco, scuotendo la testa.

"hai le vertigini?" gli chiesi.

"no, è solo che non voglio salire su quel cazzo di affare" rispose.

"smettila di mentire"

allungai una mani verso di lui, "andiamoci assieme, allora"

ma lui non reagì affatto.

"vuoi davvero perderti la possibilità di tenere la mano di minghao per i prossimi dieci minuti?" chiese a quel punto soonyoung, ridendo.

junhui sospirò, alzandosi finalmente in piedi.

"non ho bisogno della tua mano" mormorò, allontanandosi.

"sembra si ancora arrabbiato" aggiunse in fine mingyu, il quale sospirò.

ci recammo tutti insieme verso la funivia, potendo notare come junhui stesse cercando in tutti i modi di calmarsi.

mi avvicinai verso di lui senza rivolgergli la parola, e lui mi fissò soltanto in risposta.

"oh no-" dissi all'improvviso, accorgendomi che il resto del gruppo se ne stava già andando.

"junhui, andiamo" gli dissi, afferrando poi la sua mano.

raggiungemmo il posto libero più vicino, e dopo essere entrati lasciammo che l'uomo chiudesse la porta.

"aspetta, siamo gli unici qui?" chiese, guardandosi attorno, non vedendo nessun volto familiare.

la funivia a quel punto iniziò a muoversi, e junhui era a pochi passi dall'urlare.

"cerca di calmarti, è tutto a posto" gli dissi, ma lui continuava a guardarsi attorno con occhi spaventati, mentre teneva stretta la mia mano.

"presto sarà finita. sono solo tre minuti" lui annuì soltanto.