cinq.

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all'inizio non riuscii a vedere nulla a causa del buio ma quando soonyoung accese la luce, vidi un posto enorme.

non c'era molto sul tetto, due panchine, una palla da basket e una grande scatola, che si trovava di fianco alle panchine.

“dovresti vedere come è bello questo posto quando è illuminato*” disse chan con eccitazione, prendendomi per la manica della felpa, portandomi verso la fine del tetto.

“sembra che da qui puoi vedere l'intera seoul” continuò, tendendo il suo braccio fuori.

“wow” fu l'unica cosa che riuscii a dire. da lì potevo vedere una miriade di luci. sembrava un mare, un mare di bellissime luci.

“riesco a capire perché ti senti così libero qui”  dissi io, non riuscivo a staccare gli occhi da quello scenario che si trovava di fronte ai miei occhi. “quanti piani ha questo ospedale?” chiesi a chan, ma qualcun altro rispose al suo posto.

“undici” mi girai e vidi junhui sorridere verso di me.

“wow” ripetei io, facendolo ridere.

“andiamo a sederci sulle panchine” disse soonyoung, trascinando con sé chan.

“ma, hyung! rimaniamo a guardare un po' questo fantastico scenario! oggi è davvero bellissimo per favore io-” il ragazzo smise di parlare, dopo che soonyoung fece dei segni strani, intimidandogli di smetterla.

il ragazzo fece subito silenzio, e si diresse verso le panchine assieme al suo hyung.

“cos'era quello?” gli dissi per poi ridacchiare, ma smisi appena junhui parlò.

“ho detto a soonyoung che volevo rimanere da solo con te”

ero parecchio sorpreso, tanto che un 'oh' uscì dalla mia bocca.

junhui non mi rispose, tanto meno mi guardò. spostò soltanto lo sguardo verso il panorama davanti a noi.

non ci fu dialogo tra noi, e sembrava che junhui apprezzasse molto la cosa, ma non era lo stesso per me. mi faceva sentire parecchio scomodo il rimanere da solo con lui, senza dialogare.

“junhui” iniziai io, e nello stesso momento lui mi disse: “perché mi hai mentito?”

“cosa?”

“il primo giorno, tu mi hai mentito”

“quando?”

“quando mi hai parlato della tua fidanzata morta”

mi strozzai con la mia stessa saliva quando quelle parole uscirono dalle sue labbra.

balbettando gli dissi: “ecco... il fatto è che... mi dispiace”

lui sospirò, e finalmente mi guardò: “avresti dovuto dirmi la verità”

“non te l'ho detto soltanto per non raccontarti di tutte quelle volte che mi diceva cose come ‘stai diventando sempre più brutto, giorno dopo giorno’ ‘il tuo corpo sta diventando sempre più magro, giorno dopo giorno’  ‘stai diventando sempre più stupido, giorno dopo giorno’ e cacciai fuori un respiro, dopo aver detto quelle frasi il più velocemente possibile.

“lei ti diceva queste cose?” disse lui, con un espressione scioccata.

“perché sei sorpreso? mica sei migliore di lei, nei miei confronti” replicai, per poi andarmene verso la panchina dove si trovavano soonyoung e chan.

“woah, minghao! perché il tuo viso è così rosso?” si girò chan, sentendo i miei passi vicini.

“per caso jun ha usato delle pessime pick up Lines?” disse soonyoung per poi ridere.

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