Mi salvo anche sa sola

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Vegeta rimase pietrificato davanti al locale, quella donna gli stava rendendo la vita un inferno, decise quindi di tornare a casa.

Era sdraiato sul letto e non smetteva di pensarla, di esaminare quei gesti e di capirne il significato.

Vegeta non aveva mai avuto una donna, nel mondo da cui proveniva non esisteva qualcosa come l'affetto non c'era nessuna famiglia ne tanto meno qualcosa come l'amore, le donne erano letteralmente un mezzo, il loro unico scopo era avere dei figli, quei bambini venivano poi accuditi dai loro padri, il sayan non conosceva sua madre, nessuno conosceva la propria, in genere le donne che opponevano resistenza venivano uccise o esiliate.

Con bulma era diverso, desiderava conoscerla, abbracciarla e addormentarsi insieme a lei, ma quella era solo una sua fantasia che non poteva avere fondamenta nella vita reale.

Il principe si vergogna dei propri desideri, non sarebbe mai riuscito a mettere su una famiglia come aveva fatto Goku, una donna era una distrazione e lui non poteva permetterlo.

***
Erano quasi le tre del mattino quando la padrona di casa fece il suo ingresso, era un po' brilla ma molto felice, aveva passato una piacevolissima serata peró ora il suo unico obiettivo era quello di raggiungere il letto, era davvero un impresa  ardua con quei maledetti trampoli che aveva ai piedi, il salotto sembrava una barca a largo dell'oceano e ogni passo la faceva traballare pericolosamente, con molta fatica raggiunse il piano superiore e si gettò sul letto.

***
Era ora di pranzo e Vegeta rientrò dal suo allenamento, notò che della ragazza non c'era nemmeno l'ombra, si preoccupò all'istante e corse a controllare se stesse bene, entró in camera sua e si sorprese nel vedere il letto vuoto, percepì una serie di rumori provenire dal suo bagno e senza pensaci due volte si fiondò alla ricerca di quella donna, la trovò inginocchiata davanti al water mentre stava vomitando, vegeta non aveva mai bevuto e non sapeva nulla delle possibili conseguenze di una notte da leoni.

Bulma tiró l'acqua e si lavò il viso ma solo quando si guardò allo specchio vide vegeta con aria preoccupata sostare sulla porta

-Ti serve qualcosa?- le uscì spontaneo

Vegeta con fare imbarazzato non riuscì a comporre una frase per giustificare la sua visita

-dovresti dare un occhiata alla Gravity room!- mentì il sayan con fare poco deciso

-cosa succede di preciso- insistette bulma

-dovresti aumentare la forza nei dispositivi che mi attaccano, sono troppo deboli- continuò

-forse sei tu che sei troppo forte- concluse e lo guardò con fare malizioso

Era difficile da ammettere ma anche se quel sayan era spesso lunatico e scontroso rimaneva  un gran bel tipo, e vederlo senza maglietta quasi il 90 per cento del tempo non aiutava la causa.

La ragazza poi si giró di scatto e senza farlo apposta si ritrovò ai piedi del sayan, lui la guardò e le porse la possente mano, lei guardò sia lui che la sua mano e si alzò da sola

-non sono una principessa da salvare sai- esordì con fare coraggioso.

Ti prego fatti odiareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora