Era una giornata come le altre per Jimin, appena sveglio doveva alzarsi e prepararsi per andare a scuola e successivamente agli allenamenti di lacrosse. Sospirò affranto al pensiero di dover vedere vedere i suoi compagni per ben sette ore, tornare a scuola era diventato estenuante per il ragazzo, dato che la coordinatrice di classe aveva da poco spostato tutti e messo vicino ad una persona con cui non si trovava molto a parlare, non perché non gli stesse simpatico o cosa, ma lo era perché era una persona abbastanza timida per avere una conversazione duratura e sensata che non sia con quelle tre persone con cui era affezionato particolarmente.
Una volta pronto per incamminarsi verso scuola scrisse un veloce messaggio al suo migliore amico sin da quando era piccolo,che l'avrebbe aspettato vicino alla fontana, da cui dopo diversi minuti era arrivato, avvicinandosi e appoggiandosi, prendendo del tempo per guardarsi attorno con aria curiosa, c'erano sempre le solite persone poco interessanti per Jimin, uno dei fattori per cui non parlava molto era perché considerava noiosa la maggior parte di persone che frequentava, purtroppo non ci poteva fare molto, tranne che essere comunque gentile e disponibili con tutti. Tra quella monotonia stressante, noto un qualcosa per terra, che non riuscì a definire bene cosa fosse finché non si avvicinò a vedere, era un sasso dipinto con dei fiori molto graziosi, rigorosamente blu come il suo colore preferito, lo raccolse da terra e lo pulì sulla maglietta, mettendolo in tasca quando si accorse che il suo amico fosse arrivato, agitò la mano in segno di salute e gli sorrise dolcemente.
<< Buongiorno semaforo rosso, pronto per un'altra giornata di merda?>> Disse, facendo riferimento ai capelli rossi, fatti da poco di Hoseok.
<<Mmh, sarà meglio che oggi non mi interroghi in storia, ieri mi sono messo a leggere qualcosa ma proprio non mi entra in testa nulla, non so più cosa fare, sarebbe vergognoso avere il debito di storia anche quest'anno!>> Si lamentò con il minore, mettendo un piccolo broncio e guardandolo con quell'espressione adorabile di cui Jimin non riusciva a resistere.
<<Va bene, ti aiuterò in storia... Però solo se mi aiuti in tedesco, sto uscendo fuori di testa.>> A fermare la conversazione dei due fu il rumore fastidioso della campanella che annunciava l'inizio delle lezioni. Sentì qualcosa muoversi in tasca, però non ci fece molto peso, pensando fosse la vibrazione del telefono, peccato che, però, non era così.