7 Capitolo

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Eva guarda Jenny che si  trasforma in lupo e corre via come un lampo.
Una leggera brezza le accarezza il viso mentre i suoi occhi scorrono da destra verso sinistra per cercare di orizzontarsi.
Alza il viso e poi fa dei respiri profondi come quando un animale cerca di fiutare la sua preda.
"Cavoli e adesso come facciamo? Non sappiamo nemmeno dove andare"
Gli occhi della sua amica si socchiudono e incuriosita cerca di capire cosa sta' facendo Eva che si gira di scatto facendola sobbalzare.
"Ma Sophia dov'è?"
Chiede poi all'amica visto che è da un po' che non la vede in giro.
"Con sua madre, ma che ti prende?"
Risponde Helena.
Nemmeno il tempo di rispondere che una voce fastidiosa le fa girare all'unisono verso la direzione della villa.
"Ehi...tu...ragazzina. Piange perché vuole stare con te. Tienila tu"
Una voce assillante e stridula giunge a Eva facendo la rabbrividire e stringe i pugni.
"Non è mica un pacco postale che madre ingrata. Respira Eva...ce la puoi fare a non ammazzarla"
Dice sottovoce.
"E nel frattempo lei prima che arrivi ti sbrana. Ce l'hai a morte con lei vero?"
Eva si gira leggermente e guarda la sua amica con gli occhi storti.
"Tu cosa dici? Mi provoca sempre. Andiamo Sophia"
"Già è perché ti provoca o è per qualche altro motivo?"
"Helena stai zitta e non dire stupidaggini"
Prende la bambina per mano e si incammina per poi fermarsi di colpo.
"Ma che cosa fai?"
Chiede la sua amica incuriosita.
"Non lo senti questo odore? Ci sta seguendo"
"Che odore? Chi ci sta seguendo?"
Chiede la sua amica.
"Papà"
Dice Sophia sorridendo.
"Vieni fuori...e' inutile che ti nascondi so che sei qua"
Eva guarda dietro di lei è Ethan che si è nascosto dietro un albero.
"Non credere che sono qua per te ma per lei"
Dice indicando la bambina.
Segue i suoi movimenti, ogni sua azione è un fermento per i suoi ormoni, il suo stomaco le si contorce perché vuole sotterrare tutte quelle emozioni contrastanti che lui le provoca, il suo modo di camminare fluido e sensuale, il modo in cui la guarda, il suo corpo magnifico, non riesce a staccare gli occhi da lui.
Ma si fa forza e segue la traccia di Jenny, sente il suo odore dolce, sa di fiori.
Dopo un po' che camminano finalmente escono dalla foresta e vedono Jenny appoggiata ad un' auto nera.
"Grazie per averci aspettato"
Helena la guarda con gli occhi fiammeggianti.
"Sapevo che c'era Ethan con voi per questo sono andata avanti. Venite salite."
Salgono in macchina Ethan davanti e le altre tre dietro.
Dopo un po arrivano, lo spazio esterno è delimitato da un confine di un muro alto, quello interno è ampio con panchine e spazi coltivati un prato con qualche albero e molti fiori. Oltrepassano il cancello nero che è già aperto aperto, è un edificio molto antico e si trova in periferia, le aule sono ampie è luminose, alcune adibite a laboratori, ha tre palestre molto attrezzate,
l'aula magna è immensa e la biblioteca si trova nei sotterranei, scendono da una scala in pietra e quando Eva  entra rimane meravigliata, è enorme quasi quanto tutto l'edificio e ci sono scaffali alti con delle scale.
"Venite da questa parte ci sono i libri antichi"
Jenny è davanti che li guida, appoggiati ad un tavolo ci sono dei libri antichi abbastanza ingialliti.
Sale sulla scala e prende un libro.
"Agartha"
Sussurra Eva prendendolo in mano.
Inizia a sfogliare qualche pagina.
"Agartha è un Regno leggendario che si trova all'interno della terra suddiviso in otto parti.
Dopo l'ultimo attacco al Regno magico..."
"Ti dico io cosa dice quel libro in breve, Agartha o Terra Cava si trova al centro della terra ed è un Regno abitato da tutte le creature magiche a parte i licantropi, l'accesso a questo Regno è segreto e soltanto uno dei Regnanti può aprirlo o i Sacri Custodi che sono due esseri magici creati per mantenere la pace tra tutte le razze magiche e umani"
Tutti fissano Ethan in silenzio.
"E tu hai aspettato tutto questo tempo per dircelo? Mi hai fatto venire fino a qua per che cosa?"
Eva lo guarda furiosa.
"Per farti fare un giro turistico"
"Sei impossibile e dove sono questi Sacri Custodi?"
"Sei divertente sai? Che ne so io dove sono e chi sono?"
Ethan risponde annoiato e sbuffa.
"Puff...sono informazioni inutili, dove è finita la Grande Saggia? Perché non si fa vedere e non mi dice come recuperare questa memoria?"
Eva continua a porsi domande i pensieri sono sempre gli stessi e i perché non hanno una risposta ma quello che le fa male è sapere di essere fuggita via.
"Devi avere pazienza non si fa vedere mai, nessuno sa dove si trova né dove vive"
Jenny appoggiata entrambe le mani su Eva che guarda oltre le sue spalle e poi inizia a camminare.
Sale le scale e inizia a correre seguita dagli altri.
Adesso è fuori alza il viso e guarda il cielo che è coperto da nuvole grigie.
"Ho fatto un buco nell'acqua"
Sussurra sconsolata.
Jenny si avvicina e ha gli occhi illuminati e un sorriso stupendo.
"Tieni possono servirti"
Eva guarda e fra le mani ha dei grossi volumi .
"Magia? E cosa ci faccio con questi libri io non ne capisco niente di Magia"
"Chi lo sa magari non ti ricordi. Mio fratello deve parlare con il preside noi nel frattempo andiamo"
Helena e Sophia siedono dietro Eva davanti percorro la strada all'inverso Eva porta i libri in camera sua e poi raggiunge le ragazze in cucina.
Ad un tratto i suoi occhi si possono su un'immagine, la fontana, dove l'acqua zampilla fuori dalla bocca dei lupi.
Quasi ipnotizzata esce fuori e si avvicina mentre un brivido le fa accapponare la pelle, il vento impetuoso soffia forte e gocce di pioggia iniziano a scendere giù.
Tocca l'acqua della fontana e si formano dei cerchi concentrici quando le goccie di pioggia improvvisamente si fermano, sono sospese in aria e lei guarda davanti poi si gira e anche in cucina sembra che le ragazze sono  ferme immobili, il tempo si è fermato, le foglie mosse dal vento sono ferme in tante strane posizioni, Helena ha un braccio alzato a mezz'aria intenta a posare un piatto che ha appena asciugato, gli occhi alzati su di esso, Miriam ha il viso girato verso sinistra che guarda Eva sorridendo, Sophia è vicino a Eva seduta sul bordo della fontana una mano immersa in essa, delle piccole gocce sono immobili per aria a formare un dipinto.
"Cosa combini?"
Un urlò fa spaventare Eva, si gira di scatto fa qualche passo indietro e finisce proprio dentro la fontana.
"Accidenti a te ma perché urli? Quando sei arrivato?"
"Io non sto urlando e ti sto chiedendo tutto questo è opera tua?"
Proprio in quel momento il tempo inizia a scorrere normale come se niente fosse successo.
La pioggia adesso è più intensa e persistente, Ethan è entrato nella villa con Sophia Eva alza la testa.
L'acqua le cola giù a rivoli, gli indumenti bagnati le aderiscono addosso come una seconda pelle.
Guarda verso la foresta e senza nemmeno rendersene conto già corre verso una direzione ben precisa non ascoltando i richiami delle sue amiche.
Intanto all'interno della villa Ethan la guarda sbuffando.
"Ma dove va? Ma guarda tu se mi devo mettere a fare da baby sitter a questa testa calda di una scapestrata. Corre sempre come una pazza, cos'è che ha in quel cervello? "
Inizia a correre dietro di lei inseguito da Helena e Jenny quando arrivati ad un certo punto si fermano di colpo.
Distesi a terra vedono i corpi di alcuni esseri magici.
Eva si avvicina per vedere se sono ancora vivi perché sono malconci e pieni di sangue.
"Sono vivi"
Sussurra.
"Cosa sarà successo?"
Helena intanto si avvicina per aiutare la sua amica.
"No...non li portiamo alla villa non è mica un ospedale o una casa di cura per senzatetto"
Ethan sa già cosa vuole fare quella testa dura.
Eva si posiziona di fronte all'Alpha con le mani sui fianchi arrabbiata.
"Non possiamo lasciarli qua, non vedi come sono conciati? Vuoi farli morire?"
Un sorriso sulle viso di Ethan fa arrabbiare ancora di più Eva.
"Non sono i primi e nemmeno gli ultimi che lascio morire o che uccido e non mi interessa"
"Sei stato tu a ridurli così?"
"Non ho detto questo"
"Allora qualcuno dei tuoi?"
Continua Eva più infuriata da prima.
"Non credo sono io che do gli ordini e comunque me lo avrebbero detto"
"E chi è stato allora?"
"E io che ne so? Non sono mica un'indovino"
"No infatti sei un mostro senza cuore. Bene voi potete andare io non li lascio da soli in queste condizioni"
"Umm...sei più testarda di un mulo e va bene adesso chiamo i miei sottoposti e li faccio portare alla villa"
"È il minimo che puoi fare Alpha dei miei stivali"
"Ma perché non ti ho uccisa subito mi chiedo? Ma posso farlo adesso"
Dice con un sorriso sarcastico.
Ma Eva lo guarda in maniera truce e si allontana da lui.
"Cerca di fare discorsi più sensati e renditi utile piuttosto che parlare a vanvera"
"Ti strangolo di notte mentre dormi una di queste sere"
Dice L'Alpha furioso.
"Basta voi due e cerchiamo di sbrigarci che si sta facendo buio"
Jenny li rimprovera guardandoli come una mamma fa con i suoi bambini.
"Sembrate due poppanti a volte"
Questa volta è Helena a parlare beccandosi un'occhiataccia da parte della sua amica.
"Pensa per te e fai attenzione a come parli se non vuoi che ti stacco la testa con un morso"
Ethan la guarda in cagnesco la sorella mentre un ringhio  esce dalla sua gola.
Adesso sono nella villa, aiutati da alcuni ragazzi hanno portato gli esseri magici in una sala.
Sono distesi in dei lettini, il respiro affannoso, vicino a loro c'è un medico che li sta visitando.
Eva li guarda attentamente e anche se sono ricoperti di fango e di sangue i loro tratti si distinguono perfettamente.
Un attimo dopo aprono gli occhi e una ragazza che sta aiutando il medico spiega loro ciò che è successo e dove si trovano.
Una ragazza abbastanza alta con capelli blu lunghi con sfumature azzurre con gli occhi viola ha dei tatuaggi sulla fronte e sul naso, un corpo perfetto e uno sguardo agghiacciante.

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