ANCORA BAMBINA
È passato qualche giorno dalla gita al monastero di San Benedetto, e Anna non è molto di buon umore. È tesa, nervosa, e più rigida del solito. Non che la biasimi, anzi, però in base alla sua reazione quel giorno pensavo l'avrebbe presa meglio, considerando quello che mi ha detto.
Anche se posso solo vagamente immaginare cosa significhi essere lasciati per un motivo del genere.
Come al solito, Cecchini mi ha coinvolto in una delle sue iniziative, e stavolta mi ha trascinato a dargli una mano alla sua bancarella per il mercatino di beneficenza organizzato dal comitato cittadino. Ho accettato giusto perché non avevo niente da fare stasera, e poi ho ancora un sacco di roba inutile della lista nozze che volevo togliere dalla circolazione, quale migliore occasione di questa di potermene sbarazzare? Almeno tutte quelle cose troveranno una sistemazione decente, e soprattutto lontana da casa mia.
Parlando del più e del meno col Maresciallo, mi chiede proprio di questi oggetti che ho portato.
"Lo sa come mi piace di Lei?" fa Cecchini, sistemando una delle cianfrusaglie che aveva scelto la mia ex.
"No." Dico, temendo già la sua risposta.
"Che nonostante il fallimento del suo matrimonio..."
Appunto. "Mi piace la delicatezza che ha Lei, sempre..." commento, fra l'esasperato e il divertito. Quando si parla di tatto, Cecchini sta proprio sotto zero. Lui continua, indisturbato. "Lei sa reagire!"
"Eh..." Più o meno, Maresciallo, anche perché lui non conosce i dettagli del 'fallimento', ed è meglio che non li sappia.
"A differenza della Capitana, stamattina non è venuta neanche in Caserma!"
"Ah, no?" Sono sorpreso, proprio stamattina che non sono passato lei non c'era. Magari se l'avessi saputo l'avrei chiamata.
"Sicuramente sarà a casa a piangere, a piangere..."
"Per forza," ribatto, "il suo ex... ha deciso di andare in seminario, ha sentito?" Domanda stupida, certo che lo sa. A me lo avrà anche detto lei stessa, ma il Maresciallo era lì, l'ha visto pure lui dopo un po'.
Lui annuisce. "Qua ci vorranno fazzoletti... A tutta forza!"
Non sono proprio convinto di questa cosa. "Beh, più che-" Mi interrompo di scatto perché, alzando lo sguardo, vedo arrivare proprio Anna, un sorriso stampato in volto e una camicetta blu che le sta niente male.
Ammetto di essere perplesso.
"Buonasera," saluta entrambi lei, posando il borsone che aveva al braccio sul tavolo. "Queste sono per la sua bancarella, non le uso più." Dice rivolgendosi a Cecchini, esterrefatto quanto me.
"Gentilissima..." e poi, giusto perché gli piace farsi gli affari degli altri, chiede con fare indifferente, "Ma... stamattina dov'era?"
Lei si illumina. Mi devo essere perso qualche passaggio. "Ah! Sono andata al Comando Provinciale a chiedere delle autorizzazioni. Da domani iniziamo un periodo di aggiornamento professionale: topografia applicata, tiro, autodifesa..." elenca, elettrizzata.
Mi vien quasi da ridere, guardando la faccia sconvolta di Cecchini. "Mi sa che i fazzoletti serviranno a lei, Maresciallo..." Lo prendo in giro senza pensarci.
"Che fazzoletti?" Si informa lei. Ops.
"Chi?" tento di fingermi distratto io. Lei mi lancia un'occhiata che non mi piace.
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'Magari le cose sarebbero andate in modo diverso...'
General FictionPartendo dal titolo con una citazione del nostro Capitano in 'Scegli me!', una serie di one-shot per raccontare come, in molte puntate, la storia tra Anna e Marco sarebbe potuta andare diversamente. I capitoli saranno in parte presi dall'altra fanfi...