~Capitolo 5~

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Mi ritrovai nel mio salone confusa su che decisione prendere, che mi avrebbe in ogni caso, rovinato.

<scegli forza>
<spiegami prima perché>

Girò la testa di lato in modo interrogativo

<perché vuoi saperlo, tanto a te non cambia la vita>
<perché i miei dipendenti non possono avere segreti>
<ancora? Ma siete bacati o cosa? Io non sono una vostra dipendente ma del direttore lo capisci?>
<e se darò una pessima recensione a chi daranno ascolto?>

Rimasi in silenzio, ma durai poco.

<allora forse mi licenzieranno se non mi farete prima salire istinti omicidi e comunque tornerei dai txt>
<ah quindi non sai che già hanno assunto un altra persona?>

Mi avevano già rimpiazzato così facilmente?

<no e comunque seriamente qual è il motivo per cui vuoi saperlo?>
<te l'ho detto non voglio segreti con i miei dipendenti>

Ringhiai infastidita dal suo atteggiamento superiore.

<vai via se non hai nulla di importante da dire!>

sbraitai furiosa

<io ti ho detto quello che devi fare spetta a te la scelta>

Disse camminando poi verso la porta indisturbato, come se non fosse appena successo nulla.

Finii sul mio divano con affianco il vassoio vuoto ero troppo in ansia che non sapevo davvero che fare se dire la verità a jimin o no.

"Lo conosco da pochissimo e non posso permettermi di rischiare tanto, voglio dire non so che tipo di persona sia e fidarmi di lui non la vedo come opzione.
Cosa posso fare, ci sarebbe sempre la scelta di scappare ma no meglio di no e poi non saprei dove andare."

Rimasi quindi sul mio divano in cerca di una soluzione che non arrivó mai a differenza della soluzione arrivó qualcuno alla porta.

Bussarono.

<chi è?>

chiesi con voce annoiata e preoccupata per la questione di Jimin.
Ma non arrivò nessuna risposta, perciò ignorai ed andai in cucina senza nemmeno degnarmi di vedere dallo spioncino chi fosse.

Ma bussarono ancora.

Andai svogliatamente alla porta e poggiai l'occhio sul vetrino dello spioncino ma non vidi nessuno.

Ok se erano dei ragazzini mi stavano davvero stancando, così aprii la porta e mi affacciai ma il pianerottolo era vuoto.

Rientrai in casa e chiusi tutto tranne la finestra da cui passava soobin che era anche già aperta.
Andai subito in camera ma prima presi un coltello dalla cucina in caso di emergenza.

Sentí un tonfo.

E dei passi, non due ma bensì quattro passi pesanti che giravano per casa, cercai il mio telefono per chiamare la polizia ma mi resi conto che era nel salone.

"maledizione".

Ero davvero in una brutta situazione finché i passi si avvicinarono nella mia stanza e mi misi dietro al letto qualcuno entró ma non vedevo bene perciò mi alzai e sentii un "eccola" e vidi min-ha e una ragazzina che mi vennero addosso, caddi a terra e diedi una forte botta alla testa ed anche una gomitata micidiale.

<ok è a terra>

si sollevarono dal mio corpo steso malamente a terra e dolorante.

<non azzardarti mai più a cadere su jungkook o a stare a contatto con lui o le conseguenze saranno tremende sappilo>

°I &quot;HATE&quot; YOU STRANGER°J.j.k x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora