Luka's pov 4

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Uela! Sto cercando di rimanere felice nella mia disperazione😂 come si fa ad aspettare la fine dell'anno prossimo!! Andiamo a fare una rivolta per i nuovi episodi. E niente vado a studiare inglese.



Avvisai mia mamma per distrarmi dal senso di imbarazzo e disagio che intercorreva tra me e Marinette.

Mamma sono da Marinette per pranzo.

Oh figliuolo, stai procedendo bene con il tuo piano.

MAMMA!!

Ci vediamo dopo, e fai il bravo😘

Non si fidava di me? Non ero un maniaco. All'improvviso Tom prese parola, mi spaventai ma non lo diedi a vedere.

Marinette si alzò dirigendosi verso la TV prendendo dei joystick. Tom sorrise e si sedette sul divano accanto a lei.
Si capivano perfettamente senza parole, li guardai sorridendo, mi ricordò così tanto mio padre.

Flash back

«Hei Luka che c'è che non va?»
Si sedette vicino a me sul bordo del letto, avevo all'incirca sei anni. Cominciai a piangere silenziosamente.
«Ti hanno preso ancora in giro?»
« È perché sono diverso?»
«Ohhh piccolo mio» mi prese in braccio « Tu non sei diverso, sei solo un po' più sensibile e introverso degli altri, ma dentro hai l'anima di un cobra reale pronto a difendere se stesso e la sua famiglia»
«Grazie papà»
«Suoniamo un po' insieme?»
Feci un piccolo cenno con la testa e passammo il pomeriggio a divertirci insieme.
Fine flash back

È morto in un incidente qualche settimana dopo. Non dovevo però farlo notare a lei, non doveva essere triste.

«Ultimate Mecha Striker III»

«Cosa?» con la sua solita allegria mi riportò alla realtà.

Marinette giocava ai videogiochi? Ok questa mi era nuova. Conoscevo il gioco perché Juleka mi aveva detto che la loro scuola aveva partecipato al torneo vincendo il primo premio e perché avevo fatto qualche partita a casa dei miei amici, ma niente di più.

Li guardai giocare e Marinette perse dopo poco. La vidi sorridere e dire qualcosa nell'orecchio di suo papà, che si alzò e mi lasciò il posto. Che stava succedendo?
Dopo soli due minuti mi stracciò..ma cosa? Aveva vinto lei il primo premio? Ogni volta mi stupiva con qualcosa. Era fantastica, è fantastica

Facemmo altre quattro partite dove ovviamente persi, la cosa positiva..beh almeno quel senso orribile di disagio era sparito.
«Almeno ho trovato una cosa in cui non sei bravo»
« Già....»
Come stare lontano da te. Avrei voluto dirglielo ma mi resi conto essere diventato come quelle frasi stucchevoli da baci perugina. Continuai a fissarla perdendomi nei suoi occhi cerulei e cercando di esprimere i miei sentimenti con lo sguardo, perché non ero un esp? Avrei potuto leggere cosa caspita le stava passando in quella testolina. Suo papà fermò il momento avvisandoci che stava andando a lavoro. Era già passata un'ora? Lei tornò poco dopo dicendomi che i vestiti si erano asciugati. Andai a cambiarmi e quando la raggiunsi era lì che mi aspettava con il suo solito sguardo, per il quale avrei fatto qualsiasi cosa. Mi annusai la manica della felpa, avevamo lo stesso identico profumo.Vaniglia e crema. Sogghignai e lei mi guardò preoccupata.

« Sa ancora di pioggia?»

«Abbiamo lo stesso profumo»
La vidi abbassare lo sguardo arrossendo, era adorabile e io un cavolo di sfacciato. Era riuscita a fare uscire dei lati di me che non conoscevo neanche.

La feci un po' vantare delle sue capacità ai videogiochi finché non mi chiamò Sebastian, uno dei componenti della band a scuola.

«Ehi puffo ti sei dimenticato delle prove?»
Sbuffai dovevo raggiungerli o mi avrebbe staccato la testa...letteralmente.
Stavo per andare quando mi fermò.
«Aspetta!»
«Cosa succede?»
« Prima...mentre stavamo per giocare...ti ho visto triste»

L'aveva notato? Quel minuscolo momento, come potevo allontanarmi da lei? A questo punto ci sarebbero state solo due possibilità amore o odio, l'amicizia ormai era andata a farsi fottere. Ovviamente il mio scopo era il primo, ma mi sarei anche accontentato del secondo, almeno non mi avrebbe ignorato, e fare finta che una persona non esista a volta è peggio che odiarla, e alcuni pensano che l'odio sia una forma di amore quindi...

Le sorrisi baciandola sulla testa e scompigliandole i capelli.

«Giuro, un giorno te lo racconterò»

La lasciai lì in salotto con la bocca aperta.
Appena raggiunsi il garage dove facevamo le prove arrivò Sebastian che mi circondò il collo con un braccio.

«Allora dove eri andato?»
«Ho avuto un contrattempo» non posso mica dirti che me ne ero completamente dimenticato.
« Sbrighiamoci o non faremo in tempo per lo spettacolo di fine anno» ci interruppe Christian, il batterista.
«Ah lo spettacolo»
«Ragazzo non ci sei proprio negli ultimi giorni» Canzonò Benjamin, il cantante.
«Ma no... sarà una vostra impressione» cominciai a mordermi un labbro. Lo sapevo anch'io che sembravo un completo idiota
«Impressione o no anche a scuola non mi sembri molto sveglio. Sei sempre preso dai tuoi pensieri»
«Chissà cosa sta frullando in quella testolina»
Non era ancora il momento di dirglielo, avrei aspettato ancora un po'.

Provammo per qualche ora, e mentre tornavo a casa mi venne in mente un'idea geniale. Al parco ci sarebbe stata la festa di fine scuola e ci sarebbero state anche le medie. La nostra band avrebbe suonato qualcosa. Corsi a casa alla velocità della luce, presi la chitarra e un foglio, avrei scritto la più bella canzone mai prodotta, doveva racchiudere tutto l'amore che provavo per lei.

«Cosa stai facendo?»
« Un capolavoro, o adesso o mai più»
«Ricordati di dormire però»
«Sisi non preoccuparti»
Attaccai la chitarra alle cuffie e usai una lucina poco potente per non disturbare Juleka e verso le 5 di mattina fui soddisfatto.
Nel pomeriggio avremmo avuto le ultime prove prima del concerto.

A scuola mi sorpresi perché riuscì a stare sveglio per tutta la mattina, ero troppo in ansia per il giorno dopo. Quando ci incontrammo nel pomeriggio dissi in modo molto generico cosa avevo in mente.
«Ragazzi c'è qualcosa...di cui devo parlarvi»
«Uhhh uhhh cosa sarà mai?»
«Non sei divertente Benji, sono serio»
« D'accordo, spara»
«mipiaceunaragazza» veloce e indolore
«Cosa?»
«Dai lo so che avete capito» stavo iniziando a sudare freddo
«No...non è vero»
« MI PIACE UNA RAGAZZA VA BENE COSÌ?!?»
« Si ma calmati però»
« Non l'avrei mai pensato, allora anche Lukino è riuscito ad innamorarsi, non mi sorprende che fossi così stupido nell'ultimo periodo»
«Chris non mi sembra il caso»
« Come?! Dobbiamo festeggiare!! Come si chiama la fortunata? Mi sto commuovendo..il nostro puffo sta crescendo» fece finta di asciugarsi una lacrima
«Anche tu Seb? Lo sapevo che non avrei dovuto dirvelo.Comunque...si chiama Marinette..»
« E tutto questo per cosa?»
« Beh ho avuto un'idea, ieri ho scritto una canzone e...»
« Vorresti cantarla al concerto per esprimere il tuo amore solenne»
«....si»
«E ..come faremo a capire il momento "giusto"?»
«Quando la vedrò ti avviserò, non preoccuparti Benji, mi spiacerà toglierti il momento da prima donna però»
« Eh dai!! Non è vero, non mi metto così in mostra, e COMUNQUE è un motivo valido»
« Non ce la fai neanche sentire?» domandò curioso Sebi
« No»
«Perché?? Siamo i tuoi migliori amici!» saltò su Chris
« Non è per voi, brutti ficcanaso»
«Uffa...»
«La sentirete domani»
«Va bene signor sono tutto enigmatico»
« Devo andare, mi stanno aspettando»
«Ci vediamo domani, non incantarti per tutto il concerto però»
«Suonerò così bene da mettervi in ridicolo»

La musica dice più delle parole #LukanetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora