cap 3

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Buon pomeriggio! Quando studi da giorni e vuoi fare qualcos'altro. Detto questo buona lettura!

Il più velocemente possibile cercai di arrivare sul luogo dell'incidente, mi sentì un po' perdere le forze, ero comunque ammalata.
Chat noir stava già combattendo, ma senza molti risultati, il cattivo aveva il potere di liquefarsi, ad ogni attacco si scioglieva e gli ricompariva alle spalle, dovevo intervenire. Ma come? I miei attacchi non avrebbero avuto effetto.
«Chat!»
«My lady! Fa così caldo qui, perché non ci facciamo un bagnetto?» esclamò facendo volteggiare il bastone per farsi aria
«Non è il momento, secondo te dove si potrebbe trovare l'akuma?»
«Ho notato una spilla, forse è lì»
«Bravo gattino»
«Io sono mr.Liquid per colpa di André la mia gelateria è andata in rovina, ora vi liquefaceró come i miei gelati!!»
«Non per molto pozzanghera! Anche se ci faresti comodo in un certo modo»
«Chat!»
«Okok, sono serio»
La mia vista stava diventando via via più sfuocata, dovevo darmi una mossa.
«LUCKY CHARM!!»
Una grande spugna si presentò nelle mie mani.
«Devi pulire qualcosa my lady?»
Mi guardai intorno per capire cosa fare
«Ho capito!! Fallo venire verso di me, io penserò al resto»
Chat Noir annuì iniziando a distrarlo con le sue solite battutine riuscendo a farlo arrivare da me , gli lanciai la spugna assorbendolo e con una pedata distrussi la spilla da cui uscì l'akuma.
«É stato più facile del previsto»
Liberai l'akuma e lanciai in aria la spugna
«MIRACULOUS LADYBUG!!»
«Chat! Riesci a riportare a casa quest'uomo?»
«Certo insettina! My lady, il nostro incontro serale sarà per un'altra volta".
«Ciao ciao gattino»
Cominciai rapidamente a correre sui tetti per ritornare a casa, mi sentivo troppo stanca, finché scivolai su una tegola e svenni, niente dolore, niente di niente. L'ultima cosa che ricordai fu un sorriso dolce che mi tranquillizzó.
Non so quanto fosse passato, ma quando mi risvegliai mi ritrovai in una stanza che avevo già visto, tonalità azzurre, un poster di Jagged Stone..aspetta...questa era la stanza di Luka!!
Ancora frastornata mi guardai le braccia, ero vestita normale...
* Quindi Luka, nonono ha scoperto la mia vera indentità?!?! Come farò??* Mi girai per vedere se ci fosse qualcuno ed effettivamente era lì che mi fissava.
«Bentornata»
Non sembrava sorpreso, era naturale.
«Tu!! Nono...non doveva andare così, io»
Cominciai a piangere per l'ennesima volta, e come sempre le sue braccia mi avvolsero al sicuro.
«Non potevo lasciarti lì. Mentre tornavo a casa ho visto che Ladybug non era, se mi lasci il termine, "pimpante" come sempre, così ti ho seguita fino a che non sei svenuta. Portare a casa sua Ladybug sarebbe stato strano, così ti ho portata qui, ho cercato di non essere visto da nessuno»
«Non intendo questo!! Tu sai la vera indentità di Ladybug!! E se Papillon lo scoprisse? Saresti in pericolo»
Luka mi guardò in modo scettico
«Non mi succederà niente e Mari, non l'hai ancora capito?» disse sorridendomi dolcemente.
«C-cosa?»
«Io ho sempre saputo che fossi Ladybug»
«Come...»
Assunse un espressione scettica «É abbastanza ovvio...credo»
«Vedo che nessuno l'ha mai capito, cosa mi ha tradito?!?!»
«Sono un bravo osservatore no? Te l'avevo già detto»
«Ma..»
«Niente ma, il carattere, la voce, la somiglianza, insomma non ci vuole un genio a capirlo»
«Intendi che tutti gli altri sono stupidi?»
«Forse»
Quell'esclamazione mi fece ridere, era la situazione più strana che mi fosse mai capitata.
«Stai forse dicendo che i miei amici sono stupidi?»
Era d'obbligo prenderlo in giro e ci riuscì in pieno
«Beh..ecco io..»
Era la prima volta che lo vedevo così in difficoltà.
«Scherzo, tranquillo»
«Non si fa Marinette! Non sapevo come risponderti!»
«Così impari»
«Davvero?»
Mi prese alla sprovvista, lentamente si avvicinò al mio volto e appoggiò le sue labbra sulla mia fronte.
Un calore improvviso prese il possesso delle mie guance e il punto in cui mi aveva baciata stava letteralmente bruciando. Aveva delle labbra morbidissime.
«Almeno non hai più la febbre» Disse facendomi la linguaccia.
Lo guardai arrabbiata lo faceva apposta vero? Eppure la sa che mi piace..e un'immagine si presentò nella mia mente,Adrien, la mia faccia si rabbugliò.
«Che c'è Mari?» sembrava decisamente preoccupato del mio improvviso cambiamento d'umore
«Vedi, non ti ho ancora raccontato tutto.... dell'altro giorno»
«Te la senti di dirmelo?»
«Forse....»
«Se non ce la fai, non preoccuparti»
«Grazie Luka. Alla pizzata Alya, la mia amica, per curiosità ha chiesto se per caso Adrien avesse una cotta per qualcuno» ogni volta che ripetevo il suo nome una morsa si propagava nel mio petto «ed effettivamente era così» iniziai a stringere tra le dita le lenzuola candide
«Tu la conosci?»
«Non immagini quanto.... è Ladybug»
Per un attimo mi fissò sorpreso, poi il suo sguardo si addolcì.
«Mi dispiace, so qual è il tuo tormento. Dovresti parlarci, chiarire i tuoi sentimenti e forse potresti capire che lui non era quello giusto»
«Ci proverò»
«Inoltre» disse asciugandomi una lacrima con il pollice « se lui si è innamorato di Ladybug e non ha visto quanto sia fantastica la ragazza sotto la maschera, è solo un illuso»
«Luka io...»
«Shhh non preoccuparti, io sarò qui»
Disse facendomi un sorriso rassicurante.
Cosa ho fatto per meritarlo?
«F-forse è meglio che vada»
Aspetta, ma come ci ritorno a casa?
Luka non poteva accompagnarmi, i miei pensavano che fossi ancora in camera....sperai che non fossero entrati. Controllai il telefono di fretta, nessuna chiamata, meglio così.
«Come ci ritorno a casa?»
«Potresti ritrasformarti, ti seguirò, così se sverrai di nuovo sarò lì a salvarti»
Perché dice sempre le cose giuste al momento giusto?
«Facciamo come dici tu, però prima devo nutrire il mio kwami»
«Il tuo che?»
«Lo scoprirai, Tikki?»
Il mio kwami uscì dalla borsetta con uno sguardo tutt'altro che gentile «Marinette! È stato molto pericoloso, e se non ti avesse raccolto Luka ma qualcun'altro?»
« Lo so, però non è successo. Comunque Luka questa è Tikki, lei mi dà il potere di trasformarmi ed è la mia piccola migliore amica, Tikki lui è Luka, anche se credo che tu lo conosca già»
«Wow, che creatura graziosa, cosa mangi? Quanti anni hai? Ce ne sono altri come te?»
«Luka!»
«Non preoccuparti, credo sia normale, comunque ho più di 3000 anni, sì ce ne sono molti altri e mi cibo di qualunque cosa, però per ricaricarmi più velocemente mangio dei biscotti»
«Interessante...» sembrò riflettere un attimo, poi continuò «immagino che ti servano questi biscotti, vado a prenderne un po'»
Si alzò velocemente e si recò in cucina. Nel frattempo...
«È proprio un ragazzo d'oro»
«Tikki so dove vuoi andare a parare»
«Lo so, per questo te lo dico, penso che tu debba aprire di più gli occhi, pensaci Mari»
«Ecco i biscotti»
«Grazie»
Tikki se li divorò letteralmente tutti.
«Molto buoni»
«Oh... prego»
«Sono pronta Mari»
«Ottimo! Sarai l'unico ad assistere a questa scena, TIKKI TRASFORMAMI!»
Luka rimase letteralmente senza parole, davanti a sé era apparsa Ladybug, probabilmente questo sarebbe stato uno dei sogni di qualunque parigino.
«Sono...senza parole»
«In effetti non è una cosa comune... comunque andiamo prima che i miei genitori si accorgano della mia scomparsa»
Per inseguirmi si prese dietro il suo motorino e devo dire che la visione non era niente male...basta Marinette!! Devi smetterla!
In poco tempo arrivammo a casa mia, prima di entrare lo salutai e in risposta con la mano mi fece il segno di chiamarlo.
Chissà, forse avrei davvero dovuto aprire gli occhi.

Come si evolveranno le cose? Chi lo sa. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Credo che creerò una rubrica con i miei disegni, ma non ne sono ancora sicura.

La musica dice più delle parole #LukanetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora