Conoscenze ravvicinate

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Ahhh Palermo, città dalle mille sfaccettature: caotica quanto basta, qualche morto accidentale, un paio di risse per le strade, cittadini che non sanno rispettare le strisce pedonali, spazzatura ovunque e pizzerie e negozi con prezzi che farebbero venire il crepacuore ad un Napoletano.
Mi chiamo Cristian, ed è qui che abito.
Ed è qui che abita anche Darcy, la ragazza per cui mi sono preso una bella cotta.
Ha gli occhi scuri ed altrettanto lo sono i capelli, uno sguardo magnetico ed un look un po' da maschio.
È più piccola di me di 4 anni e frequenta ancora la scuola; studia al liceo ed è anche molto brava - beh, se la si paragona a me, almeno.
Io ho già preso la maturità e mi trovo a Palermo per gli studi universitari: studio ingegneria meccanica e miro a trovare un lavoro nel settore industriale.
Come l'ho conosciuta? È una lunga storia...
Dunque, frequentavo l'ultimo anno di liceo classico, quando venni a conoscenza della sua esistenza, ma non per mio interesse diretto. Il mio amico di scuola Gabriel, un anno più grande del sottoscritto, che già frequentava l'università a Palermo, conosceva un ragazzo di nome Terry, il quale stava affrontando una situazione particolarmente 'complessa': si trattava del suo amore sconsiderato per una ragazza, Federica, la quale, però, aveva compiuto nei suoi riguardi azioni discutibili . Lui, però, era pazzo di lei. La chiamava persino "Fata", tanto era infatuato di lei.
Capitava che, mentre giocavo, io e Gabriel ci sentivamo via telefono e mentre si discuteva dei rispettivi problemi, si prendeva il 'discorso Terry' e si chiamava in causa, in tutta quella smielatezza, proprio Darcy, la quale venni a sapere, era innamorata di Terry e non sapeva che fare con lui perché nonostante i continui segnali egli non capiva - o faceva finta, pensavamo noi.
Passa un anno. Tra mille vicende, passo l'esame e mando a fanculo il Liceo ed inizia la mia 'avventura' a Palermo. Tra 'rapporti' sulla vicenda, da parte di Gabriel e dialoghi con Terry, che nel frattempo avevo conosciuto all'università, riesco ad incontrarla di persona grazie ad un invito in chiesa da parte di Terry stesso.
Era un 'ritrovo' dei componenti della chiesa che frequentavano Darcy e Terry.
Conobbi i genitori e la sorella di Terry, i genitori di Darcy e soprattutto lei.
Non mi apparve come una ragazzina timida, anzi la prima cosa che seppi da lei fu che era stata adottata. Me lo disse, come se nulla fosse e poiché lo sono anch'io, non mi turbò affatto; ma il suo essere diretta mi spiazzò per qualche istante.
Io e lei, in seguito, intrecciammo subito una parlantina fluida, discutendo di libertà personali ed interessi vari e cose legate ad Assassin's Creed - che amo alla follia - ricevendo anche dei richiami da parte di Terry, che per qualche ragione non voleva far sentire i nostri discorsi ai genitori di lei.
Perché? "Perché sono di 'vecchio stampo'", mi spiegò dopo lui stesso,
"Non estremisti, ma parecchia difficoltà può crearsi con questo tipo di genitori". La serata continuò fino al suo concludersi e fui costretto a salutarla. Fu un incontro che già mi creò un forte interesse nei suoi confronti ma dovetti far fronte anche al fatto che giorni prima io, Terry e Gabriel avevamo posto una 'regola': poiché Terry non si decideva a far qualcosa, Gabriel diceva spesso che io avrei avuto modo di conquistarla. Se Terry, però, avesse fatto qualcosa io non potevo agire.
Visto che Terry sembrava, in apparenza, essersi deciso ad agire, mi lasciai scappare solo un'opinione su di lei.
Cosa dissi? "Terry...È UNA BOMBA, CAZZO!"

Darcy, la Lupa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora