È passato un anno e mezzo da quando conobbi Darcy al 'ritrovo' e nel frattempo, accaddero alcune cose: lei e Terry provarono a stare assieme, ma qualcosa non andò come si sperava; o meglio 'qualcuno' non era veramente interessato ad avere una relazione, poiché la vedeva come qualcosa di vicino al concetto di sorella e non come ragazza.
Terry, volontariamente, poi è 'scomparso' perché troppo preso dalle sue faccende di vita.
Io, intanto, ho stretto maggiormente i miei rapporti con Darcy, ma è parecchio dura: non è facile uscire con lei perché troppo presa dallo studio o dalle altre sue cose da fare. Nonostante ciò, tuttavia, accadde che durante le prime uscite, sembrò esser 'schioccato qualcosa' tra noi, che si concretizzò solo quando andai a casa sua - ad insaputa dei genitori suoi - e la baciai.
Lei rispose al bacio e fu sempre lei, successivamente, a darmene altri.
Dopo un po' di giorni, però, qualcosa 'si ruppe'.
Lei mi mandò un messaggio dove diceva di aver dato importanza a ciò che era successo ma che non voleva una relazione al momento, dettato dal fatto che era confusa (per via di Terry) e perché aveva paura (di cosa, non me lo disse).
BOOOM, FRIEND-ZONE!?
Ho accettato, seppur con un po' di amaro in bocca perché per me sembrava esser 'schioccato' qualcosa. Non potevo, però, fare altrimenti.
In cuor mio, tuttavia, volevo che la storia cambiasse. Volevo che lei si sbloccasse da questa situazione e volevo riuscire a far breccia sulle sue difese. Decisi, quindi, di invitarla al ballo - organizzato dal sindaco della città - per il periodo del Ringraziamento.
("Cazzo, spero di esser sistemato"), pensai.
Intanto mi avvicinai alla sua porta e suonai il campanello.
- "Chi è?", domandò qualcuno dall'altra parte del citofono.
- "Scusate, cerco Darcy, è in casa? Le devo chiedere una cosa, sono un suo amico", risposi.
- "Si, aspetta un secondo che la chiamo", ricevetti in risposta.
E sentii pure un "DARCY, ALLA PORTA! C'è un tuo amico".
- "Si...?", sentii poco dopo.
Il battito mi aumentò di colpo, nel sentire la sua voce.
- "Darcy, sono io, Cristian, puoi scendere che ti devo chiedere una cosa?", chiesi.
- "Arrivo", rispose.
Quando ella aprii il portone che dava alle scale, per poco non crollai a terra per quanto era stupenda.
Vestita da casa, vero, ma per me era stupenda.
- "Dimmi pure", disse.
- "Ehhh...ecco...io", iniziai nervoso, "ehmm, hai sentito del ballo cittadino?"
("Che cazzo di domanda è, ovvio che lo sa"), pensai, ma la frittata era fatta.
- "Si, perché?", rispose.
- "Vorrei invitarti ad andarci con me, ti va?", mi buttai a capofitto nella domanda.
Mi guardò stupita.
("Minchia..."), pensai.
- "Va bene dai...ci divertiremo", rispose sorridendo.
- "Perfetto", dissi, "ti vengo a prendere alle 20?"
- "Ok, ci vediamo alle 20", rispose e tornò a casa.
Io mi incamminai verso casa, avevo molta strada da percorrere e pensavo intanto a cosa fare per il ballo.

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Darcy, la Lupa.
Romance"Gli opposti si attraggono"? Sembra di sì..."Schiocca la scintilla" tra una ragazza cresciuta in un ambiente familiare <stretto> ed un ragazzo che vive nel più totale <Libero Arbitrio>