Sei il vetro rotto su cui cammino
In punta di piedi
Per non svegliartiNon svegliarmi
Raccoglimi con le tue mani
Docile come quella brezza
Che leggera travolgeva
Con il suo respiro le onde
Di un mare distante,
Un tempo, quando intonavano i loro versi
Le cicale,
E le lucciole nella stanca notte
Risplendevano
Del loro bagliore,Lentamente
Dammi un profumo che sappia di te
E di me che ti racconto
Di epopee di eroi lontani
Con il coraggio degli aeroplani
Che sfrecciano fiammanti
E tu pensi stiano andando lenti.Tu lascia che sia come un pellerossa,
Forte, selvaggia, nata senza cure,
In deserti impervi
Come quelli che hai dentro,
Sarò le radici dei tuoi polmoni
Tu il bisturi nella mia vena.
Ostinato, comprimi il mio petto,
Così io riprendo fiato e
Insaziabilmente,
Inalo il tuo veleno.
STAI LEGGENDO
MEDEA
PoetryRaccolta di poesie. Nata in una notte di pioggia sotto ad un piumone, tra le lacrime di chi conosce il suo dolore e la speranza di chi sa che prima o poi il sole uscirà a riscaldare il gelo che ha dentro. Cercatevi tra le mie agonie, e ritrovatevi...