ੈ♡‧₊˚Capitolo 3: Amico d'infanziaੈ♡‧₊˚

694 29 1
                                    

Song Recommendation:
Like We Used To―The Rose

Jimin era sempre stato un bambino timido durante la sua infanzia: provava ansia e tremava ogni volta che doveva parlare ad un altro bambino, si nascondeva quando le maestre lo nominavano e preferiva starsene zitto in un angolino piuttosto che lamentarsi come gli altri bambini.

Ciò cambiò quando incontrò Jungkook per la prima volta all'asilo.

Jungkook era così carino, spensierato ed estroverso, aveva un sorriso magnifico e sapeva di essere perfetto. Lo sapeva benissimo e il suo atteggiamento superiore lo dimostrava. Jimin iniziò a giocare con lui e la sua personalità cambiò d'improvviso portandolo ad essere molto estroverso e ad abbandonare la timidezza del tutto, ora poteva parlare con uno sconosciuto e considerarlo amico senza problemi. Lui e Jungkook erano sempre stati insieme, sempre. Studiavano insieme, giocavano insieme, uscivano insieme, mangiavano insieme, facevano tante cose insieme. Jimin si innamorò di lui senza una vera ragione e senza sapere il quando. Respirare sempre la sua stessa aria lo aveva praticamente stregato in un incanto d'amore. Eppure ciò non valeva per Jungkook che durante le superiori iniziò a distanziarsi da Jimin, perché? Ora si vedevano solo qualche volta a scuola e ogni fine settimana agli allenamenti di tennis, nulla di più e nulla di meno. Jungkook non gli rivolgeva neanche la parola. Aveva la testa fra le nuvole, se lo stava immaginando o Jungkook lo stava veramente ignorando e scartando?
Lo stava buttando nel cestino come se fosse un inutile e scarabocchiato foglio di carta buono a nulla che ormai non gli serviva dopo essere stato usato così tante volte.

―Jungkook! Fai atten- ―
La pallina da tennis inevitabilmente colpì Jungkook in testa facendolo immediatamente cadere.

―Oh mio Dio! Sei morto?!―
Jimin corse immediatamente dal suo migliore amico accovacciandosi e prendendo la sua testa tra le mani. Avrebbe dovuto fargli la respirazione bocca- No! Non era il momento di pensare a certe cose! Non stava annegando!

―Non sono morto, per ora.― Jungkook cercó di alzarsi ma immediatamente cadde di nuovo a terra, si sentiva svenire a causa della sua debolezza.

―Non volevo! Scusa Jungkook!―
Il più piccolo inizió a ridere.
―Fa niente Jimin, ero distratto ed è colpa mia. Almeno non mi hai colpito in faccia, non ti avrei mai perdonato.―
E Jimin sapeva che Jungkook stava parlando seriamente senza un pizzico di divertimento, Jungkook si amava tantissimo e la sua faccia era tutto per lui.

―Devo chiamare un'infermiera? L'ambulanza? Ti porto dell'acqua? Cosa vuoi? Ti fa male la tes- ―
Jungkook ridacchió di nuovo mostrando questa volta i suoi bei denti ed il sorriso che a Jimin piaceva tanto.
―Jimin― gli disse prendendo la sua mano e stringendola per fermarlo da qualsiasi azione folle potesse compiere in quel momento. ―Sto bene, non preoccuparti. Semplicemente....― aprí gli occhi immergendosi in quelli piccoli del suo amico. ―Resta con me per un po'.―

Jimin accennò con la testa sentendosi molto più calmo e rilassato mentre nel frattempo Jungkook decise di poggiare la sua testa tra le gambe dei più grande e riposarsi un secondo chiudendo gli occhi. Jimin lo guardò fisso, osservandolo come se quello fosse l'ultimo momento nel quale avrebbe potuto ammirare la sua bellezza. Jimin, così come Jungkook, proveniva da una famiglia ricca ma non si era mai sentito superiore agli altri come Jeon. Eppure lo amava con tutti i suoi difetti ed il suo complesso narcisista ed egoista. Il cielo era azzurro con qualche chiazza bianca chiamata nuvola ed una forte luce bianca ed accecante chiamata Sole. Era un bel giorno, perfetto per essere felici, giocare a tennis e per passare del tempo con il proprio amato.

―Jungkook.― Jimin lo chiamò e lui rispose solo con un "mhh?".
―Ti é mai piaciuto qualcuno?― Chiese curioso guardando il cielo che li circondava.
―Non credo, sono sempre stati incontri da una botta e via.―
―Parlo romanticamente, senza sesso, senza nulla. Ti è mai piaciuto qualcuno?―
Jungkook rimase in silenzio per qualche minuto, forse per pensare o forse per inventare una buona scusa, poi continuò a parlare.
―No. E a te?―

―Sí, mi piace un ragazzo.―

―Me lo avresti dovuto dire, siamo migliori amici.― Gli diede un piccolo colpo amichevole sulla spalla e poi si rialzò totalmente ripreso e con tutte le sue forze.
―Ah, Jimin― Jungkook chiamò il suo nome per attirare l'attenzione, aveva qualcosa da dirgli. Questa volta anche Park decise di rialzarsi.

―Lascio tennis, farò ballo d'ora in poi.―

Jimin finse un sorriso cercando di non far notare quanto ciò gli facesse male. Quanto gli facesse male star perdendo tutto il suo rapporto con Jungkook.

―Spero ti vada bene.―

Jimin aveva davvero delle possibilità con Jungkook?

Picky Boy [JK×BTS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora