*contenuti forti*
Mi asciugai il corpo, indossai un paio di culotte e una felpa perché avevo freddo. Iniziai ad asciugarmi i capelli e Seb uscì dal bagno accompagnato da una nube di vapore profumato.
Si sedette, già vestito, dietro di me, mise le gambe attorno alla mia vita e mi asciugò lui i capelli.
Mi baciò il collo e mi fece rabbrividire - grazie amore - dissi io
Seb sorrise, lasciò la presa delle sue gambe e si coricò. Lo seguii poco dopo.
La mattina seguente mi svegliai senza felpa, con il seno ad altezza viso di Sebastian.
La cosa mi fece abbastanza imbarazzare. Aveva le braccia conserte e le nostre gambe erano intrecciate. Non potevo muovermi.
Mi guardai attorno e vidi la felpa dall'altra parte del letto, dietro sebastian.
Feci per sporgermi quindi per acchiapparla quando Seb si mosse. Avvicinò le mani alla faccia e si stropicciò gli occhi. Io subito misi le mani ghiacciate a coprire il seno e quando si svegliò e alzò lo sguardo per incontrare il mio mi sentii esplodere.Seb sollevò il lenzuolo e si mise poi alla mia stessa altezza - buongiorno - disse - dormito bene? -
Io risi - buongiorno..si, tu? -
S: si - disse passandomi la felpa e ridendo
Io lo guardai, aveva capito.
Ma insomma, era il mio ragazzo. Mi amava. Perché avevo vergogna?Presi la felpa e la lanciai lontana. Spostai il lenzuolo e mi misi a cavalcioni sopra di lui.
Risi
S: che c'è?
M: niente - mi inchinai sempre di più ma sebastian non staccava lo sguardo dai miei occhi
M: ufff
S: che c'è?
M: ma come fai?
S: a fare? - fece una faccia confusa facendomi sedere sui suoi addominali.
M: a non distogliere lo guardo
S: anche tu lo fai
M: certo perché ti ho guardato tutta la notte ieri
Seb rise - anche io ti ho guardato bene ieri-
Io mi imbarazzai, lui rise e mi baciò.
S: andiamo a fare colazione?
M: vestiti così?
S: colazione molto intima fatta in casa, sono d'accordo.
Mi alzai facendo scivolare il lenzuolo in terra e mi incamminai con le mani all aria in cucina
Seb si alzò subito - aspettami -
Mi misi davanti all'isola e iniziai a rompere le uova e frullarle con la farina.
Sentivo i miei seni che si muovevano su e giù su e giù e sentivo lo sguardo di Sebastian scrutarne ogni movimento.
A un certo punto Seb si avvicinò a me, mi prese in braccio e spostò le ciotole sull'isola.
Iniziò a baciarmi il seno mentre diceva che non poteva più resistere. Era eccitato.Ci baciavamo, ancora ancora e ancora. Mi sfilò le mutandine e si chinò. Le sue labbra e la sua lingua cominciarono a toccarmi. Le sue dita a sfiorarmi: era la prima volta che mi toccavano così.
Mi baciò in bocca dopo che mi fece gemere, mi sussurrò che non aveva più profilattici, che non importava, che bastava così.
M: stai bene?
S: si è tu?
M: si
Mi baciò di nuovo, verrò fuori lo prometto, esco prima - mi disseLo volevo, mi fidai
Si abbassò i pantaloni, mentre ci baciavamo lo toccai, era duro.
Mi sfiorò le labbra con le dita e poi entrò di botto, sino in fondo. Lento. Avanti e indietro. Avanti e indietro. Avanti e indietro.
Le sue mani sul mio seno, tra i capelli.
Gemeva, io con lui.
Poi io venni, mi eccitai, urlai il suo nome.
Lui uscì, venne in terra.
Si accasciò seduto, stanco.
Mi misi affianco a lui e glielo succhiai.
Ci baciammo, nudi, sudati, pieni di farina.
I pancake erano pronti.
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|| Sebastian ||
FanfictionMi chiamo Martina, ho 23 anni e sono nata a Roma. Mi sono appena laureata in mediazione linguistica in una città in Sardegna dove ho passato gli ultimi tre anni e sto tornando a casa. *pronto papà? Sì, sto tornando a casa. Ma come? Maranello? E va b...