Mi svegliai e vidi Sebastian in tuta
S: Devo tornare a Maranello. Ho le prove.
Triste risposi - capisco -
Lui si sedette affianco a me dopo aver tirato il cavallo della tuta - è il mio lavoro -M: già.. È il tuo lavoro. Vai. Devi andare
Lo baciai
Sebastian si alzò - ci vediamo settimana prossima. Te lo prometto - lasciò tutta la roba a Roma e pochi minuti dopo sentii il rombo della sua Ferrari sempre più lontano.
SMS Seb: mi manchi
SMS Marti: anche tuLa settimana passò lentissima, Sebastian era sempre occupato, quando non era in pista era in palestra e quando non era in palestra era troppo stanco e si addormentava subito. La cosa positiva è stata vederlo dormire con il sorriso ogni notte.
Poi un giorno lo chiamai e non rispose.
Riprovai, attaccò.
Chiamai Kimi: niente.
Giada: nulla.
Charles: zero
Mandai persino un messaggio su instagram a Ricciardo e Hamilton senza ricevere risposta.Passai il tempo a piangere, a chiedermi cosa fosse successo. Poi il campanello.
Dlin dlon.
Non mi alzai.
Dlin dlon. Dlin dlon.
- non c'è nessuno - urlai-allora vado via- sentii
Mi affacciai in fretta e furia alla finestra: Sebastian- Ah ma allora ci sei - disse sorridendo
Io rimasi zitta, seria.
Aprii la porta, provò ad entrare e baciarmi. Lo rifiutai, lo spinsi fuori.Mi guardó incredulo, poi si guardò dietro.
S: amore?
Io lo guardai incredula
M: ah ma allora ti ricordi ancora di essere fidanzato!
Mi guardò sorpreso, si guardò nuovamente alle spalle
M: Sebastian ma che cazzo guardi alle tue spalle? Me lo vuoi dire?
S: Amore ma cosa ti prende?
Iniziai ad urlare. Lo trascinai in casa e chiusi la porta.
M: COSA MI PRENDE? MI CHIEDI COSA MI PRENDE? NON TI FAI SENTIRE DA GIORNI SEBASTIAN. DA GIORNI. POI TI PRESENTI QUÌ E PRETENDI CHE NULLA SIA CAMBIATO?
S: ma..
M: Ma cosa - dissi iniziando a piangere
S: amore non piangere - disse mettendomi la mano sul volto
Misi la mano sulla sua, non aveva l'anello
Mi staccai di botto
M: sei qui per lasciarmi
S: ma come ti viene in mente
Neanche il tempo di finire la frase che avevo già aperto la porta.
Esci - dissiS: vuoi sposarmi
M: esci da questa ca - rimasi zitta
Sebastian sorrise - vuoi sposarmi? - disse di nuovo
Si guardò alle spalle e arrivarono Kimi, Giada, I miei genitori, i miei amici, Charles, Maurizio, quelli che penso fossero i suoi genitori
Sebastian mi guardò
S: Allora, psicopatica che non sei altra, mi vuoi sposare?
Io scoppiai a piangere
Mi avvinghiai al suo corpo tipo koala
A quella tuta rossa che aveva indossato il giorno del nostro primo bacio, la stessa della nostra prima volta: si Sebastian, si si si si siMi strinse forte e mi baciò serenamente, come faceva lui, pungendomi leggermente con quella barbetta che mi pungeva tanto ma che amavo vedergli addosso.
S: ti amo - disse mettendomi al dito
l'anelloPoi si girò
Mostrò a tutti il suo
Mi presentai ai suoi genitori in pigiama, invitai tutti ad entrare e a dormire in casa e non in hotel.Io e sebastian dormimmo insieme, avvinghiati nel divano, come a casa di Giada, pezzi combacianti di uno stesso puzzle.
Baciandoci piano, per non far rumore.
Baciandoci piano, per amarci lentamente.The end.
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|| Sebastian ||
FanfictionMi chiamo Martina, ho 23 anni e sono nata a Roma. Mi sono appena laureata in mediazione linguistica in una città in Sardegna dove ho passato gli ultimi tre anni e sto tornando a casa. *pronto papà? Sì, sto tornando a casa. Ma come? Maranello? E va b...