Capitolo 7

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Chiude a chiave la porta dell'appartamento e si butta sul vecchio divano, lasciando casco e zaino sul mobile all'ingresso

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Chiude a chiave la porta dell'appartamento e si butta sul vecchio divano, lasciando casco e zaino sul mobile all'ingresso.

Si toglie gli anfibi e sbuffa esausto, sdraiandosi a guardare il soffitto.

Pedro è uno stronzo.

Cerca in tutti i modi di provocarlo per poterlo licenziare.

Oggi gli ha fatto verniciare una ringhiera.

Già.

Quattro volte.

Ma non con la pistola a spruzzo, no. Quella in teoria non funziona.
Ha dovuto pitturarla a mano, col pennello, porca troia!

Prima gli aveva detto che il cliente la voleva nera, poi, quando lui aveva finito, riempendo ogni spazio del metallo attorcigliato, Pedro aveva ghignato.

«Ho detto nera? Intendevo verde.»

Per poco non gli aveva staccato la testa. AJ lo aveva fulminato con lo sguardo ma era andato a prendere altra pittura per ricominciare quel lavoro infinito.

E poi, ovviamente: «Il signor Vega mi ha appena chiamato e ha detto che la vuole bianca.»

Così Aaron ha dovuto darle altre due mani di pittura bianca, per coprire completamente il colore più scuro col quale l'aveva verniciata prima.

E con tutte quelle sostanze chimiche che ha respirato, ora gli fa pure male la testa.

Figlio di puttana.

Il suo stomaco implora del cibo, ma lui è troppo stanco per alzarsi e prepararsi qualcosa.

Avrebbe proprio voglia del toast prosciutto e formaggio di Johanna.

Sospira.

Merda.

Ha sbagliato tutto con lei.

Non avrebbe dovuto chiederle di sua madre, anche se gli ha fatto molto piacere ascoltarla.
Il piano era calmare gli ormoni, perché è solo... quello che vuole.

Già, perché altrimenti come si spiega la fissazione per la ragazza? Che ha di speciale?

Tette e culo non sono abbondanti, come piacciono a lui.

Le sue curve sono dolci e sinuose.

Non ha la bocca maliziosa e provocatoria a cui è abituato.

Le sue labbra sono eleganti e delicate; invitano ad avvicinarsi, ma con rispetto.

E i suoi occhi, il suo sguardo, quello ti incenerisce le interiora e te le rigenera contemporaneamente.

È trasparente, ma allo stesso tempo riservato.

Merda.

Sospira ancora.

Poesia d'inverno ❅ Cuore di spineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora