Solo Tu - Saga Occhi Blu

Capitolo 13

Non avevo la più pallida idea del tempo che era passato, da quando... da quando ero cambiata del tutto.

Argo era così premuroso... il nostro rapporto era cambiato, ed era inquietante.

Io rimanevo quasi sempre chiusa in questa "casa" se si può definire tale... era tanto se non mi crollava da un momento all'altro.

Era lui che andava in paese a prendere da mangiare, e comprava tutto il necessario.

Non me la sentivo ora come ora di uscire da qui.

Avevo molti momenti di tristezza... e il senso di colpa mi stava uccidendo.

Come avevo potuto uccidere Atreo... come avevo potuto?

Mi sembrava di morire.

<<Sono tornato...>> disse Argo sbucando con la testa dalla porta. Il suo occhio era opaco, ma a lui sembrava non interessare più di molto.

Strano,dato che Argo amava molto il suo aspetto fisco.

Aveva portato via molti cuori.

<<Che cos'hai in quella busta?>> chiesi timidamente.

<<Cioccolata!>>e la tirò fuori dalla busta. <<Così ti tirerai un po su dimorale...>> e fece un piccolo sorriso.

Era tutto cambiato, e durante l'arco della giornata cercavo di sforzarmi di ricordare... di ricordare quando ero licantropo.

Ma niente.

Nero,vuoto assoluto.

Argo si era preoccupato di procurarmi dei vestiti decenti... per così dire. Aveva cercato quelli per lui più decenti. Era un paesino molto piccolo.

Portavo una lunga gonna grigia, una camicetta bianca con sopra un pullover grigio chiaro con decorazioni invernali.

Ora non avevo più il problema del freddo.

Era forse l'unica cosa positiva.

Argo era sempre vicino a me, dove andavo io... veniva anche lui.

Dormiva vicino ed era dolce.

Ma un giorno cambiò, Argo si mise sull'attenti, e rimaneva li in piedi,a fissare la porta, senza battere ciglio.

<<Argo...?>>

Poi lo sentii anche io.

Una presenza familiare.

La riconoscevo, riconoscevo l'odore e il rumore di quei passi.

Sapevo chi era.

Nel mio viso finalmente... comparve un sorriso.

<<Micene...>>e una lacrima di gioia uscì.

Corsi verso la porta e usci di corsa.

Dove era?

Non lo vedevo... <<MICENE!>> lo chiamavo insistentemente, il mio sguardo vagava da una parte all'altra.

Eppure percepivo la sua presenza.

Sembrava così vicino.

Il mio cuore iniziò a battere ancora più forte... e quando una sagoma spuntò all'orizzonte... il mio cuore perse un colpo.

Era lui... Micene!

Iniziai a correre verso di lui, e mi fermai a qualche metro di distanza.

Era davvero lui... malridotto e stanco... ma era lui.

<<Micene...>>gli sorrisi, un sorriso triste e dolce.

<<Eva...>>rispose lui con un filo di voce.

Feci un passo indietro... nella mia mente si diffusero le parole di Argo... avevo ucciso Atreo e con lui Malia... suo fratello... i suoi alpha.

Lo guardai triste e lui mi guardava sorpreso.

<<Eva...>>e corse verso di me zoppicante, senza batter ciglio gli corsi incontro e mi gettai tra le sue braccia.

Entrambi cademmo.

<<Micene perdonami...>> piangevo.

<<Non è colpa tua Eva... ti ho cercata così tanto! Mi sembrava di morire!>> e mi bacio. Quanto mi mancavano i suoi caldi e dolci baci.

Un altra presenza si presentò alle mie spalle, Micene guardava dietro di me, con disprezzo.

Mi voltai.

<<Argo...?>>

Argo era a pochi passi da noi, mutato in licantropo, mostrava le zanne,era più aggressivo che mai.

Ringhiava verso Micene.

L'occhio opaco lo faceva sembrare ancora più terrificante.

Micene si alzò e si mise davanti a me.

<<Eva stai indietro...>> Micene lo guardava con odio. <<Te ne sei andato! Ci hai lasciato da soli. Non hai detto addio a tua sorella!>> era furioso, ma Argo di tutta risposta ringhiò.

Dalla morte di Atreo, ucciso da me... per lui... io ero diventata la sua alpha.

<<Argo che stai facendo? È Micene!>> gli urlai. Ora ero perfettamente in grado di difendermi a tutto.

Ma Argo non sembrava cambiare idea, rimaneva mutato e continuava a mostrare le zanne a Micene.

Perché?

Sembrava che cercasse lo scontro... ma Micene era mal ridotto.

Argo attaccò!

Micene mi spinse a terra, rotolai per un paio di metri e lui mutò in un secondo...

<<Miceneee!!!>>