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Partimmo subito per la missione seguendo la mappa mostrataci da Ernesto, poi notai che nella gabbia con noi c'era anche un altro tizio, che più che una persona somigliava ad un nano con i baffi, gli occhiali da sole rosa, un naso enorme, un impermeabile di 12 taglie più grande(arcobaleno) e un cappello a forma di vaso. Cominciai a parlargli della missione ma ciò che scoprì fu scioccante! Il tizio era... UNA TIZIA CHE INDOSSAVA UNA MASCHERA! (sempre nana in confronto a noi però) di nome Nessa LaPatata ,comunque la chiamai Mrs. Cosa perché mi andava. Non fece che urlare durantetutto il viaggio:" Se non attraversi il ponte diventerai una patata mangiucchiata!!" MA NON C'ERA NESSUN PONTE!! Quindi mi misi a mangiare dell'uva, perché avevo voglia di magiare dell'uva. E sta tizia diceva di essere un piccione magico sceso da un arcobaleno, per costruire ponti e trasformare la gente in patate! Io la guardai con disprezzo e tornai a mangiare la mia uva pensando a quanto facesse schifo quel tragitto con le urla di tutti che mi tartassavano. Dopo un breve viaggio che a me sembrò durare un eternità,arrivammo a destinazione; eravamo su Marte, precisamente sul Monte Olimpo, e notammo che sulla sua sommità si trovava una porta, con un lucchetto, che non portavada nessuna parte." Che cosa inutile" pensai. Poi Ernesto tirò fuori dalla pantofola destra una chiave a forma di forchetta. Cercò di aprire la serratura ma, senza successo (la serratura era rovinata dall'interno) io e i miei "amici"prendemmo in braccio Gianfrango e, dopo un paio di tentativi riuscimmo a sfondare la porta con la forza della sua grande testa vuota.

"Cose sborranti"Where stories live. Discover now