VI capitolo

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“Oh mio Dio… davvero?”, chiedo visibilmente sconvolta.

“Ehm no... insomma... non del tutto!”, risponde Miley. Sono confusa.

“Buona, buona, aspetta: spiegami con calma. Selena è bulimica o no?”, le dico io.

Miley sospira.

“Allora, ti spiegherò tutto.

Ad ottobre dissi a Lawrence, Taylor e Selena che mi tagliavo.

Ho detto loro questo perchè le conosco da moltissimo, specialmente Taylor e mi sembrava giusto dirglielo.

Pochissime settimane dopo, Selena ci chiamò in disparte e ci disse che era diventata bulimica da qualche settimana.

Le chiedemmo se i suoi lo sapessero e lei rispose di sì e che frequentava una clinica o qualcosa del genere.

Inizialmente ci credemmo tutte e stavamo male per Sel. Mi ritrovavo a stare per male per entrambe: per me e per lei.

Le persone che soffrono di bulimia mangiano a dismisura e poi, a causa dei sensi di colpa, si infilano due dita in bocca e vomitano, oppure usano lassativi.

Ci sono poi casi di bulimia dove il soggetto rifiuta di mangiare cibo se non a piccole dosi per poi vomitarlo.

Le chiedemmo a quale caso appartenesse lei e Selena disse al secondo”.

“è strano Miley... io non ho mai visto Selena correre al bagno dopo aver mangiato... la vedo sempre mangiare tutto tranquillamente e con gusto... fin troppo gusto...”, dico io.

Miley anniusce come per dire: hai capito tutto

.

“Lo notai e da lì iniziai ad avere qualche dubbio riguardo la sua presunta bulimia.

Quando mangiava aspettavo il momento in cui sarebbe corsa in bagno e sai quante volte lo ha fatto da ottobre?

Dieci volte.

Una ragazza bulimica inizia a vomitare poche volte all'inizio, poi, dopo mesi arriva a vomitare anche se mangia un biscotto.

Raccontai a Lawrence e Taylor di avere qualche dubbio e loro insieme a me iniziarono ad analizzare i suoi comportamenti.

Ti sembrerò pazza ma una volta quando corse in bagno mi misi fuori la porta per capire se fingesse o meno.

Non sentii neanche un rumore: non un gemito, non un suono strozzato... niente.

Lei aprii la porta e mi vide, non disse nulla.

La volta seguente mi misi fuori il bagno e sentii lei che faceva suoni strozzati.

Aprii piano piano la porta e la vidi appoggiata in un angolo del bagno, in piedi, che imitava il suono di una persona che vomita...”

“No! No! Aspetta... lei faceva finta di vomitare con la bocca?”, chiesi scioccata.

“Esattamente, Demi”, rispose semplicemente Miley.

“Non posso crederci...”, ero sconvolta.

“Inoltre Demi, le persone che soffrono di bulimia, dopo molti mesi, iniziano ad avere dei segni!

Ad esempio sul dorso della mano che usano per vomitare si forma sempre un livido o qualcosa di simile perchè ti infili la mano in bocca e i denti, dopo molte volte, iniziano a formarti dei lividi sulla pelle.

Chi soffre di bulimia, dopo molti mesi dimagrisce notevolmente, lei non dimagrisce!

Chi soffre di bulimia è molto probabile che sia autolesionista!

Chi soffre di bulimia si vergogna del suo corpo perchè si sente grasso o inadatto e odia mostrarsi in pubblico: lei non fa altro che farsi foto e pubblicarle su facebook... vedi? Tutto non torna!”

Miley aveva ragione. Come faceva Sel a fingere una cosa del genere e soprattutto...

“Perchè lo fa, secondo te?”, le chiedo seria.

“Non vorrei sembrare egocentrica, ma credo che la ragione sia io.

Quando dissi a Lawrence e Taylor che sono un’autolesionista, loro mi stettero molto vicino, mi abbracciavano  e mi dicevano cose carinissime per cercare di farmi stare bene.

Secondo me lei si è sentita esclusa e poco considerata.

Lei è una di quelle ragazze a cui piace essere al centro dell’attenzione e quando non ci si è sentita se ne è uscita fuori con questa storia”.

“Emma lo sa?”, chiedo.

“Sì, Selena glielo disse poche settimane dopo rispetto a noi.

Lei però ancora non sa che sospettiamo qualcosa”.

Guardai l’orologio e mi accorsi che l’ora di tornare a casa era giunta.

“Miley devo andare!”

“Sì, anche io, si è fatta una certa ora”, disse lei guardando l’orologio.

Ci incamminammo verso la stazione della metropolitana.

Quando arrivammo ci abbracciammo.

“Ti voglio bene, Miley”, dissi chiudendo gli occhi.

Ed era vero, le volevo bene.

Era l’unica persona con cui abbia mai parlato così apertamente senza aver paura di essere giudicata, era bellissimo.

“Te ne voglio tantissimo anche io, Demi!”, mi disse lei stringendomi più forte.

“Grazie”, dissi spontaneamente.

Grazie per avermi ascoltata, per avermi consigliata, per esserti accorta che non sto bene.

“Io ci sono sempre, ricordalo”.

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