10. L'eccezione

173 8 6
                                    

Mercoledì pomeriggio.
Ieri e oggi sono state due giornate davvero pesanti. Ho avuto 3 compiti in classe di materie che odio e che studio soltanto perché devo. E se devo essere onesta, credo di essere andata male in tutte e 3 le verifiche, per cui mi aspetto un mega cazziatone da parte di mia madre.
Sono pronta per mettermi dentro il mio bel letto e vedere il mio film preferito. Dopo tutto questo stress, ho bisogno di un po' di relax.
I programmi della serata sono:
-Film
-Dormire
-Ragazze
Più tardi io e le altre ci incontriamo a casa di Vilde per divertirci un po' tra di noi. E bere.
Ovviamente non c'è niente di meglio di andare a scuola domani con i postumi della sbornia.

Apro Netflix e inizio a vedere La verità è che non gli piaci abbastanza.
Questo film non potrebbe dire cose più vere.
Ci sentiamo tutte crocerossine, sperando che lo stronzo che amiamo possa cambiare. Ci sentiamo sempre l'eccezione, quando in realtà, puntualmente, siamo la regola.

Ho imparato a capire che le persone non cambiano e a guardare le cose sotto occhi diversi. A non illudermi credendo che se un uomo si comporta in un determinato modo è perché gli interesso. Semplicemente ho capito che non devo aspettarmi niente da nessuno.

Durante tutto il film però non riuscivo a concentrarmi su di esso. Pensavo a tutt'altro.
E la causa di tutto questo, signore e signori indovinate un po', è il ragazzetto che mi sta incasinando la testa nell'ultimo periodo. Chris Schistad.

Vorrei tanto odiarlo ma non ci riesco. Continuo ad immaginare nella mia testa come sarebbe stato baciarlo lunedì mattina. Lasciare che le sue calde e soffici labbra sfiorassero le mie. Che il bacio da lento e delicato si tramutasse in passionale e desideroso di continuare così per sempre. Sentire le sue mani che scorrevano lentamente lungo la mia schiena e i miei fianchi. Le mie mani sul suo petto che percepiscono il suo respiro diventare sempre più affannato e il cuore battere all'impazzata.
Io e lui che diventiamo una cosa sola e la terra che ci manca sotto i piedi.

Urlo « CAZZO! » non appena mi rendo conto delle cose a cui sto pensando. Come posso solo desiderare queste cose da un ragazzo come lui. La cosa che più mi infastidisce è che non voglio solo questo. Voglio proprio essere sua, anche solo per una notte. Non so se è per colpa del preciclo o che cosa, ma so per certo che non mi lascerò cedere alle tentazioni, e non permetterò mai che Chris abbia la soddisfazione di avermi avuta.

Cerco con tutta me stessa di mandare via questi pensieri poco casti e di concentrarmi sul film, ma mi rendo conto che sono già passate due ore e che è ormai finito.

Guardo l'ora e sono le 19. Ho il tempo di dormire un'oretta prima di andare da Vilde.

Ormai però sono troppo eccitata per far finta di niente e mettermi a dormire.

Esco da Netflix e apro la navigazione privata di Google. Ragiono un attimo su cosa cercare e digito il nome di un sito. Lentamente lascio scivolare la mia mano dentro gli slip e mi "diverto un po' ".

Passano circa 10 minuti e sento suonare il campanello. Maledico chiunque sia e mi alzo dal letto sperando di poter tornare al più presto a quello che stavo facendo.
Percorro le scale e guardo dallo spioncino della porta chi ci fosse fuori, ma non vedo nessuno. Apro la porta incuriosita guardando prima a destra e poi a sinistra ed è proprio da lì che compare la persona che meno mi aspettavo di vedere, ma che allo stesso tempo desideravo vedere. E chi se non Chris?

«CHRIS! MI HAI FATTO SPAVENTARE! Che cazzo ci fai qui?» dico toccandomi il petto con il palmo della mano per lo spavento.
Lui scoppia a ridere mentre varca la porta di casa come se nulla fosse.
Si appoggia al tavolo della cucina e inizia a parlare con un'espressione che non saprei definire.
«Non lo so in realtà. Ti stavo pensando e sono venuto qui perché volevo vederti»
Cerco di mordermi il labbro per non sorridere e prendo a parlare incuriosita.
«Mi stavi pensando?», corrugo la fronte.
«Negli ultimi giorni lo sto facendo spesso, ad essere onesto»
Il modo tranquillo e pacato con cui dice queste parole mi disorienta ma cerco di non farlo notare.
«E a che cosa pensi in particolare?»
«A  come saresti sexy se fossi nuda nel mio letto con addosso solo un lenzuolo»
Spalanco gli occhi e credo di avere un mancamento. Ho bisogno di appoggiarmi al tavolo per non cadere. Sento un brivido percorrermi le gambe, e se prima ero eccitata, adesso ho solo voglia di saltargli addosso.

Girls like you. Chris & EvaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora