Una volta varcata la porta d'ingresso vivi un bellissimo soggiorno accogliente, con un mega divano con accanto dei tavolini circolari in legni bassi, e con un muro sostituito da vetro con vista piscina, vicino ad esso un tavolo in legno di cedro con attorno 8 sedie bianche semplici in plastica e sopra ad esso un lampadario grande e bizzarro, ma mi piaceva, il pavimento era in legno, infatti all'entrata ci siamo tolti le scarpe per caminate a piedi scalzi, c'era il riscaldamento a pavimento.
«Tesoro questa casa è enorme!» affermò mia madre con una faccia stupita, lui rispose «no tesoro, questa stanza è enorme, non hai ancora visto le altre stanze della casa» io scoppiai a ridere e mia ma ma aveva una faccia perplessa come a dire "ma mi prendi in giro" risi ancora di più, questi due mi faranno morire soffocata falle risate un giorno
«Mimi se vuoi puoi fare un giro della casa, ora chiamo Yoongi, tuo fratello che ti accompagnerà.»È vero mi ero quasi dimenticata del mio fratellastro, non l'ho mai visto fino ad oggi chi sa che aspetto abbia, so solo che sia più grande di me, ma non ha mai avuto l'occasione di vederlo, perché era sempre con i suoi amici tutte le volte che doveva venire a farci visita assieme a suo padre.
«Yoongi, vieni giù abbiamo nuove persone in casa, è arrivata tua mamma e tua sorella.» ci fu silenzio per un po', poi sentimmo dei passi che scendevano le scale, e un ragazzo alto fece capolino in salotto con noi, era altissimo penso che gli arrivavo fino al mento, aveva i capelli maroni un po' spettinati che gli davano un aria seducente, devo ammettere che sia proprio bello, aveva la pelle perfetta, candida, labbra rosee un naso un po a patatina ma che sul suo viso stava divinamente e due occhi piccoli neri, profondi e misteriosi. «Ciao "mamma", ciao "sorella", che vuoi papà?» aveva pronunciato mamma con un tono un po' seccato, non penso si sia ancora adattato ad una nuova donna nella sua vita che li facesse da madre e ha pronunciato sorella con un tono più basso e rocco mentre mi guardava dalla testa ai piedi con uno sguardo incuriosito e che mi mandava brividi sulla schiena, mi incute timore la sua figura e il suo sguardo, sembra una persona riservata, misteriosa, fredda, che sa il fatto suo, non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso e neanche lui a quanto vedo.
«Figliolo mostra la casa a tua sorella mentre io e tua madre parliamo.»
«1 non chiamarmi figliolo 2 lei non è mia madre ma matrigna e 3 lei è la mia sorellastra, nel non abbiamo nessuno legame di sangue che ci leghi» disse rivolgendosi a suo padre con uno sguardo prioritario e severo e concluse «Tu vieni come, ti mostro la casa» guardandomi negli occhi come a volermi mangiare viva, io annui e cominciai a seguirlo per la casa.Salimmo le scale e alla fine di essere, un corridoio con tre porte da un lato e tre dall'altro e alla fine di esso un'altra porta diversa dale altre, era a filomuro(cioè non aveva uno spessore proprio, ma era allo stesso spessore del muro), con un disegno su di essa molto bello, chi sa cosa c'è dietro ad essa,
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Quello che non sai (fanfict di Jungkook)
FanfictionLee Min-so, nata a Wonju, 17 anni si trasferisce a Seoul con la madre Jeon Ji-eun, padre scappato alla sua nascita, li incontrerà suo patrigno Min Nam-so e il suo fratellastro Min Yoon-gi, si troverà a cambiare scuola, vita, amici, tutto sara un nuo...