Lee Min-so, nata a Wonju, 17 anni si trasferisce a Seoul con la madre Jeon Ji-eun, padre scappato alla sua nascita, li incontrerà suo patrigno Min Nam-so e il suo fratellastro Min Yoon-gi, si troverà a cambiare scuola, vita, amici, tutto sara un nuo...
«Ju-jungkook s-stai bene?» non mi sarei aspettata di fare questo effetto su di lui, non mi era mai capitato con nessuno, con le amiche ci scherzavo su queste cose, ma ora che mi trovo in una di quelle situazioni... Sono. Completamente. Bloccata. È imbarazzante. Mi risveglio dal mio stato di sfida è mi rendo conto di quanto sia imbarazzante ciò che ho provocato, imbarazzante ciò che sta succedendo, non avrei mai pensato di capitare in una situazione del genere. È anormale che io pensi a questo visto che non mi è successo ancora nulla e non penso che da qualcosa del genere lui possa farmi qualcosa, impossibile che capiti. Io sono qui in piedi a guardarlo senza battere ciglio, a risvegliarmi dal trans improvvisamente è lui che risponde alla mia domanda «No! Non sto bene, aiutami ad alzarmi...» lo aiuto e propongo : «Dimmi, posso aiutare? è colpa mia» chiesi ansiosa, lui, che era di spalle, si gira e mi guarda e poi fa un mezzo sorriso e parla «Non penso tu sappia cosa fare» cosa? Mi crede davvero così stupida? Lui mi guarda spostando gli occhi dal basso verso l'alto con un'espressione derisoria «A si Jeon?» mi avvicino a lui che è con le spalle vicino al muro, pensa di sminuirmi così, mi guarda senza dir nulla.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Mi metto davanti a lui e ci guardiamo negli occhi « Non vuoi provare? Essere aiutato?» e gli metto una mano sul collo, Jungkook cambia espressione i suoi occhi diventano più scuri e mi sta scrutando gli occhi mentre la sua mano si posa sul mio fianco «Baby se me lo chiedi così come posso rifiut- AHH» prima che possa finire la frase gli arriva una ginocchiata in mezzo alle gambe e lui che si accascia a causa del dolore «CHE PROBLEMI HAI?» Sorrido a ciò che dice e poi mi abbasso per essere alla sua altezza «Nessun problema Jeon, solo non ti permettere di deridermi, prendermi in giro o sfidarmi, questo era solo un promemoria.» lui mi guarda e non dice nulla, io prendo la mia roba e me ne vado non prima di avergli dato del ghiaccio dal frigo che stranamente si trovava in quell sala da balo e me ne vado. Esco dalla sala e cammino verso il cancello che si apre automaticamemte e la cameriera che mi fa un inchino al quale rispondo con un altro inchino «Arrivederci signorina» io in risposta le sorrido.
____________________________ Ciao a tutti, spero vi sia piaciuto pur essendo cosi corto per chi legge la storia dall'inizio o meglio dite dagli anni scorsi si sara accorto che ho cambiato completamente il capitolo, da smut a cosi insomma, questo perche il capitolo non mi convinceva e ne piaceva molto, quindi per mettwrmi l'anima in pace l'ho camboato e mi scuso per quelli che non avrebbero voluto che lo cambiassi, ma sentivo fosse la cosa giusta. BACI 💜Daria💜
