Immagina 7

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Mi sveglio di soprassalto sentendo un continuo e ripetitivo bussare che mi arriva alle orecchie. Sbadiglio, mettendomi a sedere sul letto, in seguito strofino svogliatamente gli occhi cercando di svegliarmi. Prendo il telefono appoggiato sul comodino di fianco al mio materadsi per controllare l'ora. Sono le tre del mattino.

Mi alzo dal mio comodo letto ed esco dalla stanza cercando di raggiungere il più velocemente possibile la porta, mentre nella mia mente si creano numerosi scenari possibili che possano giustificare la presenza di qualcuno fuori dal mio appartamento a quest'ora.
Apro velocemente la porta e davanti ai miei occhi si palesa la figura di Andrea, il corpo appoggiato allo stipite della porta e la mano ancora a mezz'aria, a pungo, pronta a disturbare ancora l'intero piano.
Non appena mi vede alza la testa, puntando lo sguardo nel mio e un sorriso nasce sul suo viso mentre con la mano si sistema i capelli neri, prima scompigliati.

"Andrea?" non mi rendo conto se la mia risulti una constatazione, una domanda o una semplice esclamazione, ma so per certo che tutta la preoccupazione e la stanchezza di prima se ne sono andate.
"Hey piccola..." biascica a fatica queste parole ed un forte odore di alcohol arriva alle mie narici. Arrossisco leggermente per il nomignolo che mi ha affibiato. "Ho sete." constata, poco dopo senza spezzare il contatto visivo.
"Credo tu abbia già bevuto abbastanza." rido, facendolo entrare nell'appartamento. Mi affianco a lui per aiutarlo, lui avvolge un braccio attorno alle mie spalle attirandomi a sè, mentre circondo la sua vita con il mio. Dopo poco riusciamo a raggiungere il divano su cui lo faccio sedere, togliendogli in seguito il giubbotto blu cercando di non fare caso al suo sguardo vacuo che continua a tenere fisso su di me mentre gli sfilo le maniche.

"Ti va di raccontarmi dove sei stato stasera? O almeno il motivo per cui ti sei ridotto in questo stato?" chiedo dopo aver appesso il suo giubbotto, sedendomi accanto a lui.
"Beh ero in bar." inizia fissando un punto indefinito della stanza "e stavo bevendo, poi ho pensato che abitavi in zona e che volevo davvero vederti perché mi mancavi, anche se ci siamo visti oggi." continua putando nuovamente il suo sguardo nel mio, che sposto subito dopo non reggendo l'intensità con la quale mi sta guardando.
"Sei arrivato fin qui senza aiuto?" chiedo nuovamente, subito dopo.
"No, credo mi abbia accompagnato Simone. O forse Vincenzo... O forse lui mi ha solo detto che non sarebbe stata una grande idea venire qui." conclude con una piccola risatina.
"Cosa c'è di divertente?" domando, confusa.
"La mia voce è divertente." spiega, con un'altra risatina.

"Ti porto un bicchiere di acqua, tu resta qui." dico, alzandomi dal divano per poi dirigermi verso la piccola cucina.
Prendo un bicchiere di vetro da un'anta e mi avvicino al rubinetto, per riempirlo d'acqua fresca.
Quando mi giro per tornare dal ragazzo, il volto di Andrea si trovo a poca distanza dal mio. Sussulto, facendo quasi cadere il bicchiere che avevo in mano.
"Mi hai spaventata a morte!" dico, portandomi una mano al petto, sentendo il cuore andare più velocemente del normale.
"Mi dispiace." mormora, sfilandomi il bicchiere dalle mani per poi berne il contenuto. Mi domando il motivo per cui abbia deciso di bere così tanto nonostante sappia benissimo che non è in grado di reggere.

Una volta finito, poggia il bicchiere sul tavolo al suo fianco e mi si avvicina.
"Grazie." sussura, ad un palmo dal mio viso.
"Di nulla." rispondo sorridendogli, senza però riuscire a guardarlo.
"No, non intendo per l'acqua." continua subito dopo "Mi riferisco a tutto. Non credo di ripeterti abbastanza quanto tu sia importante per me." conclude, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Tutto questo sfiorarsi mi sta mandando a fuoco.
"Andrea, non devi..." provo a dire, ma subito il ragazzo mi interrompe.
"Devo invece, qualcuno deve dirti quanto tu sia unica e speciale. Ti conosco e so che non accetti mai un comolimento quando, invece, te li meriti tutti." le sue parole mi fanno accelerare il cuore. Posa le mani sulle mie spalle e intreccia i nostri sguardi; provo ad indietreggiare, ma la mia schiena sbatte contro il ripiano della mia cucina.
"Andrea, sei molto ubriaco al momento e non credo ti ricorderai nulla di tutto questo domani."
"No, non sono del tutto ubriaco." sorride, guardandomi "Sei solo un po' sfocata."
Alle sue parole una risata spontanea esce dalle mie labbra.
"Amo quando ridi." sussurra.
Ritorno improvvisamente seria ed il mio sguardo si posa sulle sue labbra, leggermente schiuse e la mia mente inizia a desiderare di avere il coraggio di annullare la poca distanza che ci separa. Il suo profumo mi sta dando alla testa e non riesco a fare a meno di immaginare come possa essere annusato direttamente dalla sua pelle.

"Ho la sensazione che dovrei baciarti." confessa, per un'attimo credo di aver solo immaginato le sue parole.
"È una buona o una cattiva senzazione?" chiedo senza pensare, mentre avvicina maggiormente il viso al mio.
"Decisamente buona." il suo naso sfiora il mio e brividi percorrono interamente la mia schiena "Allora, posso?" continua.
"Andrea sei urbiaco, non sai quello che dici." dico, tentando di salvarci da un ipotetico rimpianto.
Le sue mani finiscono sui miei fianchi, il suo petto adesso è a contatto con il mio. Sento il calore pervadermi le guance.
"Non ti hanno mai detto che gli ubriaco dicono e fanno ciò che non hanno il coraggio di fare da sobri?" sussura, calmo, prima di continuare "Vorrei baciarti. Posso?" soffia sulle mie labbra.
Nella mia mente ripercorso tutti i momenti passati con Andrea e mi chiedo se sia giusto buttare via anni di amicizia per una semblice sbornia, ma i suoi gesti e i suoi occhi sembrano desiderarlo più delle sue parole, quindi senza preavviso, parlo: "Sì, fallo."

Si sporge maggiormente verso di me e quando finalmente le sue labbra entrano in contatto con le mie una scarica di emozione e brividi mi pervade da capo a piedi.
Porto le mie mani alla base del suo collo per avvicinarlo ulteriormente a me e lo sento sorridere in questo dolce bacio.
Nonostante io riesca a distinguere il suo sapore, la sua bocca sa di alcohol e tabacco e questo mix di sapori mi sta mandando in estasi.
È perfetto. Così come lo è lui.
Le sue mani liberano i miei fianchi, per affermare le mie, sul cui dorso inizia a disegnare cerchi immaginari con il suo pollice.
Quando ci stacchiamo ormai senza fiato guardo Andrea con la paura di leggergli in viso qualche traccia di rimorso, ma il suo viso rialassato e il sorriso che ha mi convincono del contrario, tranquillizzandomi.

"Piccola." mi richiama Andre, dopo qualche istante passato in silenzio.
"Si?" chiedo, guardandolo.
"Ho sonno." sorrido e mi stacco da lui, posandogli come avevo fatto in precedenza un braccio attorno al bacino e aiutandolo e raggiungere la mia camera da letto.
"Posso tornare a casa..." dice, intuendo le mie intenzioni.
"Non ti mando a casa in queste condizioni, non ci pensare." lo rassicuro, entrando finalmente in camera.
"Non dormirai sul divano." prova ad imporsi, con scarsi risultati.
"Non ti preoccupare." gli sorrido, sfilandogli le scarpe che appoggio al fianco del letto. Si stende e lo ricopro col piumone del letto.
Sto per uscire dalla stanza quando la sua voce mi ferma:
"Prometto di ricordarmi tutto domani." asserisce, guardandomi.
"Lo spero Andrea, lo spero." sussurro, consapevole del fatto che lui non mi abbia sentito.
E mentre mi distendo sul divano mi ritrovo a sperare che tenga davvero fede alla sua promessa domani mattina.

Angolo autrice
Ciao a tutti! Ecconi tornata con un nuovo immagina! Come state? Che raccontate di bello?

Sono abbastanza contenta di come è uscito questo capitolo. Voi che dite? Vi è piaciuto? Se vi fa piacere, lasciatemi un commento.

Stavo pensando di iniziare una 'storia' che vi possa tenere compagnia in attesa di questi immagina. Oltre alla storia Instagram che purtroppo ho tralasciato e che da domani riprenderò ad aggiornare volevo sapere se vi farebbe piacere un orosocopo sulla scena rap/trap italiana. Pubblicherei un capitolo al giorno essendo una cosa non troppo complicata da portare avanti. Che dite? Vi piacerebbe? Fatemelo sapere che nel caso vi posto domani il primo 'capitolo'.

Non so inoltre come ringraziarvi: #1 si rap. Wow. Non me lo sarei mai aspettata. Tutto questo grazie a voi, vi devo tanto.❤

Ci vediamo al prossimo immagina.

A presto🌹

Immagina - ShivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora