15 CAPITOLO

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Tinus: seguimi! Ti faccio vedere ogni singolo posto di questa scuola e vedrai che te ne innamorerai
Io: ok

Iniziamo a camminare in silenzio

Tinus: comunque scusami per sta mattina. Non so perché ma il mio tono di voce sembrava aggressivo, ma volevo essere gentile
Io: tranquillo, può capitare
Tinus: no, non deve capitare. Sono stato uno stronzo. Scusami tanto. Saresti capace di perdonare questo ragazzo deficiente?
Io: non sei deficiente

Dico sorridendogli, sta dicendo una cazzata, si vede che è un bravo ragazzo

Tinus: invece si, mi devi ancora conoscere e poi lo penserai pure tu
Io: ne dubito, ma dato che non voglio continuare a parlare del fatto che tu ti credi un deficiente, cambiamo argomento
Tinus: va bene

Inizia a spiegarmi come orientarmi in questa scuola e mi mostra ogni singola aula di scenze o di musica.

Per mia sfortuna il tuor dura solo un ora, è poco per essere una scuola molto grande. Speravo durasse di più

Tinus : buon primo giorno di scuola

Dice prima di aprirmi la porta di quella che sarà la mia nuova classe

Io: grazie

Tutti mi guardano quando entro. Non mi sono mai sentita così osservata. Odio stare sotto il centro dell'attenzione,

Coscienza: guardate altrove!

Prof: e tu devi essere l'altra nuova compagna, ma nuova di questa scuola o come Foss che ha solo cambiato classe?
Io: nuova di questa scuola
Prof: bene, presentati un po' alla classe
Io: mi chiamo Nicole Munnay, prima di trasferirmi qui abitavo in italia
Prof: com'è vivere in Italia?
Io: bello, poi dipende da dove abiti e le persone che ti ritrovi attorno.
Prof: beh, speriamo che la Norvegia ti sia di gradimento

Annuisco e mi fa accomodare assieme a Foss alla cattedra, vedo tutta la classe e c'è Martinus seduto al primo manco al mio lato destro.

È contro il muro e sembra essere stanco o annoiato o entrambe le cose.

La sua compagna di banco sta continuando a parlargli ma lui sembra disperso nella sua mente.

Quando Martinus smette di guardare il banco, sposta lo sguardo a dove sono io e i nostri occhi si incrociano mettendomi tantissimo in imbarazzo.

Mi ha appena sorpresa a fissarlo, mi sorride e io distolgo lo sguardo

Foss: ti piace, eh?

Sussurra

Io: eh? Cosa? Ma sei scemo? No!
Foss: seh seh, vedo come lo guardi
Io: ci vedi male
Foss: uhh, però anche lui ti guarda nello stesso modo

Io: se mi mostro sorpresa o felice capirà che mi piace
Coscienza: già solo fare questi ragionamenti, dimostra che ti piace

Io: seh certo! E io dovrei pure crederti?
Foss: girati e lo beccherai a fissarti
Io: non serve girarmi per sapere che stai dicendo una grandissima balla

Mi sistemo i capelli e con la coda dell'occhio guardo verso Tinus così che ne lui e ne Foss si accorgano che ho sbirciato e lo trovo veramente a guardarmi

Coscienza: allora Foss ha ragione
Io: no! Non è vero! È impossibile! Sono un cesso! Non posso piacergli! Lui è bellissimo e io sono.. Un cesso a pedali con tanto di pedali rotti

Foss: si si, gli piaci. Che seccatura sarà piacere al secchione della classe? Aspetta! Non è che anche te sei una secchiona?
Io: io sono tutto tranne una secchiona e poi te come fai a sapere se Martinus è secchione o meno?
Foss: io conosco tutti di questa scuola, pure quelli più silenziosi ed emarginati
Io: certo

M i metto ad ascoltare il prof anche se non capisco un cazzo.

Ho studiato un po' di norvegese prima di partire, ma sono cose basiche, non hanno niente a che fare con la scuola, so già che mi dovrò far aiutare da qualcuno e spero tanto che Martinus possa essere quel qualcuno, dopo tutto se Foss ha ragione e Martinus è veramente un secchione potrebbe essermi d'aiuto non solo col comprendere il norvegese, ma anche col comprendere le materie in sé.

Suona la campanella e mi alzo dal posto, devo farmi dare gli orari scolastici, i titoli dei libri e tutto, mi sistemo maglietta e pantaloni, ma quando guardo il banco di Tinus, lui non c'è più

Io: dove?
Foss: è andato dai suoi amici. È l'intervallo ora
Io: ah ok

Mi risiedo

Foss: che fai?
Io: aspetto la prossima ora
Foss: qui? In classe? Da sola?
Io: ehm si, cosa dovrei fare? Non conosco nessuno a parte Marcus e Martinus e tutti e due sono scomparsi
Foss: se vuoi nel corridoio alla prima finestra a destra c'è Marcus che si limona con la sua ragazza, la tipa seduta nella fila destra, il banco contro al muro, se non sbaglio si chiama Marika
Io: ma sei uno stalker!
Foss: no, osservo solo le persone
Io: come fai a sapere i nomi delle persone solo osservandole? Hai fatto lo scambio degli occhi con il tuo Shinigami? Mi mostri il tuo quaderno?
Foss: si, scherza scherza. Intanto hai trovato un fan di death note e ce l'ho veramente il quaderno, gli occhi dello shinigami non li ho, ma che dire
Io: ma io ti adoro
Foss: su! Alza il culo! Ti faccio conoscere delle persone
Io: va bene, lo faccio solo per paura che tu scriva il mio nome sul tuo quaderno

Dopo tutto forse Foss non è un rompi coglioni completo.

Usciamo dalla classe e andiamo in giardino, lui stringe la mano a un botto di ragazzi e da un bacio sulla guancia a delle ragazze

Foss: ragazzi, ragazze, lei è una mia nuova amica, si chiama Nicole

Tutte le persone si presentano a me e io dopo la terza persona sono così confusa che mi dimentico totalmente tutti i nomi.

Mi sento un po' a disagio perché c'è un tipo che continua a fissarmi e mi mette un po' di ansia, grazie a dio suona la campanella, salutiamo tutti e ce ne andiamo

Foss: interessi a Henry
Io: era quello che stava continuando a fissarmi?
Foss: si
Io: come mai pensi che gli interesso?
Foss: mentre mi salutava mi ha chiesto come ti chiami su Instagram, ma giustamente ti conosco da poco e non lo so

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