41 CAPITOLO

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Peter: ovviamente ti porto io in cucina, ti prendo in braccio
Io: come ti ho già detto, io non mangerò mai con te, non ci penso nemmeno
Peter: ma ti ho preso una cosa buona e poi so che hai fame, tu hai sempre fame
Io: forse prima, sappi che la Nicole che conosci tu è più che morta, ora non mangio più come una balena, ho scoperto che mangiavo così tanto per colpa tua. Tu mi hai rovinato la vita e rompi ancora il cazzo come se nulla fosse, se mi ami così tanto come dici, dovresti lasciarmi stare, perché te mi hai solo rovinato la vita e non te ne sei manco accorto

Mi prende in braccio e mi porta fino a una cucina, c'è un piccolo tavolo a lato della stanza.

Ci sono due sedie una vicino all'altra, la tavola è ben apparecchiata, ci sono due piatti coperti da delle cloche, Peter mi fa sedere e si siede accanto a me

Peter: ora ti farò vedere cosa mangeremo

Toglie la cloche davanti a lui e c'è del sushi, poi toglie la cloche davanti a me e c'è una pizza all'ananas

Io: se prima pensavo che sei un figlio di puttana, ora è sicuro, non mangio sta merda
Peter: a me va bene, però non ti conviene , se vuoi riuscire a mantenere la tua bellissima testolina integra, ti conviene bere e mangiare molto
Io: vai a fare in culo, non lo farò mai!
Peter: beh, però berrai vero? Non vorrei che morissi così!

Dice preoccupato

Io: ovvio

Mi avvicina alla bocca un bicchiere, urlerei un finalmente dato che sono veramente assetata, appena la mia lingua viene in contatto col liquido lo riconosco subito

Io: perché caffè?
Peter: non penserei che io sia venuto qui solo per averti tutta per me, mi è passata la fissa di volerti costantemente accanto a me, ora voglio solo vendicarmi
Io: per cosa?
Peter: mi hai portato via la persona a cui tenevo di più
Io: io non ti ho portato via nessuno!
Peter: si, sei tu la persona a cui tenevo di più e allontanandomi e facendomi andare dietro alle sbarre, mi hai portato via da te e ora voglio la vendetta
Io: la tua vendetta sarebbe farmi bere una delle mie bevande preferite e farmi mangiare merda?
Peter: no, è un po' più complessa.. Sai cosa succede quando qualcuno non dorme da molto??
Io: non proprio
Peter: si inizia lentamente a impazzire, il cervello lavora troppo e rende la persona più irritabile, alza la probabilità di attacchi di rabbia, ansia e depressione, porta a paranoia e spesso anche ad allucinazioni, riduce di molto la memoria provocando anche amnesie
Io: e questo cosa c'entra con me?
Peter: ho intenzione di non farti dormire per un po' e poi potrai pure tornare dai tuoi amici e i tuoi familiari
Io: esattamente che problemi hai!?
Peter: È COLPA TUA! È TUTTA COLPA TUA! Non avrei mai pianificato tutto questo, se tu non facessi sempre così! Non potevi solamente amarmi?!
Io: se non amo qualcuno, è impossibile tenarci, tanto non funziona, punto e basta, comunque il tuo piano è stupido, del semplice caffè non mi terrà sveglia abbastanza da farmi impazzire, perlopiù parli della persona più pigra al mondo
Peter: beh in effetti è vero, senti forse è troppo da stronzi tenerti senza mangiare, quindi forse qualcosa te la do da mangiare se fai da brava

Sorseggia una bottiglia di birra

Io: posso averne un po'?

Sorride e mi avvicina la bottiglia e io bevo, lui mi da del cioccolato e io lo mangio, è l'unica cosa decente che abbia messo sotto i denti sta sera.

Mi riporta in camera, chiude la porta a chiave e appena tira fuori un ago inizio a urlare

Io: no! Vai via! Non ti avvicinare!

Lui mi ignetta non so cosa e mi slega, fa tutto con calma io cerco di alzarmi, ma mi sento un'attimo stordita, infatti vedo tutta la stanza girarmi intorno, quando si ferma tutto ormai Peter è già fuori

Io: bene stronzo, te ti sei ingeniato per far in modo di non farmi addormentare e io ora farò di tutto per stancarmi

Inizio a fare palestra, faccio squat, piegamenti, corro per la stanza, salto in giro, a un certo punto sento un suono acustico

Peter: me lo potevi dire prima che volevi fare palestra, tieni della musica, proviene direttamente dal tuo cellulare, quindi al 100% ti piace

Inizio a maledire il giorno in cui sono nata, continuo a fare esercizi, finché non mi accascio a terra e si sente di nuovo il rumore acustico

Peter: dato che ti stai esercitando e non voglio che ti disidratati, apri lo sportello sopra al comodino, c'è una bottiglia d'acqua da due litri, se hai bisogno di altro basta che suoni il campanello attaccato alla porta

Bevo e dopo poco mi ritrovo ancora fin troppo energica, quindi suono il campanello

Peter: dimmi

Ormai mi sto abituando a quel suono acustico all'inizio di ogni suo discorso

Io: mi potresti fare un favore?
Peter: se il favore sarebbe liberarti, non ci pensare nemmeno
Io: no, vorrei che mi mettessi una playlist, si chiama "presa bene"

In quella playlist ci sono le canzoni più ritmate che ho e sono sicura che se le ballo mi stanco, guardo l'orologio che c'è sul muro e punta le 3:00, non ci credo che io sia davvero ancora energica, forse mi è venuta una idea per prendere due piccioni con una fava, da quel che ho capito mi costerà restare qua ancora un po', ma devo tentare, suono il campanello, al primo tentativo non mi risponde quindi riprovo

Peter: che c'è? A differenza tua, io sto dormendo
Io: volevo chiederti una cosa, anche se è un po' imbarazzante e so che rifiuterai e ti capisco
Peter: mi hai messo curiosità, dai dimmi un po', cosa devi chiedermi?
Io: sai quando stavamo insieme? Ti ricordi i miei istinti, non sto parlando di quelli suicidi, ma degli altri, te li ricordi?
Peter: si, me li ricordo come fosse ieri
Io: ecco, ho quell'istinto ora
Peter: devi soddisfarlo?
Io: assolutamente!
Peter: arrivo, ma solo se metti da parte l'imbarazzo e me lo dici tu direttamente cosa vuoi

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