43 CAPITOLO

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*undici ore dopo la chiamata alla polizia*

Siamo ancora tutti a casa di Nicole, nessuno se n'è voluto andare, stiamo tutti sperando di vederla tornare a casa come se nulla fosse.

Abbiamo chiamato la polizia di nuovo e hanno detto che inizieranno le ricerche

*esattamente una settimana e tre giorni dopo la scomparsa di Nicole*

Ormai i poliziotti hanno smesso di cercarla, hanno detto che probabilmente è già morta, ma noi o meglio io sono sicuro che lei sia ancora viva

Niky pov

Voglio morire, sono stanca ma non riesco a dormire, Peter non viene nemmeno più da me perché ha paura che gli faccia male, perché sto diventando aggressiva, prima ho tirato un calcio all'armadio e ho rotto una delle ante, non lo sto facendo apposta, sto impazzendo lentamente, sento il solito suono acustico

Peter: come ti senti oggi?
Io: ma che cazzo di domanda è?! Sono stanca, se mi facessi dormire sarebbe meglio, brutto stronzo
Peter: se farai da brava ti darò la colazione, se no non ti darò niente
Io: va bene, comunque sei te che mi fai incazzare

Mi fa scendere in cucina e faccio colazione con lui e torno in camera mia

Peter: forse oggi è l'ultimo giorno, mi sembri abbastanza pronta
Io: e tornerò così a caso, ome se nulla fosse e se mi chiedessero dove sono stata, se mi sono fatta male? Eh genio?
Peter: tu gli dirai la verità, tanto non mi troveranno, ho già escogitato tutto, ah e dovrai una fare una cosa quando tornerai, ammazzerai tutti quelli a cui vuoi bene, ora vai a farti una bella doccia, devi essere bellissima mentre ti sporcherai le mani del sangue delle persone a cui vuoi bene
Io: e se riuscissero a difendersi e mi ferissi io?
Peter: sei troppo nervosa per non essere abbastanza aggressiva per vincere e poi non lasciarei che ti facessero del male, non so se l'hai capito ma sei molto importante per me, ora basta con le paranoie e vatti a fare una doccia

Vado a farmi una doccia, non ho la minima intenzione di ammazzare le persone a cui voglio bene, se pensa che lo farò è un fallito, non sono ancora impazzita fino a quel punto.

Mi vesto e scendo in cucina, Peter mi prende e mi mette dentro a una macchina e mi porta via, poi apre lo sportello e mi fa scendere

Peter: ricordati che li devi ammazzare o ci penserò io a farlo e non ti conviene, perché io li torturerò fino al loro ultimo respiro, tu puoi dargli una morte più veloce e con meno dolore di quello che darei io

Sgrano gli occhi, vorrei ammazzare lui, entro in casa, grazie a dio non vedo nessuno, entro in cucina e apro lo sportello dei medicinali, spero di riuscire a trovare dei sonniferi o comunque qualcosa per farmi addormentare, faccio cadere alcuni medicinali, sento dei passi dietro di me, mi giro e porca troia sono tutti qui.

Vedo Peter che mi spia dalla finestra, non posso far del male alle persone che amo, prendo un coltello di quelli in ceramica, non voglio farlo, cerco di non guardare verso Peter, ma ogni volta mi cade l'occhio su di lui

Carlotta: amore tutto bene? Dove sei stata? Cos'è successo?
Io: basta con tutte ste domande, dovete andarvene tutti, è pericoloso stare accanto a me ora
Gaia: testoro che hai?
Io: andate via!

Peter mima un "fallo" e sbatte un pugno contro la finestra, tutti si girano e guardarlo e lui ghigna

Ale: che cazzo ci fa lui qua?!
Peter: Alessio sempre stato molto stupido per non capire

Peter entra in casa

Peter: su Niky, muoviti!
Io: non rompe!
Peter: non ti ricordi quello che ho detto?
Io: me lo ricordo

Mi scende una lacrima

Tinus: che sta succedendo?
Io: stanne fuori, torna a casa tua e porta tutti gli altri
Peter: eh no, Nicole così non va bene , non vorrai lasciare il lavoro sporco a me

Tinus di avvicina a Peter con fare minaccioso

Tinus: che cazzo le hai fatto?
Peter: Nicole fossi in te agirei prima che gli metta le mani addosso io
Io: stai fermo!
Gaia: Peter che hai fatto a Niky?
Peter: l'ho portata via e non l'ho fatta dormire, così che ora sia più aggressiva e col cervello quasi del tutto in pappa
Gaia: allo scopo di che?
Io: andate via e non lo scoprirete!
Peter: Nicole fallo!
Io: non mi mettere pressione!
Ale: cosa devi fare? Stronzo cosa le hai detto che deve fare?
Peter: solo uccidervi, ma tranquilli, non tutti voi, solo quello là

Dice indicando Tinus

Peter: Gaia e te
Io: hai detto che non lasceresti che mi facessi male..

Dico a voce bassa, non è una mia intenzione che mi senta, sto solo dando voce ai miei pensieri

Peter: si, farei di tutto per te, ora uccidili!

Guardo il coltello che ho in mano, poi guardo i miei amici e il ragazzo che avrei voluto che diventasse il mio fidanzato, guardo Peter dritto negli occhi e prendo un bel respiro, giro il coltello verso di me e con forza spingo, appena sento il coltello dentro la mia carne, lo lascio e resta lì dentro alla mia pelle

Io: Peter ora vattene e lasciali stare per sempre, o non ci penserò due volte a finire ciò che ho cominciato
Peter: va bene, onestamente speravo non finisse così tra noi due

Corre fuori casa, Martinus stava per rincorrere

Io: fermo! Invece di rincorrerlo, chiamate un'ambulanza

Mi sento svenire, grazie a dio arrivano in fretta, mi fa un male cane la pancia e sto sanguinando pure l'anima, i dottori cercano di tenermi sveglia, ma forse non sanno che ho un bisogno profondo di dormire, non li ascolto e chiudo gli occhi e dopo un po', niente, non riapro più gli occhi, non posso più, è troppo tardi, sono morta dissanguata, speravo di riuscire almeno ad arrivare all'ospedale, ma la morte non aspetta, se deve arrivare, arriva a prescindere dal luogo e il momento

Fine

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