Sono passate un paio di settimane da quella sera e oggi ho dato il mio primo esame, matematica, spero solo che sia andato bene ma non lo saprò fino alla prossima settimana a quanto ci ha detto il professore però ora non ho tempo di pensarci perché mi devo preparare per il prossimo esame che è tra due giorni.
In queste settimane Ale veniva spesso da me per cercare di calmarmi un po' e per farmi staccare dai libri, mi ha fatto visitare Bologna e devo dire che è davvero stupenda e se lo dice un futuro architetto ci si può fidare no?
Cesare da quella sera non l'ho più visto, cioè lui non si è fatto vedere e io ho cercato di evitare in tutti i modi di vederlo dato il mio imbarazzo.
Inizio a studiare e dopo un po' si è fatta l'ora di pranzo, proprio mentre sto andando in cucina sento un gran trambusto per le scale e poi qualcuno bussa alla mia porta, sarà sicuramente Ale quindi apro senza nemmeno chiedere chi è
C: "Ehi non dovresti aprire così potrebbe essere qualche malintenzionato" mi dice Cesare con un bellissimo sorriso e oddio il suo sorriso... no okay devo riprendermi
R: "Beh si hai ragione ma credevo che fosse Ale ormai credo che stia più qui che a casa vostra" dico ridendo imbarazzata e mentre lo faccio mi accorgo che lui non è solo... è con altri 5 ragazzi, o meglio, con QUEI 5 ragazzi e quasi mi salta un battito
C: "Comunque sono qui per invitarti a mangiare da noi dato che ci sono anche i ragazzi ho pensato volessi conoscerli perché hai detto di essere una nostra fan" oddio non ci posso credere, noto che Cesare mi squadra dalla testa ai piedi e solo ora mi ricordo di avere addosso la felpa che mi ha dato qualche settimana fa, l'ho messa molto spesso anche perché era proprio quella che volevo comprare solo che quando ho guardato sul sito era sold out
C: "Sono felice che ti piaccia la nostra felpa"
R: "Eh si la metto abbastanza spesso in realtà" dico con un filo di imbarazzo poi accetto l'invito a pranzo e salgo con loro che nel frattempo si sono presentati, non che ce ne fosse realmente bisogno ovviamente.
Parlo molto con tutti, gli racconto qualcosa di me e loro fanno lo stesso, sto parlando tanto con Nelson ma anche con Dario e ne sono molto felice, Cesare invece non sembra di ottimo umore bah sarà una mia impressione ma sembra infastidito da qualcosa, oddio magari sono io... forse è meglio che me ne vada
R: "Ragazzi grazie mille per il pranzo ma io devo andare è stato un vero piacere conoscervi e spero che ci rivedremo" mi guardano tutti dispiaciuti, o quasi
N: "Ci rivedremo sicuramente"
D: "Oltretutto ora sappiamo anche dove abiti" dice facendomi l'occhiolino e facendo di conseguenza ridere tutti... tutti tranne Cesare che mi guarda male e non so perché sento un nodo allo stomaco quindi decido di andarmene in fretta anche perché il nodo sta salendo in gola e per quanto riguarda me non è mai un buon segno.
Mi ritrovo con le lacrime agli occhi nel mio appartamento e non so neanche perché io stia piangendo... bah meglio rimettersi a studiare se no l'esame chi lo passa?
Dopo un paio d'ore sento di nuovo lo stesso trambusto di prima che indica che i ragazzi se ne stanno andando ma poi sento qualcosa scivolare sotto la porta
*Noi stiamo andando, quando sei andata via ho notato che eri strana e spero che non ti abbiamo spaventata comunque ci farebbe piacere se tu venissi ogni tanto in studio da noi a vederci registrare, ti lascio la via e il mio numero
~Dario*
Dietro il biglietto trovo la via e il suo numero che mi salvo subito, sono stra felice che mi abbiano invitata è sempre stato un mio sogno vederli girare e poter vedere lo studio però ora è meglio tornare sui libri, prima invio un messaggio a Dario
Rebecca: *Ciao Dario sono Rebecca grazie mille per l'invito, appena sarò più tranquilla con gli esami verrò di sicuro, magari settimana prossima, grazie ancora anche per le risate a pranzo*
Lo invio e mi rimetto a studiare, poco dopo mi invia un messaggio che leggo velocemente
Dario: *Ehi non credevo mi rispondessi così presto, in ogni caso grazie a te per tutto non vedo l'ora di vederti in studio, fammi sapere quando verrai così io ti dico i nostri orari*
Sorrido a quel messaggio ma non rispondo, devo assolutamente concentrarmi per passare questo esame anche se il più duro sarà il prossimo.
Mi perdo a studiare e arriva l'ora di cena quando sento bussare, vado ad aprire e mi ritrovo Ale con due cartoni della pizza in mano
R: "Ehi Ale ma che ci fai qui?"
Al: "Beh mi sembra ovvio ti porto la cena, sono sicuro che tu non ti sia neanche accorto di che ore sono" in effetti no quindi guardo l'orologio in cucina e noto che sono le 21:00
R: "Ale tu sei il mio salvatore, non mi ero assolutamente accorta di che ora fosse... aaaallooraaa che pizza mi hai preso?"
Al: "Ovviamente la tua preferita -dice aprendo il cartone che aveva appena posato sul tavolo- würstel e patatine" io gli salto addosso abbracciandolo
R: "Ale sei un tesoro punto e basta" Ale sorride e iniziamo a mangiare e chiacchierare del più e del meno finché
Al: "Coooooomunque oggi ho notato che hai fatto colpo eeeh furbetta" io quasi mi soffoco con una patatina
R: "E su chi scusa?" Ale indica il foglietto che mi aveva lasciato Dario prima di andare via, evidentemente l'aveva letto
R: "Ma figurati Ale ha solo fatto un gesto carino per una fan non esagerare adesso"
Al: "Dai Rebe oggi Dario non ti staccava gli occhi di dosso, ti spogliava con lo sguardo" dice con una faccia un po' pervertita e nel mentre la porta si spalanca mostrando Cesare in tutto il suo splendore... aspetta COSA?!
C: "Ehi ehi ma voi due che ci fate sempre insieme non è che..." dice alludendo ad una possibile relazione, ne sembra quasi infastidito ma saranno solo mie impressioni, mentre sto per dire qualcosa Ale mi precede
Al: "No non stiamo insieme però siamo molto uniti perché lei sa una cosa di me che non sa nessuno e forse è arrivato il momento di confessartelo" oddio sono stupita da questa sua iniziativa, piacevolmente stupita, quindi i miei discorsi motivazionali servono a qualcosa!!! Chi l'avrebbe mai detto.
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Beautiful mistake||Cesare Cantelli
Fiksi PenggemarUn nuovo inizio, nuovi luoghi e nuove conoscenze. Un passato da lasciar andare e un presente da vivere.