Capitolo 4

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Ale ha una faccia che è tra l'ansia e la paura mentre Cesare sembra molto curioso
R: "Dai Ale sono sicura che tu ce la possa fare" gli dico cercando di tranquillizzarlo e vedo che un pochino si rilassa così decido di appoggiargli una mano sulla spalla per invitarlo a continuare
Al: "Beh vedi Cesare io non potrò mai stare con Rebecca o con qualsiasi altra ragazza perché... ecco vedi io... io sono gay, oddio finalmente l'ho detto" Cesare sembra molto stupito ma poi fa una cosa totalmente inaspettata, sorride e abbraccia suo cugino
C: "Ale non ti giudicherò mai dovresti saperlo, sono felice che tu sia riuscito a dirmelo solo non capisco perché tu l'abbia detto prima a lei..." sembra un po' deluso da questo però Ale in quel momento aveva bisogno di parlarne e io ero lì per ascoltarlo
Al: "L'ho detto prima a lei semplicemente perché fin da subito mi è sembrata una ragazza che sapesse ascoltare e avevo bisogno di un consiglio, il mio sesto senso non si è sbagliato perché si è rivelata una ragazza davvero fantastica"
C: "Beh si questo l'avevo notato" dice a bassa voce mentre esce... chissà a cosa si riferiva
Al: "ODDIOOOOO non solo su Dario ma pure su mio cugino sei riuscita a fare colpo... io ti giuro non so veramente come fai, sei troppo gnocca non te ne lasci scappare uno eh" mi dice Ale ridendo e io divento rossa come un peperone
R: "No ma c-cosa d-dici dai non scherzare" sono ogni secondo più rossa, sarebbe un sogno se veramente avessi fatto colpo su Cesare ma sono sicura non sia così, sono troppo "insignificante" per lui, ha tantissime ragazze stupende ai suoi piedi e non potrebbe mai interessarsi ad una come me.
Ale fortunatamente capisce di aver toccato un tasto dolente e cambia argomento, ci ritroviamo a parlare del più e del meno fino alle 22:30 quando poi mi propone di andare a vedere un film da lui con tanto di vino, schifezze e maschere per il viso
R: "Giuro che se non fossi gay ti salterei addosso in questo momento e potrei anche pensare di provarci con te seriamente" dico ridendo
Al: "In che senso scusa?"
R: "Beh io non ho mai avuto storie serie, massimo un mesetto ma poi mi rompevo e quindi ho spesso ripiegato per storie da una botta e via, spero che non mi giudicherai per questo solo che mi sono sempre sentita più a mio agio a fare così sai niente sentimenti quinti niente sofferenza, poi sono sempre andata con persone che conoscevo e che sapevo come la pensassero" dico tutto d'un fiato, non avevo mai raccontato così in fretta le mie abitudini, di solito ho paura di essere giudicata anche se non mi sono mai pentita delle mie scelte
Al: "Non capisco come tu possa essere così piena di sorprese, sai che non ti giudicherei mai come tu non l'hai fatto con me sono semplicemente sorpreso, sembravi una ragazza molto timida e invece sei una piccola tigre" mi dice con un sorrisino perverso per poi scoppiare a ridere seguito da me, sono felice di aver incontrato una persona come lui, avevo veramente bisogno di qualcuno che stesse al mio fianco anche qui a Bologna,
Alla fine il film salta ma tutto il resto no, viene semplicemente accompagnato da molte chiacchiere
R: "Comunque una passata a Dario la darei volentieri -dico mentre sorseggio un po' di vino- è veramente un gran figo" scoppio a ridere in modo insensato, lo reggo bene l'alcol ma effettivamente dopo una bottiglia intera inizio a non rispondere più molto delle cazzate che dico, le nostre risate vengono interrotte da una porta che sbatte violentemente, spero solo che Cesare non mi abbia sentita, sono sicura che lui mi giudicherebbe al contrario di suo cugino, vengo catapultata fuori dai miei pensieri dalla suoneria del mio cellulare, Andrea mi sta chiamando, stiamo insieme da un mese e mezzo (un record per me) però ormai non sento più nulla per lui quindi forse è il momento di metterci una pietra sopra, non voglio farlo soffrire più del dovuto quindi faccio segno ad Ale di stare in silenzio e rispondo

Al telefono
*ehi Rebi credo che dovremmo parlare io e te*
*si Andre lo penso anche io*
*allora chi inizia*
*faccio io, ecco Andre sento che questa nostra distanza non mi faccia male quanto dovrebbe, sento che siamo distanti e che non ha senso aggrapparci a qualcosa che non c'è più, spero con tutto il cuore che tu non ci rimanga male e che magari tra un po' non so potremmo tornare ad essere amici però non me la sento di continuare la nostra relazione*
*Rebi lo capisco, anche io ho sentito che siamo molto distanti ultimamente, speravo di poterne parlare e risolverla ma forse hai ragione tu, ora non me la sento di tornare amici ma chissà magari più avanti*
*certo Andre ti darò tutto il tempo di cui hai bisogno però ricordati che per qualsiasi cosa io ci sono, se hai bisogno non esitare a scrivermi o a chiamarmi, ci sentiamo presto, almeno spero*
*grazie, ci sentiremo di sicuro prima o poi*
Detto ciò stacca la chiamata, odio far soffrire le persone perché so come ci si sente, ho sofferto molto in passato per varie cose e so che è veramente una merda.
Ale mi guarda stupito, effettivamente ho appena lasciato il mio ragazzo davanti a lui, mi scappa da ridere per la sua faccia ma poi sento una risata alle mie spalle, una magnifica risata
C: "Cioè tu davvero hai lasciato il tuo ragazzo al telefono e all'una del mattino?!" Mi chiede ridendo sempre di più
R: "Beh non volevo aspettare oltre, sai non volevo farlo soffrire più del dovuto e poi qui a Bologna ci sono così tante tentazioni" dico guardandolo dritto negli occhi e devo dire che di l'alcol ha decisamente fatto effetto
C: "Si si ho sentito quello che dicevi prima su Dario..."
R: "Beh io non mi riferivo a lui" okay okay Rebecca diamoci una calmata, meglio se vado a fumare se no qui rischio di dire troppo così prendo le sigarette e l'accendino ed esco sul balcone, purtroppo la mia quiete dura poco perché dopo neanche mezza sigaretta sento qualcuno che esce e si siede a terra vicino a me...

Beautiful mistake||Cesare CantelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora