Capitolo 6

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Ed eccoci a lunedì, non volendo deludere Dario non ho annullato la giornata con i ragazzi di space valley ma questa settimana, come ogni anno degli ultimi 6, sarà pesante, troppi ricordi e nonostante siano passati anni anche troppe lacrime, sta mattina mi sono svegliata e ho pianto pensandoci per cui la voglia di uscire di casa e meno di zero però comunque mi sono alzata dal letto, lavata e mi sono anche truccata un po' e sono qui ad aspettare Cesare.
Suonano il campanello quindi prendo di corsa giacca e zaino ed esco, Cesare a malapena mi saluta ma non ci faccio molto caso anche perché ho mille cose per la testa in questo momento e nonostante lui sia tra quelle non è il pensiero che prevale.
Arriviamo allo studio e visto dal vivo è ancora più bello, saluto tutti i ragazzi e mentre mettono a posto tutte le cose per la puntata io mi siedo su un divano, oggi sono stata abbastanza distaccata, nella testa ho un turbinio di pensieri e frasi sconnesse quindi decido di prendere il mio quaderno e scrivere, la scrittura è una delle poche cose che mi ha aiutata ad andare avanti, molte o forse troppe cose non riesco ad esprimerle a parole e quindi prendo il mio quaderno e la mia bic nera e sfogo ogni mio pensiero trasformandolo in delle specie di poesie, non bado alla metrica e non uso rime, non mi piacciono molto le rime.
D: "Ehi Rebe che fai?"
R: "Ehi Dario - dico chiudendo di scatto il mio quaderno - niente di che, scrivevo un po' sai... troppi pensieri" lui mi guarda stupito e si siede a fianco a me
D: "Sai in realtà ti capisco benissimo, anche io scrivo molto, non riesco ad esprimermi molto bene parlando ma scrivendo entro in un mondo tutto mio dove mi sento bene e soprattutto dove scarico un po' di pensieri, ti va di farmi leggere qualcosa?" Mi chiede sempre sorridendo, io sorrido a mia volta
R: "In realtà non ho mai fatto leggere a nessuno quello che scrivo, scusami ma non mi sento a mio agio sono cose mie e poi capiresti cose troppo personali che per ora preferisco tenermi per me, mi dispiace davvero però se tu vorrai leggerò qualcosa di tuo molto volentieri, se te la senti la scrittura è una cosa bella da condividere" lui continua a sorridermi e dai suoi occhi vedo che mi ha capito, ha degli occhi così neri e profondi che quasi ti ci perdi però sono così tanto trasparenti da poterci leggere dentro qualsiasi cosa
D: "Non ti preoccupare ti capisco, se e quando vorrai parlarmi o farmi leggere qualcosa io ci sarò, sai si vede che qualcosa ti ha fatto veramente male, hai lo sguardo triste anche quando sorridi, certo cerchi di mascherarlo ma i tuoi occhi non mentono ricordatelo" detto questo allarga le braccia e io mi ci fiondo dentro, avevo veramente bisogno di un abbraccio e di qualcuno che mi capisse e Dario lo fa, credo che diventeremo veramente buoni amici
R: "Grazie Da ne avevo bisogno, sei veramente un amico speciale, sai non è da tutti capirmi, ma infondo io e te siamo uguali no? Felici in apparenza ma con gli occhi che ci tradiscono" lui mi guarda e annuisce con un sorriso.
Restiamo così per un po' finché non sentiamo qualcuno schiarirsi la voce
C: "ehm se avete finito con le smancerie da piccioncini noi adesso dovremmo registrare" detto questo se ne va e sembra anche abbastanza arrabbiato, bah io non capisco prima è felice e poi si arrabbia, sembra ciclato cazzo rido da sola per questo pensiero, Dario mi guarda un po' stranito ma io scuoto la testa e lui se ne va lasciandomi con la mia scrittura.
I ragazzi si mettono a registrare e io non posso fare a meno di ridere ad ogni loro battuta, effettivamente non è stata una brutta idea venire oggi, Cesare e Nelson avrebbero la capacità di far morire dal ridere chiunque.

*POV. CESARE*

Vederla lì abbracciata a Dario mi ha dato fastidio, ho "per caso" origliato la loro conversazione e vorrei sapere cosa la turba però effettivamente chi meglio di Dario può capirla, sono entrambi chiusi, entrambi scrivono e a quanto pare entrambi hanno gli occhi che parlano (per quelli di Dario non garantisco nulla ma i suoi più che parlare urlano)
D: "Dovresti parlarle sai" io sobbalzo, preso dai miei pensieri non mi ero accorto che si fosse avvicinato
C: "Con chi scusa?"
D: "Oh ma andiamo lo sai benissimo, con Rebecca, si vede che provi qualcosa per lei e se te lo stai chiedendo no a me lei non piace in quel senso, la vedo più come una sorellina da proteggere, ho solo notato la tristezza che ha negli occhi e ho pensato che avesse bisogno di qualcuno che la capisse" dopo queste parole un po' mi sento sollevato
C: "E che dovrei dirle scusa? Ho ascoltato la vostra conversazione e se non si è voluta aprire con te perché dovrebbe farlo con me?"
D: "Perché da come ti guarda vedo che si fida e poi sai come si dice no? Tentar non nuoce"
C: "Okay okay dopo quando la riporterò a casa le parlerò"
N: "Regaz muovete quei vostri culi flaccidi e torniamo a registrare"
Scoppiano tutti a ridere e anche lei non può farne a meno, mi concentro sulla sua risata... e che risata stupenda e poi che sorriso, ora che guardo meglio però i suoi occhi non ridono, non come quella volta sul terrazzo prima che la baciassi, che coglione che sono stato e per poi fare cosa? Propinarle la scusa dell'alcol quando ero perfettamente sobrio... sono proprio un coglione
F: "ouuu ci sei o ti sei auto ipnotizzato, dai Cesare non è normale vederti pensare ahahah" Frank è sempre molto delicato ahahah però facendo questo mi ha svegliato dalla mia trance e ora sto andando a sedermi al tavolo con Nelson e mi rendo conto che a pensare alla sua risata mi ritrovo un sorriso da idiota stampato in volto.
N: "Ohi ma ci sei ancora o devo far uscire Rebecca dallo studio per farti concentrare?" Mi sussurra Nelson e solo ora mi accorgo che la stavo fissando scarabocchiare qualcosa su quel suo quaderno, al che scoppio a ridere e scuoto la testa in modo da ricominciare le riprese.

*POV. REBECCA*

Dio che sorriso, dio che risata, e che occhi, pensierosi ma sorridono con lui.
Con tutte queste cose per la testa mi ritrovo a scrivere cose tristi alternate a cose su di lui.
Non ho mai scritto per un ragazzo, tutto ciò mi preoccupa e anche molto, non posso rischiare di perdere la testa e cadere perché non avrò la forza di rialzarmi, non sta volta.

Beautiful mistake||Cesare CantelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora