Mi ritrovai sul divano di casa, i miei genitori accanto a me confabulavano qualcosa.
«Cos'è successo?», gemetti.
«Amore mio!», mia madre mi accarezzò la fronte, premurosa.
«Sei svenuta, piccola.», fece mio padre.
Già. E ricordavo anche il perché. A quel ricordo mi si strinse un nodo in gola.
«Vado a prepararti una camomilla.», mia madre si alzò per dirigersi verso la cucina.
«Non ce n'è bisogno, mormorai.
«Ti rimetterà in sesto.»
Mio padre la seguì: «Arrivo subito.»
Dalla stanza sentii mia madre dire a bassa voce: «L'avevo detto io che questo nuovo ragazzo l'avrebbe fatta soffrire.»
«Susan, ora basta. Può capitare. E' giovane, come lo siamo stati anche noi. Sono queste le esperienze che la faranno maturare.»
«Se fosse rimasta con Jake ora non si troverebbe a soffrire in quel modo.»
«Ancora avanti con questa storia?», la rimproverò di nuovo lui.
Non stetti più ad ascoltare e quando mia madre mi portò la camomilla, la bevvi a piccoli sorsi.»
«Grazie. Sto già meglio.», mentii. Riposi la tazza sul tavolino e scesi dal divano. Salii le scale arrancando e quando fui in camera mia presi il salvadanaio dei miei risparmi dalla mensola. Lo aprii alla base. Duecentosettanta sterline. Mi sarebbero bastate. Presi poi una grande borsa e vi misi dentro qualche vestito e il beauty-case.
Tornai in soggiorno e comparvi davanti ai miei, che guardarono prima me poi la borsa.
«Dove stai andando?»
«Alcuni giorni via da qui mi serviranno a distrarmi un po'.»
«Come sarebbe a dire? Hai una casa e dei genitori, Becky», obbiettò mia madre.
«Possiamo almeno sapere la destinazione?»
«Non lo so ancora. Qualcosa troverò.», rimasi vaga.
«Se proprio devi, abbi cura di te.», mi raccomandò mio padre.
«...E fatti sentire, per favore.», gli fece eco mia madre.
«Tornerò prima di quanto pensiate, promesso. Me la caverò.»
Uscii di casa chiudendomi la porta alle spalle. Presi dalla borsa la cartina dell'Inghilterra, consultandola. Feci scorrere il dito sulla pianta e mi cadde l'occhio su una cittadina di mare, Blackpool. Diedi un occhio alle linee delle corriere; ne sarebbe partita una da Holmes Chapel di lì a quindici minuti. Mi diressi verso la stazione a passo sostenuto. Per tutto il tempo mi sforzai di non pensare a lui, perché prima o poi ci avrei dovuto fare l'abitudine. Già, Harry non era più mio.
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Rebirth † || h.s
أدب الهواةTratto da un capitolo : "Lui mi scrutò, guardandomi dalla testa ai piedi: «Becky Greene?». Mi chiesi come fosse possibile che sapesse il mio nome. «Sarebbe ridicolo se ti chiedessi se sei Harry Styles.», feci una risatina isterica. Anche lui rise:...