Noel tirò un morso alla mela che aveva in mano, e con un dito girò la pagina del libro che stava leggendo. Alzò un attimo lo sguardo, osservando una serie di infermieri che entravano ed uscivano da una stanza, poi tornò al suo libro. Erano giorni che andava in ospedale, e spettava; finiva le riprese, andava a qualche appuntamento per poi tornare in ospedale, fino al giorno dopo - tutti i giorni. Non entrava nella stanza, da quando Camden aveva avuto quella brutta reazione, rispettava i suoi tempi, adesso toccava a lui farlo. Ronnie e Liam passavano tutti i giorni, facendo a turno, il secondo lo salutava sempre mentre Ronnie a stento gli rivolgeva uno sguardo.
«Sta aspettando qualcuno?» si sentì chiedere, girò la testa di scatto, trovando una dolce vecchina che lo guardava sorridendo.
«Come, scusi?» domandò non convinto che stesse parlando con lui, ma in effetti c'erano solo loro due seduti nel corridoio, e qualche infermiere più lontano.
«Chiedevo se stesse aspettando qualcuno» ripetè, lentamente.
«No— no, sto solo...» lasciò la frase in sospeso. Cosa stava facendo? Stava aspettando, si. Ma cosa? Chi? Stava aspettando Camden, o aspettava che Camden cambiasse idea e decidesse di vederlo? Cosa stava aspettando, per davvero?
«Noel?»
Si voltò trovando Liam che lo guardava confuso. «Che stai facendo?» domandò, circospetto.
Il giovane tornò a guardare la signora ma questa era sparita, guardò di nuovo Liam e si passò una mano sulla faccia. «Niente. Sono solo un po' stanco» disse, chiudendo il libro mettendo il segno per non perdere il punto in cui era rimasto.
«Perché non vai a casa, riposi un po' e torni domani?» si sedette accanto a lui.
«No, sto bene. Domani ho un giorno libero, quindi posso stare qui un altro po'»
Liam sospirò. «Noel, ti voglio dire una cosa te la sto dicendo come tuo amico, non come amico di Camden» fece una pausa, guardando davanti a sé. «Capisco perché tu stia qui, perché non te ne vuoi andare ma credimi se ti dico che forse è meglio se dai un po' di tempo a Cam, e torni quando magari le cose saranno migliorate»
«Lo so, credimi, per un attimo ho pensato di farlo» ammise, poi scosse la testa, come se allo stesso tempo si vergognasse di averlo anche solo pensato. «Ma stamattina l'ho guardato dal piccolo vetro della porta, l'ho visto dormire, e ho capito che non posso lasciarlo da solo. Non questa volta, non in un momento del genere, quando sta rischiando di perdere una delle persone più importanti della sua vita»
Liam lo guardò, e non riuscì a nascondere la gioia di sentire quelle parole, aveva sperato in cuor suo che Noel non si arrendesse, ma allo stesso tempo non voleva che Camden potesse pensare che facendo stare lì Noel, avesse scelto l'altro.
«E credimi» continuò. «Non ho mai finto, mai, è stato un dolore per me scegliere tra la carriera e Cam, ma ho dovuto! Ho un contratto, un vincolo che non posso mandare all'aria, non potevo deludere i miei ma così facendo ho perso la cosa migliore della mia vita» la voce iniziò ad incrinarsi, poggiò la schiena al muro. «Sapevo che lui non avrebbe mai lasciato perdere, se avesse avuto la possibilità di scegliere così ho dovuto farlo io ma credimi, nemmeno per un secondo, per me è stato facile»
«Io ti credo, e ti ho capito. E fidati se ti dico che anche Camden l'ha fatto, ma è ancora un po' ferito per ammetterlo. Adesso, come ti ho già detto, le cose sono un po' complicate. Ma con il tempo miglioreranno» gli diede una pacca sulla spalla, e gli sorrise rassicurante. Noel poteva solo sperare che le sue parole diventassero realtà. Nel pomeriggio, dopo che Ronnie e Liam era andati via per stare con Candace, ricevette una visita inaspettata: Archie, l'amico che avevano conosciuto la prima sera. Entrò spedito nella stanza di Camden, senza salutare nessuno, senza rivolgergli uno sguardo, senza chiedere a nessuno; Noel non potè negare di restare con il fiato sospeso fino a quando che il giovane non uscì dopo circa quindici minuti contati. Fu in quel momento che si accorse di lui.
«Tu cosa ci fai qui?» domandò guardandolo con superiorità.
«Sono un amico di Camden» rispose Noel, nonostante la voglia irrefrenabile che aveva di spaccargli la faccia, e lui non era a favore della violenza.
«Certo» gli sfuggì una risata. «Sappi che non me lo porterai via, io sono adatto per lui, non tu! Sei una nullità, e non meriti di stare qui» sbottò contro di lui, nonostante sapesse quale fosse il reale rapporto tra i due, sapeva anche che lui era stato solo usato da Camden, e quest'ultimo glielo aveva confessato poco fa, ferendolo proprio come era stato ferito lui.
«Forse non meritiamo nessuno dei due di stare qui» asserì ammettendolo anche a se stesso. Si avvicinò di un passo. «So che sei stato tu a mandare quelle foto, capisco perché tu l'abbia fatto. Ma cosa hai ottenuto così?» Noel vide l'altro rilassare le spalle, e la sua espressione cambiare: non era più arrabbiato, sembrava rassegnato e anche un po' colpevole.
«Io volevo solo Camden, e l'ho avuto - anche solo un pezzo - e mi dispiace se ho dovuto usare questi sotterfugi, ma era l'unico modo»
Noel sospirò. «Adesso hai la tua occasione per prendertelo senza barare, io l'ho perso... è tutto tuo» ebbe difficoltà nel dire quelle parole, ma forse Camden poteva tornare ad essere felice, anche se non con lui. Archie scosse la testa.
«Potrei provare a conquistarlo in tutti i modi possibili e immaginabili, ma non sarebbe mai mio al 100%. È completamente innamorato di te» accennò un sorriso debole, e dopo aver alzato una spalla, gli rivolse le spalle camminando per il lungo corridoio bianco, fino a sparire completamente dalla vista di Noel. Quest'ultimo prese coraggio, e decise di entrare nella stanza trovando Camden sveglio che guardava lo schermo del telefono annoiato, solo quando chiuse la porta si accorse di lui.
«Ciao» disse imbarazzato, come se avesse paura che l'altro potesse cacciarlo subito.
«Ciao» rispose l'altro, più calmo rispetto all'altro giorno. «Sei arrivato ora?» domandò invitandolo con lo sguardo di entrare, capendo il tentennamento da parte del giovane.
«No, io sono qui da un po'» disse, facendogli capire che era presente anche quando era arrivato Archie e quando se ne era andato.
Camden aprì la bocca per dire qualcosa ma poi, forse, non sapendo bene cosa dire la richiuse.
«Non c'è bisogno che tu dica niente, noi ci siamo lasciati e tu eri libero di vedere chi vuoi. Credo di essermelo meritato»
«Non fare la vittima ora»gli mise lo schermo del telefono davanti al viso, mostrando delle foto che mostravano Noel e una ragazza seduti in un tavolino di un bar, probabilmente, e dalla foto si potevano notare le loro mani unite e i loro sorrisi.
«È una ragazza che mi hanno affibbiato, Cam. Se tu pensi che davvero possa stare con qualcuno - una donna poi! - dopo di te, ti sbagli di grosso»
L'espressione di Camden tramutò.
«Non lo sapevo» disse. Poi sospirò. «Ci sono andato a letto» disse, facendo sgranare gli occhi al più piccolo, i quali iniziarono ad inumidirsi.
«Lo avevo immaginato» disse, cercando di calmarsi. «Sono ferito? Molto. Però voglio che tu sappia che ti ho lasciato perché ho un contratto che mi vincola, e so che tu avresti insistito nel tenere segreta la relazione. Io devo mantenere pulita la mia immagine perché è quello che mi impongono. Non avrei mai voluto lasciarti, Cam» cercò di asciugare le lacrime che dolorosamente erano scese.
Camden si alzò dal letto, e lo raggiunse vicino alla poltrona, accucciandosi davanti a lui.
"Mi dispiace piccolo, non sapevo fosse questo il motivo. Ero ferito e solo, credevo fosse la scelta migliore» lo cullò sentendosi terribilmente in colpa.
«Adesso abbiamo qualcosa entrambi da farci perdonare» mormorò contro la sua spalla.
«Vedrai che ne usciremo, insieme» lo cullò sentendo un lieve dolore alla gamba. Alla fine si sdraiarono entrambi sul letto dell'ospedale, sperando che nessun'infermiera entrasse a disturbarli.
«Raccontami questa cosa degli appuntamenti»
Noel sospirò, e si strinse sempre di più a Camden. «Il mio manager, non solo lui, hanno deciso che fosse meglio camuffare questa storia. Nel caso in cui le foto dovessero uscire lo stesso, hanno pensato che fosse meglio farci trovare preparati. Lei è una brava ragazza, parliamo di molte cose» alzò le spalle.
«Mi dispiace. Non sapevo te lo avessero imposto, appena ho visto le foto sono andato di matto, poi sei venuto qui ed ero arrabbiato per quello» sospirò, baciandogli i capelli.
«Non potevi saperlo. Appena ho visto l'articolo sul giornale ho capito che ti avevo perso, l'ho detto anche ad Archie: ero disposto a rinunciare a te se con lui eri felice» ammise.
«Mi dispiace. Non ho giustificazioni, lui sapeva che lo stavo solo usando, che avevo bisogno di qualcuno per sfogarmi e non—»
«Cam, non voglio sapere altro. Sono ancora un po' arrabbiato, ma lo sei anche tu perché ti ho lasciato senza darti spiegazioni, e perché ho raccontato a Lewis quello che ti è successo»
«Non fa niente. È acqua passata ormai, dovremo essere sinceri l'uno con l'altra d'ora in poi»
«Si, anche se odio doverlo dire, ma questo non cambierà le cose»
Camden a quel punto lo fece voltare, per guardarlo negli occhi.
«Perché no? Abbiamo chiarito, possiamo far funzionare le cose»
Noel scosse la testa. «Fino a quando non mi scade il contratto, non potrò fare niente, Cam. E non posso pagare la parcella perché altrimenti non mi vorrà più nessuno come attore. Dobbiamo avere un po' di pazienza»
«Odio questa situazione, ma ti ho già perso una volta e se servirà un po' di pazienza»accennò un sorriso. «Io nel frattempo che devo stare qui con Charlie, non so quanto possa stare così»
«E con le riprese come farai?» domandò curioso. Camden accennò un sorriso amaro.
«Harry ha chiamato Liam, qualche giorno fa. Gli ha detto che faranno morire il mio personaggio, e che sono fuori. Ci aspettavamo una cosa del genere»
«Cosa?! Ma io... ho deciso di lasciarti perché così avrebbero tenuto entrambi nel cast e invece loro... non posso crederci» mormorò .
Camden alzò le spalle. «Ho già altri film in futuro da fare, non ti devi preoccupare di questo. Vediamoci solo il tempo che sarò chiuso qui dentro, promettimi che almeno ci sentiremo... solo questo, poi una volta che il tuo contratto finirà, parleremo anche del resto» Noel annuì, per suggellare quella piccola promessa, lo baciò. Visto che erano soli, se lo potevano permettere.
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Secret love
RomansaCamden Benson è un attore di fama mondiale, i più grandi registi lo vogliono nei loro film, i giornali parlano sempre di lui, e le interviste sono all'ordine del giorno. Ma, un giorno tutto questo gli sarà portato via da qualcuno che in realtà lo co...