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Jungkook

Subito dopo aver riportato il ragazzo dalla pelle ambrata sulla terra ferma
Mi butto a terra sedendomi sul cemento freddo e tirando un sospiro di sollievo sentendo anche il cuore riprendere a battere normalmente.
Pochi secondi dopo però quella frase che ha pronunciato ancora tremante mi ha spiazzato.
Lui non doveva morire, nessuno poteva morire così.
Non sarebbe stato giusto.
Dopo poco tempo torno ad alzarmi, giusto in tempo per vederlo crollare sulle ginocchia e scoppiare in un pianto disperato.
Dovrei avvicinarmi e consolarlo ma sembra abbia bisogno di metabolizzare la cosa.
Decido di guardarlo solo da lontano.
Se mi cosi avvicinato in quel momento probabilemente avrebbe avuto una reazione sbagliata.
Mi dispiace cosi tanto, Sembra soffrire come nessun altro, ma non potevo lasciarlo morire così.
Vorrei tanto avvicinarmi e abbracciarlo ma i miei piedi sono come ancorati al terreno, anche volendo non riuscirei a muovere un Solo passo.
Sono come uno spettatore inerme difronte a questa scena quasi terrificante.
Vorrei tantissimo correre da quel ragazzo e sussurrargli che andrà tutto bene, che presto finirà tutto Ma non posso.
Rimango bloccato li finché l'esame figura non rilassa tutti i muscoli contemporaneamente chiudendo gli occhi e svenendomi davanti.
Mi risveglio dal trans e mi butto verso di lui per evitare si faccia del male battendo la testa a terra.
Dieci ad arrivare in tempo e il suo corpo cade sulle mie gambe.
Rimango spiazzato.
Cosa avrei dovuto fare ora?
Non so chi sia e non ho la più pallida idea di cosa abbia.
Di chiamare un ambulanza non se ne parla, sciprirebbero questo posto è lo farebbero chiudere.
L'unica altra scelta che mi rimane è quella di...
Portarlo a casa mia.
Mi alzo debolmente dal mio posto e  facendo attenzione a non fargli del male lo prendo in braccio a mo' di sposa e cercando di non cadere mi avvio verso casa mia.
Quando arrivo difronte al portone, con non poche difficoltà, lo riesco ad aprire e ancora con il corpo minuto tra le mia braccia entro appoggiandolo delicatamente sul divano.
Ho fatto davvero fatica ma ne è valsa la pena.
Fortunatamente mia madre non è in casa al momento ma non me ne preoccupò cosi tanto.
Senza accorgermene mi perdo a fissare la figura distesa sul divano.
La sua pelle leggermente ambrata e prova di imperfezioni sembra fatta di porcellana e due piccoli nei, uno sul naso e uno sopra il labbro inferiore decorano il viso.
I capelli blu elettrico attirano varie volte la mia attenzione finché la mia mano si muove da sola andando ad accarezzarti dolcemente.
Sono morbidi, proprio come mi aspettavo.
Osservo ogni minimo dettaglio del suo viso e ammetto a me stesso che è davvero bello.
Ho sempre avuto un attrazione per entrambi i sessi ma fino ad ora la maggior parte delle mie esperienze sonk state con delle ragazze.
Il viso angelico del blu giace beato sui morbidi cuscini del divano.
Sembra un modello,
magari é quella la sua professione.
Ma perché voleva suicidarsi?
Sembrava davvero triste.
Spero che non si spaventerà troppo al suo risveglio, non voglio traumatizzarlo.
La mia mano continua ad accarezzarti dolcemente o capelli fino a quando non decido di fare la mossa azzardata di posargli una piccola carezza sulla guancia.
A quel tocco leggero i suoi occhi si schiudono piano.
Sbatte varie volte le palpebre per abituarsi alla luce e io ritiro prontamente la mia mano.
Forse ho osato troppo svegliandolo.
Quando finalmente apre gli occhi gli porgo un piccolo sorriso.
Sembra un cucciolo.
"Ehy, Sei sveglio."



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