Capitolo 4

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Entrò lentamente nella stanza,con gli occhi che guardavano il pavimento, socchiusi, che non mostravano emozioni come il viso....chissà come era ridotto Erwin, era sicuramente vivo.....ma non illeso.

Si fermò di fianco al letto, sollevando lentamente lo sguardo incontrando il viso di Erwin che dormiva tranquillamente....sembrava quasi un bambino mentre dormiva, uguale ad un angioletto....

Ma lo sguardo del moro si fermò sul braccio mancante, ricoperto di bende. Sapeva che qualcosa era andato storto, che l'altro avrenne riportato molto di più delle solite ferite superficiali....ma era vivo, era questo quello che importava a Levi, solo che l'altro fosse tornato vivo.

Si mise seduto sul bordo del letto, fissando il viso dell'uomo cercando di mantenere la sua solita aria fredda e indifferente, posando una mano sul petto dell'altro, sperando di non svegliarlo.

-Tch, senza di me non sa fare niente proprio come un bambino, non é cambiato affatto.-

Sussurrò controllando che fuori dalla porta non ci fosse nessuno, che imbarazzo se lo vedessero vicino ad Erwin così.

Vide biondo aprire lentamente gli occhi dopo circa una mezz'oretta, con un'aria ancora assonnata, mentre Levi si alzò di scatto,sedendosi nella sedia accanto al letto.

-Ti sei svegliato finalmente. ..pigrone.-

Disse Levi guardandolo mentre Erwin gli rivolse un leggero sorriso. Nonostante gli mancasse un braccio era ancora così sorridente? Cosa poteva togliergli quel sorriso dalle labbra? Anzi...cos'era che lo faceva sorridere così? Avrebbe voluto saperlo solo per curiosità.-Beh, ero sotto effetto di anestetici....non é colpa mia.-Cercò di giustificarsi mentre cercava di mettersi seduto, ma invano..era tutto indolenzito.-Lascia fare a me e non sforzarti, scemo sei, ancora senza forze.-Disse Levi mentre lo aiutava a mettersi almeno seduto per evitare che facesse sforzi. Era preoccupato per lui,doveva ammetterlo, ma non lo avrebbe mai ammesso pubblicamente dacanti a lui, insomma, si capiva che voleva aiutarlo pechè era in pensiero per lui.

-Non devi nemmeno pensare di alzarti e andare dove ti pare, qui adesso ci sono io, e finchè ci sono io tu non vai da nessuna parte. Nemmeno in bagno, senza di me non devi lasciare questo letto.-

Su questo il moro era categorico, non gli avrebbe permesso di allontanarsi da lui nemmeno per un singolo istante e dopo quelle parole, Erwin fece un sorrisetto, gli piaceva che Levi tenesse così tanto a lui, era sempre la cosa ceh l'aveva fatto sorridere....il sapere che qualcuno ci sarà sempre per lui era l'unica ragione che lo portava a sorridere.

Quando l'amore supera l'indifferenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora