-Draco...- Boccheggiai. -Fermati. Dove diavolo mi stai portando?- Provai a puntare i piedi a terra, anche se il pavimento sembrava vorticare terribilmente, diventando un tutt'uno con il soffitto.
Il biondo mi stava trascinando verso un'area del locale alla quale non avevo neppure fatto caso.
Doveva essere un'ala riservata al personale, perché man mano che ci addentravamo nel corridoio, le persone diventavano sempre meno, fino a sparire quasi del tutto. Draco mi fulminò con i suoi occhi chiari, ma non si fermò.
-Non so cosa sia peggio: il fatto che tu fossi qui con quel pel di carota o che ti sia sbronzato come un tredicenne mettendoti in pericolo senza un cazzo di motivo.- Se prima il biondo mi pareva soltanto preoccupato, adesso fui certo di leggere in lui una certa rabbia, provata dalla sua stretta che si faceva più forte sul mio braccio. -Cazzo Potter, sei messo peggio di quanto credessi.- Aprì una porta di legno scura, chiudendola alle nostre spalle.
Per un attimo ci ritrovammo immersi nel buio. L'unico suono udibile era quello dei nostri respiri affannati e agitati.
Poi il rumore dell'interruttore spezzò il silenzio, e la camera venne rischiarata dalla luce di una lampadina polverosa che penzolava inquietante dal soffitto.-Perché sembra che tutti vogliano uccidermi. - Mi lamentai.
Draco fece qualche passo avanti, lasciandomi la mano.
Persi l'equilibrio, quasi cadendo a terra. La lampadina appesa al soffitto parve fare un giro su se stessa, mentre mi appoggiavo sulla prima cosa che avevo davanti.
-Sta attento a non vomitare sulla mia moto.- Draco ringhiò. -Dio santo, vorrei poterti uccidere.-Guardai sotto le mie dita. I polpastrelli erano affondati sulla sella di pelle di una moto tanto grande da mettermi i brividi. Una di quelle moto sulle quali avrei immaginato un grosso omaccione barbuto con i tatuaggi fino a sotto il mento. Non Draco.
- La tua moto?- Scoppiai a ridere. - Sul serio? -
-Sali.- Mi cacciò tra le mani quello che doveva essere il suo casco. Di nuovo barcollai, ma questa volta fu lui a prendermi, mantenendomi fermo davanti a lui.
-Quanto cazzo hai bevuto?-
-Smettila di sgridarmi.- Brontolai. -Non sono un bambino.-
-Allora smettila di comportarti come tale e sali su questa fottutissima moto. Non abbiamo tutta la notte.-
-Salire su quella cosa? Non ci penso nemmeno!- Mi ribellai, alterato dalla sua presa di posizione. Cercai di ricacciargli il casco tra le mani, ma lui lo afferrò prontamente e me lo mise agilmente sulla testa, chiudendolo prima che io potessi anche solo pensare di reagire.I miei sensi erano intorpiditi dall'alcool e dalla stanchezza.
-Odio le moto.- Provai a sussurrare.
Probabilmente sarei morto sul ciglio di una strada insieme a lui e a quell'affare del demonio.
Persino Sirius, che era una delle poche persone alle quali avrei affidato la mia misera vita, non aveva mai ricevuto un sì come risposta quando mi aveva offerto un passaggio sulla sua moto.Ne ero terrorizzato.
- Hai fifa, Potter?- Draco sorrise leggermente, facendomi imbronciare.
- Potresti chiamarla così, o potresti chiamarla "non mi fido di te e nemmeno della tua moto". Scegli tu quale preferisci.- Lo rimbeccai saccente.
Non ne dovette essere troppo contento, perché mi venne incontro con un volto talmente serio da farmi battere il cuore un po' più forte.-Non lo farei se non fosse necessario, ma indovina un po', piccolo Potter? È necessario. Quindi adesso ti tappi quella bocca e ti fai portare via da qui.-
-Tappamela tu.- Nella mia testa suonava più divertente, e infatti risi.
Draco, invece non rise affatto.
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Together alone || Drarry (REVISIONATA)
FanfictionNon c'era nulla. Solo una insormontabile e orribile sensazione di vuoto. Non sapevo cosa, o chi ci fosse accanto a me, perché i miei occhi erano rivolti verso il muro bianco sporco che avevo davanti. Il mio collo sembrava bloccato nella direzione d...