CAPITOLO 5.
La mattina arrivò presto, Conan, dopo essersi preparato e vestito andò a fare colazione.
Ran preoccupata gli chiese: «Te la senti di andare a scuola? Sei ancora molto pallido»
«Sì. Sto bene, Ran» rispose lui terminando di mangiare.
Poco dopo uscirono insieme da casa.
A metà strada i due furono raggiunti dagli amici.
Conan andò avanti con Ai parlando un po' di quello che stava succedendo.
«Sto lavorando ancora su quello che ci ha ridotto in questo stato» disse lei senza giri di parole.
«Ai non...» fece per dire lui, ma poi una macchina nera sfrecciò vicino a loro.
Conan la seguì con lo sguardo preoccupato come non mai, ma una gomitata da parte della ragazzina lo fece ritornare alla realtà.
«Cosa stavamo dicendo?» chiese lui accennando un sorriso.
«Smettila di pensare a lui. È grande e grosso se la sa cavare» disse seriamente con un sussurro evitando di farsi sentire dagli amici.
«Ma...» borbottò non sapendo cosa dire in fin dei conti l'amica aveva ragione.
Ayumi, Genta e Mitsuhiko li osservarono studiandoli attentamente.
La bambina disse: «Di cosa staranno parlando?»
«Non lo so, ma avete notato la reazione di Conan al passaggio di quella macchina nera?» chiese Mitsuhiko parlottando con gli amici.
«Chissà per quale motivo?» constatò la bambina.
Arrivati a scuola non fecero domande all'amico, ma poco prima che iniziassero le lezioni il bambino si rivolse agli amici: «C'è qualcosa che volete chiedere?»
«No. Ma tu stai bene?» chiese Ayumi preoccupata.
Non le piaceva l'idea che Conan pensasse a qualsiasi altra bambina che non fosse lei e ne era piuttosto gelosa.
«Sì. Sto bene» rispose senza giri di parole lui.
Poco dopo il maestro entrò in classe interrompendo le chiacchere.
Per tutte le ore di lezione Conan rimase in silenzio prendendo appunti vari.
Ai l'osservò curiosa per tutto il tempo.
All'intervallo Conan ne approffittò per riposare un po' dormendo dopo aver mangiato qualcosa anche se a fatica.
Ai preccupata gli posò una mano su la fronte, si guardò attorno per qualche minuto e notando che erano da soli in classe disse: «Shinichi, hai di nuovo la febbre»
«Sto bene. Devo solo riposare qualche minuto» ammise lui aprendo gli occhi osservandola.
Poco dopo li chiuse nuovamente provando a rilassarsi per far passare il lieve mal di testa che aveva.
Al termine dell'intervallo ripresero le lezioni.
Quando l'orario scolastico terminò Conan prese le sue cose lasciando la scuola con gli amici.
«Ai, oggi vengo da te» disse lui camminando con le mani in tasca.
«Ne sei sicuro?» chiese lei preoccupata.
Conan non ci pensò due volte a rispondere: «Sì. Dobbiamo risolvere questa cosa prima o poi»
«Ma cosa succederà con Gin?» chiese lei per quella mossa avventata che stava proponendo di fare.
«Non ne ho idea, ma ci vorrà tempo per la soluzione. Forse posso provare ad andare oltre provando ad accennargli la cosa» disse mordendosi il labbro per poi scuotere la testa: «Non so come fare, però, ho questa sensazione di terrore ogni secondo dal giorno che...»
«Dal giorno in cui è rimasto ferito e l'hai aiutato» terminò lei la frase notandondolo poi stingere le braccia al petto tremando leggermente: «Tutto bene?» gli domandò un po' più preoccupata.
Conan annuì alla sua domanda rilassandosi o almeno provarci.
Gli amici dei due che avevano ascoltato tutto si guardarono perplessi non capendo niente di quello che stavano dicendo così decisero di lasciar perdere la loro missione investigativa nei loro confronti.
Il gruppo si separò poco dopo, Conan e Ai andarono a casa del Dottor Agasa mentre Ayumi, Mitsuhiko e Genta tornavano alle loro abitazioni.
Varcata la soglia della casa dell'uomo andarono nella stanza di Ai dove scriveva al pc tutto i suoi appunti.
«Mi serve un campione del tuo sangue» disse lei senza pensarci troppo preparando una siringa per potergli prelevargliene una piccola dose.
Conan le porse il braccio senza indugiare: «Riuscirai ad annullare gli effetti di questo dannato veleno?»
«Le sto provando tutte. Spero di capirci qualcosa usando il tuo sangue. Se riesco ad annullarlo ti faccio sapere» rispose lei senza pensarci troppo.
«Grazie, Ai» rispose lui senza pensarci troppo.
«Sai ho paura che tu stia commettendo un errore» ammise lei studiando il sangue dell'amico al microscopio.
Conan si morse il labbro, per qualche minuto, però, la sua attenzione fu attirata dall'edizione speciale del telegiornale che annunciava un'attentato ad uno dei tanti edifici della città dove diverse esplosioni stavano devastando il luogo tenendo imprigionate moltissime persone.
«Cosa sta succedendo?» chiese uscendo dalla stanza di Ai.
«A quanto pare ci sono state delle esplosioni in uno degli edifici che sono stati aperti da poco fuori città. Non sanno se siano accidentali o causate da qualcuno» gli rispose il Dottor Agasa.
Conan annuì alle sue parole e riprese le sue cose lasciò l'edificio, ma non tornò a casa dirigendosi verso la zona dove c'erano state le esplosioni per capire meglio cosa potesse essere successo.
Proprio mentre passava poco distante da lì un altra esplosione scosse il posto e dei vetri s'infransero volando verso di lui.
Ebbe appena il tempo di ripararsi dietro una macchina che il vetro la colpì.
Quando tornò la quiete Ran e Sonoko stavano passando da quelle parti per tornare a casa.
Le due lo videro per terra e s'inginocchiarono davanti a lui.
Ran preoccupata gli posò una mano su la spalla: «Conan, stai bene?»
«Sì...» rispose lui alzando lo sguardo per poi mettersi in piedi guardandosi attorno: «Cosa sta succedendo?»
«Un uomo ha messo delle bombe negli edifici e quelle stanno esplodendo una dietro l'altra» ammise la ragazza rispondendo alla sua domanda: «Tu perchè sei qui, Conan?»
«Sono qui per andare a comprare delle cose, ma ho scelto il momento sbagliato» ammise lui senza pensarci troppo.
Si era guardato intorno sperando che non ci fosse traccia di Gin e Vodka, ma non vedendoli si sentì subito più tranquillo andando via da quel luogo con le due ragazze per poi tornare a casa dove passò il resto della giornata facendo i compiti.
Alla fine dopo aver cenato andò a distendersi tra le coperte addormentandosi poco.

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Aiutare un nemico
FanfictionConan trova Gin ferito in un vicolo così lo aiuta medicandogli provvisoriamente la ferita. Cosa succederà con il passare del tempo?