Una banale giornata... Forse

46 5 3
                                    

Era un Lunedì come tutti gli altri, entrai in classe vedendo tutti assonnati e stanchi per l'inizio della settimana. Subito parlai con Alessia, la mia migliore amica, poi si aggiunse anche Sofia. Parlammo dell'uscita dello scorso Sabato, nella quale per sbaglio lanciammo una bottiglia di birra sul balcone di un vecchio signore, la quale si frantumò in mille pezzi. Il signore ci urlò contro, ma noi scappiamo ridendo. Infondo, sono cose che succedono a quest'età.
Ad un tratto arrivò Paolo. Lui è un esperto di computer e videogiochi, infatti noi lo soprannominiamo Hacker, in modo scherzoso.Ci raccontò delle notizie interessanti del giorno, tra cui anche qualcuna abbastanza ridicola, a mio parere.
Quella che mi colpì di più, però, era quella di un certo tipo di virus che era stato appena scoperto. Non ricordo bene il suo nome, ma riguarda qualcosa sul cannibalismo. Infatti gli individui colpiti da questo virus, cominciano ad avere sempre più il bisogno di carne umana, fino a che la loro pelle non arriva a decomporsi quasi del tutto e cercano addirittura di attaccare le persone.Perfortuna però, ad oggi ne esistono solamente 2 casi ed entrambi gli individui sono rinchiusi in una cella, in quarantena.
Poi iniziammo le lezioni. Nulla di interessante, come sempre. Dopo aver salutato i miei amici ed esser tornato a casa, feci qualche ricerca su questo Virus.
Il suo nome è Morbus Canibalium e ne sono affetti principalmente cavalli, cervi e mucche, ma non si sa come, ha colpito anche l'uomo. Nonostante tutto è raro e le cause per cui si può contrarre sono ancora ignote. Lessi queste informazioni su un sito di scienza, a cui mi abbonai per rimanere aggiornato su queste notizie.
Passarono i giorni, ma non accadde niente di speciale. Le solite giornate, le solite lezioni, ma il mio pensiero si fece sempre più forte verso quella notizia. Aspettavo con ansia degli aggiornamenti, sperando ovviamente che la scienza fosse riuscita a stroncare questo virus. Passai tante notti davanti al computer,vivevo da solo ormai da 3 anni e da allora ho molta più Indipendenza, anche su questo genere di cose. Ma una notte, proprio quando stavo per spegnere il computer, mi arrivò una notifica da quel sito. Non aspettavo altro, perciò non esitai a cliccarci sopra.

RediviviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora