Ciao io sono...beh non sono brava

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Ciao io sono Sophia ho 19 anni e...e non bevo da mesi, oh diamine.. Dai Sofia puoi fare di meglio che sembrare un' alcolista al suo primo giorno di incontro!

Ehilà gente! Sono Sophia, ho 19 anni, mi piace la musica pop, leggere fan fiction, stare ore su Netflix, giocare a qualsiasi cosa mi dia svago, da piccola ballavo e poi ho fatto boxe e ora amo truccarmi... però sono davvero troppo timida per fare video sui social o qualsiasi altra cosa possa contenere me come soggetto davanti un obiettivo anziché dietro. Perché sì, mi piace anche immortalare la vita con la mia macchina fotografica, ma non c'è cosa più bella di fotografare la vita con i propri occhi. A proposito di vita, la mia è un casino. Ma se sono ancora qui è perché forse qualcosa o qualcunA è cambiato e io adesso ve lo racconterò.

P.s. Alcuni mi considerano bipolare, ma giuro che non lo sono. Perché direte voi..beh in alcuni periodi sono un graziosissimo micetto batuffoloso, in altri acida cattiva e antipatica. In alcuni momenti così silenziosa che è più divertente conversare con un muro, in altri fin troppo logorroica...perdo anche il filo del discorso.. Quindi beh, scegliete voi, poco mi importa.

Sono orfana di madre e di padre, non li ho mai conosciuti veramente, gli assistenti sociali mi hanno raccontato che sono morti in un incidente stradale poco dopo il mio primo anno di vita, che mi hanno trovata rannicchiata al petto di mia madre mentre lei mi proteggeva dallo schianto e dai vetri rotti del finestrino. Sono cresciuta in orfanotrofio, perché a quanto pare non ho altri parenti tranne che uno zio che però non mi ha voluta e che non ho nemmeno mai conosciuto. A 14 anni sono stata adottata da una signora sempre sorridente sulla cinquantina di nome Sakura, come avrete capito ha origini giapponesi. Il suo motto di vita è sempre stato "sorridi che la vita ti sorride" ma io poco ci credo visto come sta andando.

A scuola sono sempre stata presa in giro perché alla festa della mamma o del papà non avevo nessuno a cui regalare i miei lavoretti, che tra l'altro ero obbligata a fare perché le insegnanti non sapevano come rimediare. Così anche feste come natale, il ringraziamento o Pasqua. Mentre tutti avevano l'approvazione di parenti e genitori, io aspettavo che le maestre mi dessero un voto per sollevare un po' di più la media.
L'unica cosa che è sempre andata bene nella mia vita.

Ora che sono all'università ho deciso di darmi meno addosso, non dico che sfrutterò il motto di Sakura, ma un "sorridi, non sei tu quella sbagliata" aiuta comunque.
A proposito ho seguito la mia passione per l'arte cosmetica e la fotografia e non vado per niente male!

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Eccomi qui, come dicevo in descrizione è la mia prima storia. Ne ho lette davvero tante e non penso di essere una cima in scrittura creativa, ma avevo voglia di provarci, quindi ditemi voi se continuare o lasciare che sia solo una fantasia.
Buonanotte,
Polvere di Sere

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