Capitolo 9

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27 settembre 2018
Michelangelo era in anticipo, di 30 minuti rispetto all'orario che si erano prefissati ma era sempre stato un tipo ansioso, si era fermato a comprarle un girasole, gli piaceva molto come fiore, soprattutto la sua storia: Nella mitologia greca si racconta come una ninfa di nome Clizia si fosse innamorata del dio del sole Apollo e non facesse altro che guardare il suo carro volare nel cielo. Nove giorni dopo venne però trasformata in un girasole.
Questo era quello che lui provava per lei: l'ammirava  da lontano e la guardava splendere.
A sua mamma aveva detto che restava da un suo compagno di classe per fare una ricerca scolastica, non gli piaceva mentire ma sua madre era una persona molto curiosa e non voleva che lei gli facesse troppe domande quando ancora non era successo nulla.
Nell'attesa decise di accendersi una sigaretta, sperava non le desse fastidio troppo la puzza di fumo, in realtà non sapeva neanche se fumasse, non conosceva granché di lei ma era disposta ad ascoltarla tutto il giorno; fece appena in tempo a spegnere il mozzicone per terra che la vide svoltare l'angolo, si salutarono in un modo un po' goffo, c'era questo imbarazzo tra di loro che sperò scomparisse presto.
Camminarono un po' prima di arrivare in un bar lì vicino, era molto carino secondo lui, frequentato dai ragazzi della zona, non era molto grande ma al posto dei classici tavolini lì la gente si sedeva per terra su dei cuscini e poteva coprirsi con delle coperte attorno a delle piccole lampade riscaldati, sperò di non aver esagerato come primo appuntamento sempre se così si poteva definire la loro uscita.

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